venerdì 2 aprile 2010

I contributi del Coni non premiano gli sport invernali

OLIMPIADI - La Gazzetta dello Sport ha pubblicato un reportage sulla variazione dei finanziamenti forniti dal Coni alle varie federazioni affiliate negli ultimi 7 anni. A saltare all'occhio è come gli sport invernali siano passati da un finanziamento di 6,6 milioni di euro nel 2002 a 7,9 euro nel 2009. Un aumento che rappresenta il minore incremento da parte del Coni nel panorama sportivo italiano.

Gli sport a ricevere i maggiori incrementi sono stati la pesistica, passata da 500 mila euro a 2,4 milioni, il taekwondo salito da 550 mila euro a 2,3 milioni e le bocce salite da 700 mila euro a 2,2 milioni. E' vero che in passato i finanziamenti a queste federazioni erano esigui, ma anche sport "ricchi" hanno ricevuto incrementi notevoli se si pensa che in questi stessi 7 anni i finanziamenti al tennis sono saliti da 2,1 a 5 milioni di euro. Quelli alla pallavolo da 3,2 a 7 milioni. Il nuoto nel 2002 riceveva dal Coni 4,5 milioni di euro nel 2009 ne ha ricevuti 9,2 milioni.

A risultare significativo è il restringimento della "fetta" che gli sport invernali ricevono rispetto al passato. In questi sette anni i contributi erogati dal Coni alle federazioni sono saliti da 36 a 70 milioni di euro. Nel 2002, però, gli sport di neve e ghiaccio ricevevano il 18,5% dei finanziamenti del comitato olimpico, mentre nel 2009 questa percentuale è scesa all'11,3%.

1 commento:

  1. E poi ci si sorprende dei risultati ottenuti alle Olimpiadi. Non e' solo una questione di soldi, certo, pero' senza investimenti si combina poco...

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