lunedì 31 agosto 2009

Varie dalla Rep.Ceca tra campionati di skiroll e problemi di salute per Vitkova e Vitek

BIATHLON - Si sono disputati la scorsa settimana a Letohrad i campionati cèchi di skiroll biathlon.

In campo maschile la prova sprint è stata dominata da Ondrej Moravec che con il tempo di 25'31"6 e 8/10 al tiro ha preceduto di 28"2 Roman Dostal (8/10) e di 29"4 Michail Slesingr (7/10).
L'inseguimento ha visto invece trionfare Jaroslav Soukup, quinto dopo la sprint, che ha chiuso la sua prova in 33'37"0 con un ottimo 18/20 al poligono. Moravec (16/20) ha chiuso secondo a 17"7, ha completato il podio Tomas Holubec (17/20) a 51"8.

Tra le ragazze, invece, a fare la parte delle leonesse sono state le... slovacche! Infatti all'evento erano presenti anche atleti della vicine nazioni (in particolare Polonia e appunto Slovacchia). Nella sprint si è imposta Anastasiya Kuzmina in 22'43"4 con 7/10 al poligono, che ha preceduto le cèche Magda Rezlerova (7/10) di 13"1 e Zdenka Vejnarova (8/10) a 1'08"1.
Kuzmina ha doppiato il successo dominando l'inseguimento, chiuso in 31'02"2 con 15/20 al poligono. Al secondo posto ancora Magda Rezlerova (13/20) a 36"8 e terza l'altra slovacca Lubomira Kalinova a 44"8 (14/20).

Ovviamente non essendo Kuzmina ceca, la campionessa nazionale sia di sprint che inseguimento è Magda Rezlerova, giunta seconda (e quindi prima delle ceche) in entrambe le gare.

Assenti per problemi di salute abbastanza seri Zdenek Vitek e Veronika Vitkova: la 21enne, quinta nella 15km ai mondiali di Pyeong Chang, non ha potuto partecipare all'evento perchè ancora convalescente dopo una meningite che l'ha colpita nelle scorse settimane. La brutta malattia è comunque stata superata e a breve Veronika dovrebbe tornare ad allenarsi.
Vitek, invece, non era presente a causa di una trombosi che lo ha colpito ad una gamba, ancora incerti i tempi di recupero del 32enne vincitore di una gara in coppa del mondo.

Næss versione Figaro invecchia il taglio a Glørsen


FONDO - Børre Næss ha divulgato su YouTube un video con alcuni compagni della squadra sprint norvegese. Il filmato, riportato qui sopra, è stato realizzato nei giorni scorsi a Ramsau e vede Næss nelle improbabili vesti di un barbiere mentre modifica il taglio di capelli del compagno di squadra Anders Glørsen per farlo sembrare ben più attempato dei suoi 23 anni.

In compagnia dei due ci sono Svartedal (lo speaker ad inizio del video) ed Hattestad. Sul finale compare anche l'allenatore della squadra sprint, Ulf Morten Aune visibilmente divertito per la trovata dei suoi atleti.

Ignoti i motivi che hanno portato alla realizzazione del video, probabilmente una trovata mediatica. Potrebbe essere la risposta maschile al famoso video della squadra femminile messo su YouTube nello scorso dicembre?

Dementiev è ancora "ambasciatore" di Sochi 2014

DOPING - Il giorno dopo la notizia della positività di Tchepalova, Dementiev e Rysina, il sito ufficiale della Fis aveva aggiornato le schede dei tre atleti mettendo come status “Not active” (ritirato) e “Not allowed” (non ammissibile).

Al contrario non brilla certo per celerità il sito ufficiale dei giochi olimpici di Sochi 2014 dove, ad una settimana di distanza dalla notizia della positività, Evgeny Dementiev compare ancora alla voce "ambasciatori". Il nome del 26enne è infatti ancora nella lista dei testimonial della rassegna olimpica russa, a fianco di quelli di personaggi quali Maria Sharapova, Anatoli Karpov, Evgeny Plushenko e Alexander Popov.

E' vero che non è ancora arrivata la squalifica ufficiale, tuttavia Dementiev ha testualmente dichiarato: "ho deciso di ritirarmi perché dopo uno scandalo simile è inaccettabile pensare di rimanere nello sport" e vederlo ancora tra gli uomini immagine dei Giochi è sicuramente un terribile autogol a livello d'immagine per il comitato organizzatore di Sochi.

Gjerdalen ha imboccato la lunga via del ritorno

FONDO - Un sito norvegese ha intervistato Tord Asle Gjerdalen, colpito nei mesi scorsi da un misterioso virus che gli ha a lungo impedito di allenarsi per la cronica mancanza di forze e ha minato il rendimento già nel pieno della scorsa stagione.

"Mi sento come se mi fossi appena rialzato dopo essere caduto dalle scale" ha detto "ora mi sto allenando, ma è una sfida continua perchè devo decidere il carico di lavoro in base a come mi sento di giorno in giorno."

Il 26enne norvegese pensa di avere individuato la causa della malattia: "Sono andato oltre il limite nella preparazione dello scorso anno: ho sbagliato il bilanciamento tra alimentazione e carico di lavoro, nel senso che mangiavo troppo poco rispetto a quanto avevo consumavo in allenamento, e così il mio organismo è andato completamente fuori giri e si è debilitato. Quest'anno sto molto attento a non commettere altri errori di questo tipo. E' per questo che non andrò ad allenarmi in altura con il resto della squadra: la quota è un grande stress per il corpo, e non credo che al mio faccia bene in questo momento. Preferisco rimanere a casa ed allenarmi in maniera controllata."

E il futuro? "Sinceramente non so a che livello rientrerò quest'inverno. Io spero e credo di poter migliorare ancora e diventare più forte di quanto sia mai stato finora. Questo lungo periodo oscuro mi ha temprato l'animo, e se in inverno le cose non dovessero andare bene, almeno avrò imparato a conoscere meglio il mio corpo."

Lussazione alla spalla per Renato Pasini

FONDO - Sulla Gazzetta dello Sport di ieri è apparsa la notizia che Renato Pasini ha riportato una lussazione della spalla ad Obertilliach cadendo durante un allenamento di skiroll.

Ancora incerti i tempi del recupero per il 32enne bergamasco campione del mondo a Sapporo nella sprint a coppie insieme a Christian Zorzi. Di sicuro, però, non potrà partecipare al ritiro della squadra azzurra in programma a Ramsau.

Sexy Sleptsova è tornata a colpire a Francoforte

BIATHLON - Lo aveva annunciato e ha mantenuto la promessa. Svetlana Sleptsova si è nuovamente esibita in allenamento a Oberhof e in posa sul grattacielo di Francoforte con la mise marchiata “sexy”, come riporta il sito ufficiale della campionessa del mondo di biathlon. Un modo come un altro per far parlare i media in vista dei prossimi appuntamenti ufficiali ai quali prenderà parte la Sleptsova.

Fredriksson e Kalla re e regina di Torsby

FONDO - Si è disputato sabato a Torsby lo Ski Festival, gara di sci di fondo (e quindi su neve) svolta sfruttando lo skitunnel della località svedese.

Star assoluta della kermesse era Charlotte Kalla, che infatti si è imposta facilmente percorrendo i 6km di pista in 14'21" e precedendo di 24" Sara Lindborg. Terza a 46" Hanna Falk.

Per poco non c'è stata doppietta nella famiglia Kalla: infatti nella gara maschile, disputata sulla distanza di 10km, il fidanzato della 22enne svedese Tiio Söderhielm ha chiuso in seconda posizione staccato di 6" dal vincitore Mathias Fredriksson (22'39" il suo tempo). Ha completato il podio Jens Eriksson staccato di 22".

Anche a Grömitz una gara come Püttlingen?

BIATHLON - Potrebbero diventare due le kermesse di skiroll biathlon che si disputano in Germania durante l'off season. Infatti oltre all'ormai tradizionale agostano "City Biathlon" di Püttlingen che quest'anno ha festeggiato la sua quinta edizione, dal prossimo anno dovrebbe aggiungersi una manifestazione simile nella città di Grömitz.

"Non abbiamo ancora scelto la data precisa" ha detto Olaf-Dose Mikley, direttore della pro-loco locale "ma abbiamo intenzione di tenerla in primavera. Pensiamo che un evento del genere possa incrementare fortemente il turismo nella nostra zona.".

La notizia è interessante anche se si pensa che Grömitz è sul mar Baltico, nel nord-est della Germania, ed una kermesse del genere si disputerebbe praticamente dall'altra parte del Paese teutonico rispetto a Püttlingen, che si trova nel sud-ovest.

Atleti russi senza rivali nelle gare di Ostrov

BIATHLON - Si è disputata nel weekend ad Ostrov (Russia) la seconda tappa dell' IBU international rollerski biathlon cup. A differenza della prima tappa disputata ad Östersund non c'erano big in gara.

Come sovente accade in queste competizioni sono stati gli atleti di casa a fare man bassa: e così le gare sono state territorio di conquista di atleti russi di secondo e terzo piano. In campo maschile la sprint è stata vinta da Mikhail Kochkin (nella foto) davanti ad Artem Ushakov ed Andrey Alekseev. Nell'inseguimento, invece, c'è stata la rimonta di Andrej Tchurilov (quarto nella sprint) che ha preceduto Kochkin e Alexey Churine.

Tra le donne, invece, la sprint ha visto primeggiare Maria Kossinova davanti ad Elena Carnal ed Olga Prokopyeva. L'inseguimento è poi andato ad Olga Rogosin che ha preceduto Maria Kossinova ed Uliana Denisova.

La federazione russa, in base a questi risultati, ha convocato Kochkin per i mondiali di skiroll biathlon di Oberhof. Il 29enne russo si aggrega così a Ivan Tcherezov e Nikolai Kruglov già convocati. In campo maschile resta libero un posto che sarà assegnato nei prossimi giorni.
In campo femminile, invece, ancora vacanti i due posti oltre a quelli già riservati per Anna Boulygina ed Oksana Neupokoeva.

Nel weekend del 12 e 13 settembre l'ultima delle tre tappe, Predeal-Risnov (Romania).

domenica 30 agosto 2009

Kranjec vince la gara, Ammann il Grand Prix

SALTO - E' stato lo sloveno Robert Kranjec a primeggiare nell'ultima delle due gare di Summer Grand Prix disputate ad Hakuba (Giappone). Per il 28enne si tratta della seconda vittoria nel circuito estivo, giunta più di quattro anni dopo il fin qui unico successo ottenuto ad Einsiedeln nel 2005.

Dopo il sesto posto di ieri, per Kranjec oggi la giornata è stata trionfale: autore del miglior salto sia nella prima che nella seconda serie ha chiuso con 8 punti di vantaggio sul secondo classificato, il giapponese Daiki Ito, ieri settimo. Al terzo posto è giunto, esattamente come nella prima gara, Simon Amman, il quale ha preceduto un trio tutto giapponese composto nell'ordine dal vincitore di ieri Kasai, Fumihisa Yumoto e Tako Takeuchi.

Si conclude così un weekend eccellente per il Paese del Sol Levante che in due gare ha raccolto una vittoria, un totale di 3 piazzamenti sul podio (su 6 disponibili) e ben 8 piazzamenti tra i primi sei (su 12 disponibili). Ad onor del vero va ricordato che gli atleti di punta di Austria, Norvegia, Polonia e Germania sono rimasti in Europa ad allenarsi, così come alcuni big finlandesi.

Proprio riguardo la Finlandia vanno segnalate le prestazioni scadenti di Matti Hautamäki, che in Giappone ha fatto il suo esordio in questo Summer Gran Prix. In un contesto con molte assenze non è andato oltre a due 37esimi posti.

Con i 60 punti del terzo posto odierno Simon Ammann ha vinto matematicamente il Summer Grand Prix con una gara d'anticipo. Infatti lo svizzero ha 537 punti, mentre il suo inseguitore più prossimo, Kranjec, 397. Con ancora 100 punti in palio nell'ultima gara di Klingenthal, il distacco tra i due è incolmabile.

Per il 28enne due volte campione olimpico a Salt Lake City si tratta del primo successo nella classifica generale del circuito estivo del salto con gli sci, e nell'albo d'oro succede a Gregor Schlierenzauer.

Riguardo questo successo c'è un dato estremamente incoraggiante per Ammann: negli ultimi 4 anni il vincitore del Summer Grand Prix ha poi vinto anche la Coppa del mondo...

Steira cura l'anca infortunata in Italia

FONDO - Kristin Steira è tornata ad allenarsi dopo un periodo di pausa forzata a causa dell'infortunio all'anca rimediato durante i campionati nazionali di atletica leggera (dove peraltro si è laureata campionessa norvegese sui 5000 metri).

"L'anca non è ancora a posto, anche se va meglio rispetto all'inizio del mese. Non riesco ancora a correre, ma posso fare altri esercizi. Per ovviare al problema abbiamo cambiato la mia tabella di allenamento, ora andrò in Italia, a Livigno, per allenarmi in altura. Spero di poter tornare a svolgere i miei soliti programmi il prima possibile."

Giapponesi scatenati sul trampolino di Hakuba

SALTO - In questo weekend si stanno disputando ad Hakuba (Giappone) due prove valide per il Summer Grand Prix. Come spesso accade per le gare nel Paese del Sol Levante ci sono parecchie defezioni di atleti di alto livello: austriaci, norvegesi, tedeschi e polacchi hanno portato le seconde linee, lasciando i più forti ad allenarsi in Europa. Assenti anche gli italiani.

La gara è stata un autentico trionfo per gli atleti di casa: a vincere è stato Noriaki Kasai, già in testa dopo la prima serie, che ha preceduto il connazionale Fumihisa Yumoto. Per il 37enne si tratta del primo successo della carriera in una gara di Summer Gran Prix. L'uomo del giorno, però, è stato Kazuyoshi Funaki: il 34enne vincitore della Vierschazen Tournée del 1998 e campione olimpico a Nagano, tornato a disputare una gara di Gran Prix dopo quattro anni è giunto ai piedi del podio, quarto, tornando ad un buon livello dopo un lungo periodo fatto di tante ombre e pochissime luci. Quinto un altro giapponese: Tako Takeuchi.

Ad infilarsi tra il poker di giapponesi impedendo il podio tutto nipponico è stato lo svizzero Simon Ammann che, con i 60 punti del terzo posto, rafforza ulteriormente la sua leadership nel Summer Gran Prix anche considerata l'assenza di Adam Malysz, suo più diretto inseguitore prima della gara di ieri. Peraltro nella classifica generale il polacco è stato superato dallo sloveno Robert Kranjec, ieri sesto.

Su YouTube in palio 2 posti al congresso del Cio


OLIMPIADI - Il Cio sta al passo con i tempi, e lancia un concorso utilizzando YouTube. Infatti è tramite un video sul popolare sito internet (e qui riportato) che il comitato olimpico internazionale ha messo in palio due posti in prima fila per il XIII Congresso Olimpico di Copenaghen, che si terrà dal 3 al 5 ottobre 2009 e dove sarà scelta la sede dei Giochi Olimpici 2016.

Come fare per ottenerli? Postando a quest'indirizzo http://tinyurl.com/lq8lsl un video dove si spiega o si illustra qual'è la propria idea di futuro dei giochi olimpici.

Le regole dettagliate sono reperibili a questo indirizzo: http://tinyurl.com/kqqqyq

Se qualcuno volesse cimentarsi, ha tempo fino al 15 settembre.

Smigun testimonial di bellezza nei paesi nordici

FONDO – Kristina Smigun ha firmato un contratto per un anno con Oriflame, compagnia di cosmesi tra le più in ascesa nel mercato. Ieri a Tallin è stata presentata la campagna pubblicitaria e gli spot televisivi di cui è protagonista la due volte campionessa olimpica, che non ha ancora preso una decisione ufficialmente in merito al suo possibile ritorno per i Giochi di Vancouver. “Per un atleta professionista il corpo è la cosa più importante” – ha affermato la Smigun, il cui segreto quotidiano di bellezza è nell’ordine: doccia calda, sapone e spugna, asciugamani asciutto, olio estratto dalla pianta del the, 5-10 minuti di sauna e un massaggio.

sabato 29 agosto 2009

Gottwald terzo nel primo test con i compagni

COMBINATA – Mario Stecher ha vinto il primo test della squadra austriaca di combinata nordica organizzato a Ramsau. Dopo una serie di salti e una prova di skiroll su 4 km e mezzo lo stiriano ha avuto la meglio sul carinziano Thomas Duml e sul salisburghese Felix Gottwald, al suo primo confronto diretto con i compagni dei due gruppi di punta, dopo l'annuncio del rientro in attività.

Kitzbühel e il mondo dello sci piangono Toni Sailer

ALPINO – Si sono svolti oggi a Kitzbühel, bagnata dalla pioggia, i funerali di Toni Sailer, che si è spento lunedì dopo una lunga malattia all’età di 73 anni. Tra le migliaia di persone che hanno voluto dargli l’ultimo saluto c’erano anche Anderl Molterer, Fritz Huber, Ernst Hinterseer e Hias Leitner, che con Sailer è lo scomparso Christian Pravda formavano il "weiße Wunderteam" (la Squadra bianca delle meraviglie). “Senza Sailer Kitzbühel non sarà più la stessa” – ha detto Molterer, giunto appositamente dagli Stati Uniti.

Oltre ai campioni olimpici di discesa Franz Klammer e Leonard Stock, c’erano anche Hermann Maier e Nicole Hosp. Alla cerimonia hanno partecipato anche Franz Beckenbauer, Stephan Eberharter, Fritz Strobl, Harti Weirather e Hanni Wemzel, Markus Wasmeier e Jean Clude Killy, l’unico ad essere riuscito a ripetere l’impresa delle tre medaglie d’oro riuscite per primo a Sailer a Cortina 1956, che ha detto: “Tu eri e sei la luce che ci fai guardare al futuro. Grazie Toni”.

I norvegesi che si incazzano... per i dopati russi

DOPING - Nella famosa canzone di Paolo Conte erano i francesi, e si "arrabbiavano" per Bartali. Oggi, invece, la parte di Bartali la fanno i russi dopati, mentre quella dei transalpini la fanno i norvegesi, che hanno attaccato pesantemente e senza mezzi termini parlando in alcuni casi a tv e e giornali di Oslo e dintorni fuori dai denti il giorno dopo la positività di Tchepalova, Dementiev e Rysina.

"Mi fanno incazzare" - ha detto letteralmente Eldar Rønning "E' la loro cultura: continuano a prendere scorciatoie." Frode Andresen ha fatto una riflessione più ampia, proponendo anche una misura deterrente: "La cosa più importante è che facciano pulizia nei loro quadri tecnici, oggi vengono presi e puniti solo gli atleti. Invece se per ogni atleta trovato positivo si riducesse il contingente che può iscrivere la nazione allora le cose cambierebbero seriamente: ad esempio se trovassero positivi 4 atleti, allora per la stagione successiva anzichè 6 posti la nazione dovrebbe averne solo 2. Vedrete che l'affare sarebbe trattato in maniera seria e anche gli atleti si ribellerebbero ai loro tecnici, ci sarebbe pulizia."

Duro anche il tecnico Vidar Løfshus: "La cosa pazzesca è che nonostante tutti questi scandali il capo allenatore russo continua ad occupare il suo posto. E probabilmente all'ouverture di coppa del mondo a Beitostølen lo troveremo ancora lì con il suo solito sorriso. Se i dirigenti russi non vogliono rimuoverlo dovrebbe essere la Fis ad obbligarlo ad andarsene"

Come se non bastasse, Dementiev è stato "avvistato" a Ramsau allenarsi insieme a Legkov e Alypov dopo la notizia della sua positività, e questo ha gettato ulteriore benzina sul fuoco. Ola Vigen Hattestad, presente a Ramsau come tutta la squadra sprint norvegese ha detto: "Sono choccato: ho incontrato Dementiev, e si sta allenando con i suoi compagni di squadra come se nulla fosse! E' chiaro che c'è una cultura sbagliata nel fondo russo. Personalmente spero che venga impedito a tutta la squadra russa di partecipare alla prossima coppa del mondo. Le conseguenze economiche sarebbero pesantissime e sarebbero costretti a cambiare veramente qualcosa. Non possiamo permettere che continuino a rovinare la reputazione di questo sport."

Ulf Morten Aune, il coach della squadra sprint norvegese è sulla stessa linea: "Sono furioso, frustrato e deluso. Avevamo pregato i russi di prendere sul serio il problema del doping, invece il fatto che Dementiev si stia ancora allenando con gli altri membri della squadra dimostra l'esatto contrario. La loro credibilità è zero. Per di più sanno che non sono da soli ad allenarsi, e che anche le altre nazionali li avrebbero visti. Questo è chiaramente un comportamento provocatorio. Adesso i dirigenti promettono ancora di prendere sul serio la piaga del doping? Stronzate. Lo dicono sempre e non cambia mai niente, sono stanco di loro."

Le due facce dello stesso scandalo doping russo

DOPING – Parla per la prima volta Julia Tchepalova dopo l’accusa di positività all’Epo ricombinato. Un sito russo ha intervistato ieri a Rybinsk la tre volte campionessa olimpica di fondo che nega in maniera categorica di aver fatto uso di sostanze dopanti.

A causa di problemi di salute (il padre-allenatore ha parlato di tiroide) la siberiana avrebbe deciso un paio di settimana fa di chiudere la carriera. La Tchepalova, che afferma di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla Wada, intende chiedere le controanalisi e pretenderebbe che i campioni siano aperti in sua presenza e quindi sottoposti alle analisi in un laboratorio indipendente.

Mercoledì Yevgeny Dementiev ha invece commentato in modo completamente diverso la notizia del suo coinvolgimento all’ultimo caso doping che si è abbattuto sulla Russia. “Quando mi hanno informato della positività ho deciso quasi immediatamente di ritirarmi perché dopo uno scandalo simile è inaccettabile pensare di rimanere nello sport”.

Dementiev ha confermato che a giugno i medici gli hanno diagnosticato la sindrome di Gilbert, che si manifesta con l’aumento eccessivo e non controllato della bilirubina, il maggior prodotto del catabolismo dell’emoglobina. In genere colpisce chi subisce il trapianto del fegato e può determinare una parziale degenerazione delle cellule nervose con conseguente diminuzione delle prestazioni intellettuali.

L'influenza spaventa Londra, ma non Vancouver

OLIMPIADI - In Gran Bretagna il governo sta pensando a misure estreme per evitare il propagarsi dell'influenza suina se dovesse essere ancora un problema nel periodo di Londra 2012. Infatti secondo il Daily Telegraph sarebbe allo studio la possibilità di disputare addirittura a porte chiuse alcuni eventi dei Giochi della XXX olimpiade.

Di tutt'altro avviso le autorità sanitarie canadesi, che definiscono queste misure "draconiane" e per di più inutili. La dottoressa Patricia Daly, dirigente dell'ufficio della salute pubblica di Vancouver ha affermato che nessuna misura del genere sarà presa nella metropoli canadese nè prima nè durante lo svolgimento dei Giochi: "Semplicemente non c'è alcuna prova scientifica che dimostri come limitare assembramenti di persone possa evitare il propagarsi del virus. Non faremo niente del genere, e di sicuro non cancelleremo alcun evento olimpico."

Peter Forsberg alla caccia del terzo oro olimpico

HOCKEY - Peter Forsberg, uno dei più grandi giocatori di hockey di tutti i tempi, è alla caccia del suo ultimo hurrà in quel di Vancouver.
Il 36enne già campione olimpico a Lillehammer e Torino è infatti tornato a giocare in madrepatria dopo un lungo infortunio. L'obiettivo è guadagnarsi l'ingresso tra i 23 giocatori che rappresenteranno la Svezia ai prossimi Giochi Olimpici.

L'inizio è incoraggiante: il due volte vincitore della Stanley Cup con i Colorado Avalanche è stato inserito nella lista dei 69 preselezionati dal coach svedese Bengy-Ake Gustafsson, che ha peraltro dichiarato: "Mi auguro che Peter possa essere un protagonista nel nostro tentativo di difesa del titolo olimpico."

venerdì 28 agosto 2009

L'ex canadese Giulio Zardo in raduno con l'Italbob

BOB – Giulio Zardo, ex frenatore della nazionale canadese, figlio di genitori italiani, è tra gli azzurri impegnati nel raduno di Cesana, come segnalato oggi su “La Gazzetta dello Sport”. Il 29enne medaglia d’oro nel bob a due ai Mondiali di Königsee del 2004, che ha lasciato la squadra del paese della foglia d’acero per incomprensioni con i tecnici, prima di accettare la chiamata di Ivo Ferriani, ha fatto il personal trainer e un’apparizione nella lega pro canadese di football. Zardo, quinto nel due e nono nel bob a quattro ai Giochi di Salt Lake City, vanta tuttora il record di spinta sulla pista Monti di Cortina, realizzato nel 2002 in Coppa del Mondo con Pierre Lueders.

Cio pronto a coprire eventuali debiti di Vancouver

OLIMPIADI – Il Cio ha fatto sapere che è pronto a coprire eventuali deficit di bilancio dei prossimi Giochi invernali. Si tratta di un'iniziativa senza precedenti del Comitato olimpico internazionale, suggerita dalla crisi economica globale. La famiglia a Cinque cerchi ha firmato 9 contratti con sponsor internazionali per Vancouver 2010 e Londra 2012, 2 in meno rispetto alle previsioni.

Al Vanoc, il comitato organizzatore dei Giochi canadesi mancano 37 milioni di dollari (oltre 25 milioni di euro) per arrivare a 1.75 miliardi di dollari messi a bilancio. I contratti che mancano potrebbero essere firmati prima dell’appuntamento del British Colombia, secondo quanto riferito da Gerhard Heiberg, presidente della commissione marketing del Cio.
L’intenzione è di evitare ai cittadini del paese della foglia d’acero di dover pagare ulteriori tasse anche alla fine dei Giochi, come era successo per Montreal 1976. Intanto dal Brasile fanno sapere che tre gruppi media hanno sborsato complessivamente 210 milioni di dollari (146 milioni di euro) per garantirsi la copertura delle Olimpiadi fino al 2016, edizione per la cui candidatura è in corsa anche Rio de Janeiro e che sarà assegnato il 2 di ottobre.

Anfisa Reztsova: "Loginov non poteva non sapere"

DOPING - In una lunga intervista ad un sito russo Anfisa Reztsova, ex fondista e biathleta, ha detto la sua, senza peli sulla lingua, sull'ultimo scandalo doping russo e sulla diffusione delle pratiche dopanti nel mondo del fondo e del biathlon, di cui abbiamo tradotto i passaggi più significativi.

"Ho letto tutte le interviste a Loginov (presidente della federazione russa di sci di fondo ndr) in cui dice di essere caduto dalle nuvole. Non è possibile, io non ci credo che non sapesse niente. L'allenatore, i medici e gli atleti lavorano in squadra. Tutti sanno gli uni degli altri, cosa si mangia, quando si dorme, dove ci si allena. Tutto! E il presidente sa che cosa succede nelle squadre che rappresenta. Vi ricordate quando fu trovata positiva la Matveeva? Loginov disse di essere sorpreso, e anche adesso ripete le stesse cose per Tchepalova, Dementiev e Rysina. Un presidente deve sapere cosa succede nella sua federazione, e se non lo sa non è un leader degno. Non abbiamo bisogno di un presidente di questo tipo."

Ma solo la Russia ha questi problemi? "No. Pensateci: per qualche ragione non c'è nessun norvegese trovato positivo, e nemmeno nessun tedesco. Il fatto è che il potere è nelle mani dei norvegesi, tutte le cariche chiave sono occupate da loro e vogliono difendere queste posizioni privilegiate. Alcuni funzionari russi hanno intenzione di candidarsi a ricoprire questi ruoli e non escludo che l'uscita di tutte queste positività sia una reazione norvegese alle ambizioni russe.

La verità è che i norvegesi sono sporchi quanto i russi, ma hanno delle soffiate e sanno come evitare di essere trovati positivi, è per questo che Bjørndalen non sarà mai trovato positivo. E non crediate che Tikhonov avrebbe fatto qualcosa di diverso per Akhatova, Iourieva e Iarochenko. E ricordate quella storia di Bente Skari Martisen, che si ritirò improvvisamente durante i mondiali del 2003? Io penso che sia stata trovata positiva, ma le abbiano dato l'opportunità di uscire di scena senza troppo clamore: pulita, evitando lo scandalo e la squalifica."

Infine c'è spazio per un consiglio ed una speranza: "Credo che lo sport pulito non esista ora come non esisteva 20 anni fa. Quando ero giovane io succedevano le stesse cose che succedono adesso. Dico queste cose apertamente perchè non voglio che gli atleti siano danneggiati ancora, e non voglio che i responsabili li mettano più in queste situazioni. Gli atleti devono imparare a tenere occhi e orecchie bene aperti, e stare attenti ai tecnici con cui si relazionano, in maniera tale da non essere coinvolti in affari spiacevoli.

La morale è che bisogna smettere di essere così cupidi di successi. Bisogna sapere aspettare il proprio momento con pazienza. Spero che Prokhorov possa cambiare le cose nel biathlon. Tikhonov era come Loginov, invece Prokhorov pare essere più vicino agli atleti, quello che dice è incoraggiante. Spero che lui possa cambiare le cose in meglio, creare un nuovo corso, questa volta davvero senza doping."

Più lunghi del previsto i tempi di recupero di Fill

SCI ALPINO - L'infortunio di Peter Fill è più grave del previsto. Il 27enne di Castelrotto, che si è fatto male in un allenamento in gigante a Ushuaia, in Argentina, è rientrato in Italia e si è sottoposto a una serie di esami presso l'Istituto Galeazzi di Milano. La risonanza magnetica ha evidenziato una lacerazione del tendine dell'adduttore addominale e una lesione al tendine del retto.

La Commissione medica della Fisi ha deciso di far sottoporre Peter a un consulto dal professor Sakari Orava, medico finlandese, il massimo esperto al mondo in materia di tendini e muscoli, che ha operato Kristian Ghedina anni fa per una lesione addominale. Orava incontrerà presto l'azzurro e deciderà se sarà il caso di intervenire chirurgicamente o meno. Tempi di recupero più lunghi quindi, purtroppo, per il vicecampione del mondo di superG.

Gli austriaci provano le piste olimpiche da casa

BIATHLON - Le squadre austriache si sono allenate nelle ultime settimane a Ramsau, dove c'è stato spazio per un fuori programma: una troupe della Orf, la tv di stato austriaca, ha seguito per un giorno gli allenamenti di Sumann e compagni realizzando un mini documentario con tanto di interviste ai protagonisti della squadra austriaca in vista dei giochi olimpici di Vancouver.

In particolare ha destato molta curiosità vedere come i biathleti austriaci stiano provando la pista olimpica grazie ad una simulazione virtuale. L'idea è semplice: a marzo, in occasione della tappa di coppa del mondo, è stato realizzato un video dove è stata ripresa tutta la pista di Whistler Mountain. Questo video viene proiettato su un monitor mentre l'atleta si allena con gli skiroll su un tapis roulant, la cui velocità viene aumentata o diminuita in sincrono con le (poche) salite e discese per simularne l'effetto.

Un modo ingegnoso e molto più economico del viaggio intercontinentale per studiare il tracciato che ospiterà le gare olimpiche.

Ben 30 nazioni presenti ai mondiali di Oberhof

BIATHLON - E' stato confermato il campo delle nazioni presenti ai mondiali di skiroll biathlon di Oberhof. In totale saranno rappresentati ben 30 Paesi. I più importanti, oltre alla Germania padrona di casa, sono: Russia, Francia, Canada, Stati Uniti, Ucraina, Bielorussia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia e Finlandia.

Le nazioni di punta che invece non parteciperanno a questi mondiali di skiroll biathlon saranno Norvegia, Svezia, Austria, Italia e Cina.

Prime gare in Nuova Zelanda ai Winter Games

SCI ALPINO - Per le squadre che si sono trasferite in Nuova Zelanda ad allenarsi è già tempo di gare. A Coronet Peak si stanno svolgendo i New Zealand Winter Games che sono cominciati martedì con due superG, uno maschile e uno femminile. Le due prove veloci erano già state rinviate di 24 ore a causa del maltempo, poi si sono disputate ugualmente con un vento fortissimo, con raffiche a oltre 80 km/h.

In campo maschile la vittoria è andata allo statunitense Jake Zamansky (nella foto) che ha preceduto di 38 centesimi lo slalomista tedesco Felix Neureuther e di 47 il monegasco Olivier Genot. Tra le donne successo della canadese Britt Janyk, 24 centesimi sulla svedese Maria Pietilae-Holmner e 26 sull'altra canadese Shona Rubens, quarta e settima le altre due canadesi Emily Brydon e Kelly Vanderbeek.

Nel gigante maschile disputato ieri doppietta degli svedesi Olsson, Matts e Hans, separati tra loro da 18 centesimi, terzo a 21 centesimi lo statunitense Jimmy Cochran. Nel gigante femminile vittoria della canadese Marie-Michele Gagnon con 62 centesimi sulla polacca Agnieszka Gasienica Daniel e 74 sulla Pietilae-Holmner. Sabato sarà la volta degli slalom.

La settimana scorsa si sono invece disputate da mercoledì a sabato sempre a Coronet Peak quattro gare Fis maschili e quattro femminili, due slalom e due giganti. Tra gli uomini, doppietta tra i pali larghi per lo svedese Andre Myhrer, tra i pali stretti successi dello statunitense Tim Jitloff e dello svedese Jens Byggmark. I due giganti femminili sono andati alle canadesi Marie-Michele Gagnon e Genevieve Simard, gli slalom alla giapponese Hiromi Yumoto e alla canadese Brigitte Acton.

White e Jiayu Liu vittoriosi a Cardrona

SNOWBOARD - Si è aperta a Cardrona in Nuova Zelanda la coppa del mondo di Snowboard. In programma una gara di Half Pipe, che in campo maschile ha visto trionfare il campione olimpico di Torino 2006 Shaun White. Tra le ragazze, invece, la vittoria è andata alla 17enne cinese Jiayu Liu. I tre italiani presenti sono stati tutti eliminati nelle qualificazioni, ed alla fine Manuel Pietropoli è stato classificato 25°, Lorenzo Buzzoni 61° e Stefano Munari 63°.

RISULTATI GARA MASCHILE:
1° Shaun White (Usa) 47.1
2° Iouri Podladtchikov (Svi) 44.4
3° Kazuhiro Kokubo (Jap) 43.2

RISULTATO GARA FEMMINILE:
1^ Jiayu Liu (Cin) 44.1
2^ Kelly Clark (Usa) 40.5
3^ Gretchen Bleilen (Usa) 37.1

giovedì 27 agosto 2009

Roberta Fiandino operata per appendicite acuta

BIATHLON - Ho ricevuto un messaggio su Facebook da Roberta Fiandino che purtroppo mi segnala di essere stata vittima di un episodio sfortunato dopo quelli che le sono già capitati nelle scorse stagioni (epistassi e mononucleosi).

Ecco il testo del messaggio:
"Ciao Dario, forse non sono ancora abbastanza forte da meritare una notizia in prima pagina, ma ci tengo a farti sapere che oggi sono rientrata a casa dopo essere stata operata d'urgenza lunedì, nell'ospedale di San Candido, per appendicite acuta. Ero da un giorno e mezzo in raduno ad Obertilliach quando inspiegabilmente ho avuto un forte dolore allo stomaco ed alla pancia, finchè sabato sera mi hanno ricoverata. Nel frattempo la situazione è precipitata ed il primario lunedì mi ha operata. Ora mi attende un'ampia fase di recupero prima di poter tornare sotto con gli allenamenti. Credo sia giusto informarti come cronista!! Ciao, Roberta".

Per chi volesse salutare e incoraggiare l'azzurra del biathlon può farlo scrivendole direttamente sulla pagina di Facebook di Roberta Fiandino o del suo fan club.

Funghi avariati mettono k.o. la veterinaria Rogstad

BIATHLON – Solveig Rogstad ha scritto sul suo sito che ha dovuto rallentare la preparazione estiva per aver mangiato funghi avariati. La vincitrice dell’inseguimento di Ruhpolding del 2008, ha raccolto quelli che dalle nostre parti si chiamo “finferli”, li ha congelati (forse era meglio farli seccare) e dopo qualche giorno li ha cucinati e mangiati. Tre settimane fa ha avuto gonfiore ai linfonodi, mal di testa e letargia.

A quel punto, dopo alcuni esami, ha capito che probabilmente erano stati i “gallinacci” (nella foto) a provocarle un’infezione virale. Per non rinunciare all’attività fisica ha sostituito le normali sedute di allenamento con passeggiate nei boschi. Speriamo nel frattempo che la veterinaria a tempo perso (le basi di medicina non lo dovrebbero difettare) abbia imparato a distinguere i funghi buoni da quelli “matti”.

Dure reazioni in Russia ai casi doping nel fondo

DOPING - La politica e le alte sfere dello sport russo hanno reagito duramente allo scandalo che ha travolto il fondo, d'altronde lo stesso Vladimir Putin, in un meeting in vista dei Giochi di Sochi 2014 ha auspicato misure più dure contro il doping.

Si sono esposti sia il presidente, Leonid Tjagatjev, che il vicepresidente, Vladimir Loginov, del Comitato olimpico russo. Loginov ha dichiarato: "I colpevoli devono essere puniti, chiunque siano e qualunque cosa abbiano vinto. Dobbiamo dare una punizione esemplare e sviluppare nuove misure per prevenire il doping in futuro."

Tjagatjev ha rincarato la dose: "Non li difenderemo e non daremo loro supporto. Io ed il ministro dello sport Mutko seguiremo la linea dura. Se vinci una medaglia d'oro olimpica, la tua reputazione deve essere all'altezza della tua fama. Dobbiamo fare una legge chiara per fare smettere questo fenomeno. Non c'è altra strada."

Sono arrivate dichiarazioni anche dalla presidentessa della Duma, il parlamento russo, Svetlana Zhurova: "E' terribile che cadano in disgrazia dopo avere vinto così tanto ed essere diventati eroi nazionali. Ho un doppio sentimento: da un lato mi dispiace tantissimo, ma dall'altro sono arrabbiata perchè erano vittorie sporche, e ci hanno preso in giro dopandosi.

Alla Duma è già allo studio una legge che permette di unire le indagini sportive alle indagini penali. Dobbiamo assolutamente porre fine a questo perverso circolo vizioso dove degli allenatori indecenti portano al doping i più giovani, anche i bambini."

I fratelli Moelgg soddisfatti della preparazione

SCI ALPINO - Manuela e Manfred Moelgg si stanno preparando in Argentina, a Ushuaia, in vista di una stagione che sarà importantissima per i due fratelli di San Vigilio di Marebbe. Manuela tornerà in Italia il prossimo fine settimana, mentre Manfred, partito due settimane dopo la sorellina, si trasferirà a Las Lenas per aggregarsi alla squadra delle discipline veloci e tornerà in Italia a metà settembre. Ma vediamo come sta procedendo la preparazione: ce lo raccontano loro stessi attraverso il loro sito ufficiale.

"Mi sento già in buona forma - dice Manfred -. Mi sono allenato nelle discipline tecniche fino a questo punto e proseguirò ancora per una settimana, dopodiché cercherò di trovare ulteriore confidenza con la velocità aggregandomi alla squadra dei velocisti a Las Lenas. Allenarci qui in Argentina d’estate per noi è molto importante. Siamo immersi in questo paradiso isolato da tutto, il che ci permette di concentrarci pienamente sui nostri allenamenti. In più qui riusciamo a trovare condizioni di meteo e neve ideali per prepararci al meglio in tutte le discipline. Il posto ideale per ricaricare le batterie in vista della prossima stagione".

"Sono d’accordo - gli fa eco Manuela -, anche se bisogna stare lontani da casa per tanto tempo, per noi questo mese è fondamentale. Ci serve sia dal punto di vista atletico che tecnico, ma soprattutto per la nostra preparazione sugli sci. Le cose stanno andando molto bene, come ho già detto qui le condizioni sono ottime. Mi sento a mio agio su questa neve e sono anche veloce. Lo staff tecnico sta facendo un ottimo lavoro. La settimana scorsa c’è stato un piccolo contrattempo, un incendio a Ushuaia. La stazione a monte della pista dove noi ci alleniamo arriva esattamente accanto al rogo, per fortuna a noi non è successo niente, al di fuori si è bruciato qualche paletto in deposito presso la struttura alberghiera colpita dall`incendio.".

Manfred è tornato ai Fischer, gli sci con i quali ha vinto la coppetta di slalom nel 2007/2008: "Questo mi dà molta confidenza e già in queste prime settimane di test ho provato delle ottime sensazioni e sono veramente contento. Gareggiare con uno sci col quale ho avuto i miei risultati migliori in carriera mi dà molta carica, soprattutto in questa stagione olimpica".

Molti temono che Manuela, sempre a caccia della prima vittoria, possa subire il contraccolpo psicologico dell'uscita a un passo dal traguardo dello slalom mondiale della Val d'Isere ma lei ribatte: "Penso di avere già dimostrato con il podio conquistato nelle finali di Aare che mi sono ripresa bene da quell’episodio, anzi, mi ha sicuramente aiutata a crescere ulteriormente. Come si vince si deve anche accettare la sconfitta, sono comunque situazioni che capitano nello sport, ed è per me un motivo in più per riscattarmi l’anno prossimo. Di certo non guardo indietro, ma penso alla stagione che verrà, e al momento va bene".

L'appuntamento clou naturalmente, oltre alla stagione di Coppa del Mondo, sarà ovviamente quello delle Olimpiadi di Vancouver: "I Giochi Olimpici sono solo uno dei miei obiettivi - fa sapere Manuela -. Vorrei assolutamente vincere la mia prima gara di Coppa del Mondo, oltre che a fare una stagione regolare, per poi ovviamente raggiungere il massimo della forma a Vancouver".

"La partecipazione alle Olimpiadi e la possibilità di svolgere un ruolo da protagonista è per ogni sportivo un grande obiettivo - conclude Manfred -. Purtroppo a Torino non sono riuscito a portare a termine le mie gare, ma a Vancouver andrò con tante motivazioni e 4 importanti anni in più di esperienza. Entrambi daremo senz’altro il massimo e non vediamo l’ora che inizi la stagione".

La Germania farà la tappa di Coppa di Anterselva

BIATHLON - In un'intervista ad un sito tedesco il vice allenatore della squadra femminile tedesca Gerald Hönig ha fatto il punto della situazione. Ha affermato che la preparazione sta andando bene per tutte, ad eccezione di Kathrin Hitzer che avrebbe problemi di salute: dopo l'insonnia che la tormentava ad Obertilliach ed una cronica mancanza di forze è stata rimandata a Ruhpolding, ma anche qui le cose non sono migliorate, tanto che non ha potuto partecipare ai test del weekend.

Ha ribadito che sono 5 le ragazze con il posto assicurato: Wilhelm, Neuner, Henkel, Beck e Hauswald. Per i 2 posti vacanti ci sono una decina di candidate, e saranno assegnati in base alle prestazioni delle gare su skiroll di settembre e nei test su neve che si disputeranno a novembre. In particolare Hönig ha avuto parole di stima per Sabrina Buchholz, ammirandone la determinazione nel voler tornare in Coppa del mondo nonostante si debba giocare il posto con atlete molto più giovani di lei.

Riguardo la preparazione per la prossima stagione ha spiegato che a differenza degli ultimi anni, ad ottobre la squadra tedesca non si allenerà a Ramsau, ma ad Oberhof sia per non avere problemi con l'altura, sia perchè le strutture di Oberhof con il nuovo skitunnel sono molto più all'avanguardia e funzionali.

Infine ha detto che al contrario di svedesi e alcuni norvegesi, il programma della squadra tedesca è di gareggiare ad Anterselva, visto che si ritiene che 3 settimane siano più che sufficienti per acclimatarsi in Canada. Hönig ha ricordato il precedente del 2002 (quando ad Anterselva la Germania mandò la squadra B), ma ha spiegato che in quell'occasione la scelta fu fatta perchè le location di gara negli Usa erano in altura, e quindi partire una settimana prima era molto utile.

Skinstad: "Ai dopati togliamo tutte le medaglie". La Russia perderebbe i cinque ori di Nagano 1998

DOPING - Åge Skinstad, direttore tecnico della squadra norvegese di sci di fondo, propone di togliere ai dopati tutte le medaglie vinte a Mondiali e Olimpiadi, anche quelle conquistate nei grandi appuntamenti precedenti alla positività. Secondo l’allenatore, riconfermato al suo posto fino al 2012, solo così si può prendere un provvedimento serio nei confronti degli imbroglioni.

“Se si applicasse questa regola nel caso dei russi – ha affermato Skinstad ai microfoni della tv pubblica norvegese – dovrebbe essere assegnato l’oro olimpico (del pursuit di Torino 2006) a Estil e quello iridato (sempre nel pursuit di Oberstdorf)”. Titoli vinti da Yevgeny Dementiev e Julia Tchepalova.

Ma il dato che più impressiona sottolineato dal Skinstad è il fatto che a Nagano 1998 tutte e 5 le medaglie d’oro (a cui si devono aggiungere due argenti e bronzo) in palio nel fondo sono finite al collo di tre zarine fermate per uso di sostanze dopanti.

Larissa Lazutina, 1° nella 5 km classica e nella Gundersen, e Olga Danilova 1° nella 15 classica, a cui si aggiunge il successo condiviso nella staffetta, sono state bandite a vita dai Giochi dopo essere risultate positive alla darbopoetina a Salt Lake City 2002. Tchepalova, 1° nella 30 skating si è saputo martedì positiva all’Epo ricombinato.

Il Cio promuove a pieni voti i Giochi di Vancouver

OLIMPIADI - Il Comitato olimpico internazionale ha dichiarato di considerare Vancouver pronta a ospitare le Olimpiadi invernali a partire dal 12 febbraio 2010. Dopo aver terminato le visite agli impianti che ospiteranno le competizioni da parte di una sua delegazione, e malgrado le voci di rischi di deficit nel bilancio, il Cio ha dato il via libera alla città canadese.

"Siamo molto contenti di ciò che abbiamo visto e sentito - ha dichiarato alla stampa René Fasel, presidente della commissione di coordinamento del Cio - Le strutture sono semplicemente impressionanti e il programma è molto buono. Posso dire che Vancouver è pronta per il 2010".

I membri del Cio hanno negato l'esistenza di disaccordi con il comitato organizzatore canadese per quanto riguarda un ipotetico buco di 30 milioni di dollari canadesi, 19 milioni di euro, nel budget olimpico, che sembra sia causato dalla difficoltà nel reclutare nuovi sponsor internazionali.

Il problema esiste, come ha riconosciuto il presidente del Comitato organizzatore, John Furlong, che però ha assicurato che i Giochi avranno un loro budget equilibrato: "Se mai fosse impossibile convincere gli sponsor mancanti - ha dichiarato Furlong - si risolverà il problema sia tagliando i costi, sia aumentando gli introiti nei differenti settori".

Kojonkoski derubato adora ancora Zakopane?

SALTO - "Io amo Zakopane". Questo recita la scritta sulla manona usata da Mika Kojonkoski come segnale di partenza per i propri atleti in questa foto. Chissà se il capo allenatore della squadra norvegese lo pensa ancora dopo aver subito un furto nella località polacca.

Il fattaccio è avvenuto nella giornata di sabato, proprio durante la gara che ha visto Evensen arrivare al secondo posto. Tornato in albergo Kojonkoski si è trovato di fronte alla brutta sorpresa: dalla sua stanza erano stati sottratti diversi oggetti di valore, tra i quali soldi e soprattutto un PC.

La polizia locale sospetta che ci sia un ladro specializzato nel colpire gli sportivi che si trovano in città: infatti solo 10 giorni prima, nello stesso hotel, è stato derubato un giocatore della squadra di pallavolo Centrostali Bydgoszcz.

Il giorno dopo gli atleti norvegesi hanno cercato di far tornare il sorriso sul volto del loro allenatore ottenendo uno strepitoso risultato di squadra con Jacobsen 1°, Evensen 3° e Hilde 4°.

Michael Greis prepara la nuova stagione in Italia

BIATHLON - In un'intervista ad un sito tedesco Michael Greis ha fatto il punto della situazione: "Mi sono allenato molto in Italia, sia in Sardegna che a Bormio, dove grazie all'ottimo clima sono riuscito a svolgere una preparazione fisica eccellente, e sono molto ottimista per la stagione ventura, dove il mio obiettivo principale sarà conquistare una medaglia ai giochi olimpici di Vancouver."

Per l'immediato si cimenterà nei campionati tedeschi e mondiali di skiroll senza particolari obiettivi, vuole solo verificare lo stato della sua condizione fisica.

Riguardo la stagione appena conclusa ha detto di ritenersi soddisfatto dell'andamento della stessa, l'unico neo sono stati i mondiali, dove avrebbe voluto fare meglio. C'è anche spazio per una considerazione da capitano: "E' molto importante che crescano giovani in Germania, perchè c'è stato un grande buco dopo il ritiro di Fischer, Luck e Gross. Norvegesi, austriaci e russi non hanno di questi problemi, è importante per i tedeschi tenere il passo, ecco perchè bisogna valorizzare giovani come Peiffer, Schempp o Böhm".

Canadesi travolgenti nei Winter Games kiwi

FONDO - La squadra canadese che si sta allenando in Nuova Zelanda ha partecipato ai Winter Games di Snowfarm, una serie di gare valide per l'Australia and New Zealand Cup, il circuito continentale down under.

Gli uomini allenati da Inge Bråten hanno vinto tutte le gare disputate, facendo anche incetta di piazzamenti sul podio. Da segnalare che il vincitore della sprint maschile, Drew Goldsack, è rientrato da poco dopo un anno di assenza a causa di un infortunio alla caviglia.

SPRINT MASCHILE, SKATING
1° Drew Goldsack (Can)
2° Julien Nury (Can)
3° Gaudenz Flury (Svi)

10KM MASCHILE, SKATING
1° Ivan Babikov (Can)
2° Devon Kershaw (Can)
3° George Grey (Can)

15 KM MASCHILE, ALTERNATO
1° Devon Kershaw (Can)
2° Ivan Babikov (Can)
3° Alex Harvey (Can)

SPRINT FEMMINILE, SKATING
1^ Perianne Jones (Can)
2^ Shayla Swanson (Can)
3^ Brittany Webster (Can)

5KM FEMMINILE, SKATING
1^ Sara Renner (Can)
2^ Perianne Jones (Can)
3^ Brittany Webster (Can)

10KM FEMMINILE, ALTERNATO
1^ Sara Renner (Can)
2^ Brittany Webster (Can)
3^ Chisa Obayashi (Jap)

mercoledì 26 agosto 2009

Frode Estil e i due ori persi in gara da due dopati

DOPING – Come ci si sente a sapere che i due avversari che ti hanno negato l’oro olimpico per due edizioni dei Giochi, prima o poi, sono stati trovati positivi al doping? “Riesco a convivere con me stesso anche con l’argento al collo, però sono stufo di ricevere telefonate che mi avvertono di avversari caduti nella trappola del doping dopo avermi battuto alle Olimpiadi”.

Questo il commento di Frode Estil, sconfitto per 6 decimi nel doppio inseguimento di Torino 2006 da Yevgeny Dementiev, accusato ieri di positiva ad un controllo antidoping effettuato in Val di Fiemme nell’ultimo Tour de Ski. Il fondista norvegese nel 2002 era stato privato sul campo sempre del titolo nel pursuit dal bavarese naturalizzato spagnolo Johan Mühlegg, trovato poi positivo alla darbopoetina.

L’oro è stato assegnato successivamente in comproprietà a Estil e al compagno Thomas Alsgaard, finiti secondi parimerito nella volata sul traguardo. “Comuqnue non penso che nel 2006 Dementiev abbia vinto per uso di sostanze dopanti. Anzi credevo che negli ultimi anni tutti fossero puliti”. Cosa dovrebbe dire Stefania Belmondo, finita seconda nella 30 skating di Nagano e terza nella 10 classica di Salt Lake City sempre dietro a Julia Tchepalova?

Neuner: "In piedi valgo più delle mie percentuali"

BIATHLON - Dopo un lungo silenzio è tornata a farsi sentire Magdalena Neuner in un'intervista fiume ad un sito russo.

Per prima cosa ha tracciato un bilancio sulla stagione 2008/09: "Non penso che sia andata così male, sono arrivata quarta in Coppa del mondo e ho vinto un argento ai Mondiali con la staffetta. Certo è stata inferiore alle due precedenti, tuttavia è molto difficile riuscire a mantenere sempre un altissimo livello, non è scontato che io vinca sempre 3 medaglie d'oro ai mondiali. Inoltre essendomi ammalata a novembre nelle prime tre tappe ho fatto tanta fatica, non potendo fare risultati pesanti, e questo mi ha condizionata per il resto dell'anno."

Alla fatidica domanda sulle sue basse percentuali di tiro in piedi ha dato una risposta convinta: "Il fondo è il mio punto forte, ma le statistiche non rispecchiano il mio vero valore al tiro: in allenamento sparo molto meglio, ma in gara non vado come vorrei. Penso che delle volte sia solo un fattore nervoso devo lavorare su questo aspetto".

Le è poi stata riportata una dichiarazione che avrebbe rilasciato Kati Wilhelm durante i mondiali di Pyeong Chang, secondo la quale la capitana tedesca avrebbe detto che non ci potrà mai essere una grande amicizia tra lei e Neuner per il semplice fatto che sono grandi rivali nello sport. Lena ha risposto di non essere a conoscenza di questa affermazione di Wilhelm, e che i rapporti tra loro sono buoni. Comunque lei non pensa che l'essere rivali nello sport sia una discriminante per l'amicizia: se due persone sono in sintonia possono essere amiche nonostante la rivalità sportiva, cosa che accade tra lei e Kathrin Hitzer.

Sui casi di doping russi ha affermato che sono sempre un male, soprattutto per il biathlon in generale. Vorrebbe che si potesse dire con certezza che si tratta di uno sport pulito, e questo lo vogliono anche gli altri atleti e soprattutto i fans. Spera che questi casi di doping, oltre ad un auspicato aumento dei controlli, servano per andare nella giusta direzione.

E riguardo la sua enorme popolarità? "All'inizio è stato stressante e stancante, perchè non potevo andare in giro senza essere riconosciuta, e quindi ho sofferto la situazione. Ma ormai ci ho fatto il callo, e ho un gran piacere nel sapere che tante persone credono in me, sono felici se io sono felice e sperano che stia bene. E questo mi fa ancora più piacere quando penso che queste persone non sono tutte tedesche, perchè significa che sono popolare e tifata anche fuori dalla Germania."

Guardando avanti alla prossima stagione, la 22enne di Wallgau ha detto che la preparazione sta andando molto bene a differenza dello scorso anno in cui aveva avuto qualche inconveniente. Per questo è molto fiduciosa in vista del suo obiettivo principale: vincere una medaglia olimpica a Vancouver, coronando così un sogno. Tuttavia è conscia del fatto che tutte le atlete vorranno ottenere lo stesso risultato, quindi sarà molto difficile. Per il momento pensa solo ad allenarsi bene e stare in salute, che è la cosa più importante. La strada per le olimpiadi è ancora lunga.

Per il sito Fis i russi sono già ritirati e non graditi

DOPING – Per sfizio abbiamo clickato sulla scheda Fis di Julia Tchepalova e per avere una controprova anche su quelle di Yevgeny Dementiev e Nina Rysina. Abbia scoperto che lo status degli atleti secondo la federazione internazionale è già “Not active” (ritirato) e “Not allowed” (non ammissibile). La stessa cosa vale per Natalia Matveeva.

Quello che sorprende, in senso positivo (non del controllo), è la velocità con la quale siano già scattati dei provvedimenti simili dopo la notizia di ieri dell’accusa di uso di Epo ricombinato dei tre alteti russi. Intanto Per Wik, responsabile marketing di Madshus ha affermato che automaticamente è decaduto il contratto con Dementiev, il quale è tenuto il più presto possibile a restituire tutto il materiale che gli erano stato fornito.

Visto che l’ultimo contratto firmato con la federazione russa è stato firmato due anni fa, prima dei casi di doping Madshus avrebbe fatto scadere gli accordi economici la scorsa primavera (compresi quelli di Iourieva e Iarochenko) riservandosi la possibilità di riflette su quale strada intraprendere per il futuro.

Detto questo la casa costruttrice di sci norvegese non intende rinunciare a un mercato in costante espansione come quello russo ma al tempo stesso vuole tutelarsi per non subire un danno di immagine.

Vilukhina punta ai Giochi col fucile presidenziale

BIATHLON – Olga Vilukhina, il talento emergente del biathlon russo, imbraccerà nella prossima stagione una nuova carabina che le è stata regalata indirettamente dal presidente russo Dmitry Medvedev in persona. Il successore di Vladimir Putin, in occasione di una visita ufficiale alla Izhmash, la fabbrica da cui sono stati prodotti i famosi fucili d’assalto Kalashnikov, ha ricevuto in dono 5 nuovi modelli BI 7-4.

Medvedev ha chiesto che fossero affidate ad una scuola russa di biathlon e così sono arrivate al centro regionale di Novosibirsk, da cui sono usciti campioni olimpici come Alexander Tikhonov, Sergei Bulygin, Sergei Tarasov e Svetlana Ishmouratova.

Dalla città siberiana, la terza più grande della Federazione, arrivano due nazionali: Anna Bogaly-Titovets, al rientro dala maternità, e la Vilukhina, matricola di 21 anni, che nella passata stagione ha vinto 4 medaglie d’oro agli Europei di Ufa e si è piazzata sesta al debutto in Coppa del Mondo a Khanty Mansiysk. A loro è toccato l’onore e l’onere di puntare a Vancouver equipaggiate da due delle carabine presidenziale.

Sabato dalla Streif l'ultimo saluto al Fulmine di Kitz

ALPINO – Sabato alle 11 si svolgeranno i funerali di Toni Sailer, il tre volte campione olimpico di Cortina scomparso lunedì all’età di 73 anni dopo una lunga malattia. Il corteo con il feretro partirà ai piedi della Streif per l’ultimo saluto al più famoso cittadino di Kitzbühel. Intanto ieri sera Orf2 ha dedicato un documentario in memoria dell'impareggiabile “Schwarze Blitz von Kitz”.

Ronny Ackermann è già tornato ad allenarsi

COMBINATA - Incredibile Robby Ackermann: solo due settimane fa, dopo la terribile caduta in allenamento ad Oberstdorf che gli aveva provocato uno schiacciamento delle vertebre toraciche ed un forte trauma cranico, il capoallenatore della squadra tedesca Hermann Weibruch affermava che c'erano dubbi sul proseguo della carriera del quattro volte campione del mondo. Oggi, invece, il 32enne tedesco è già tornato ad allenarsi, a soli 14 giorni dall'infortunio.

Ackermann, appena diventato papà di una bambina, la scorsa settimana aveva detto che i suoi obiettivi per la prossima stagione non sarebbero cambiati: vuole essere a Vancouver per vincere una medaglia.

Sven Hannwald vola anche su quattro ruote

SALTO - Sven Hannawald sarà al via della 1000 km del Nürburgring, gara automobilistica che fa parte del circuito Le Mans Endurance Series, in coppia con la pilota svizzera Cyndie Allemann. I due, che si alterneranno al volante di una Porsche 911, formeranno il primo equipaggio misto nella lunga storia della gara tedesca.

Per il vincitore del Grande Slam nella Vierschazen Tournée del 2002 si tratterà del ritorno alle competizioni automobilistiche, dopo un lungo stop dovuto ad un'operazione al piede a cui si è dovuto sottoporre a primavera, infatti il 34enne di Erlabrunn si cimenta nelle corse in auto da diverso tempo: dopo aver esordito nella Coppa Seat a fine 2007 , nel corso del 2008 ha partecipato saltuariamente nella categoria Porsche GT Masters, facendo coppia con un altro grandissimo degli sport invernali: Christoph Langen, ex bobbista e 2 volte campione olimpico.

"E' fantastico poter finalmente tornare a correre - ha detto Hannawald. Per me le corse in auto sono un hobby. Mi godo ogni secondo delle gare che faccio. Certo essendo un ex atleta di alto livello, sviluppo automaticamente una grandissima ambizione. Ed è per questo che devo ricordare a me stesso che nelle corse posso finire in situazioni davvero pericolose. E se anche non arrivo sul podio, bè pazienza, mi consolo pensando che se Michael Schumacher dovesse saltare da un trampolino incontrerebbe molte più difficoltà di quanto non ne incontri io in macchina!"

Franco Nones contrario alle mass start nel fondo

FONDO - Franco Nones, medaglia d'oro nella 30 km in alternato delle Olimpiadi di Grenoble 1968, ha scritto ad un sito svedese, per esprimere tutte le sue perplessità riguardo il format di gara della mass start che nel fondo ha soppiantato le prove contro il tempo su distanza lunga.

"Ora come ora non vale la pena guardare una 50 km: dopo la partenza si può spegnere la televisione e riaccenderla solo per l'ultimo chilometro stando sicuri di non essersi persi niente. Inoltre gli sprinter sono troppo avvantaggiati, e i vincitori sono quasi sempre gli stessi.

Ai miei tempi eravamo in molti di più a poter vincere e le gare erano molto più interessanti. La mia speranza è che la 50 km torni ad essere come una volta: una gara con partenza ad intervalli di 30 secondi."

Inge Bråten entusiasta del clima neozelandese

FONDO - Inge Bråten, il nuovo coach della squadra canadese che si sta allenando in questi giorni in Nuova Zelanda, si è detto letteralmente entusiasta delle condizioni climatiche trovate: "Se avessi saputo quanto si sta bene qui, ci sarei venuto sia quando allenavo la Norvegia che quando allenavo la Svezia. La cosa fantastica è che in altitudine c'erano temperature invernali, mentre a valle erano estive. Ci siamo potuti allenare su una decina di centimetri di neve naturale, e abbiamo lavorato molto bene. Sono sorpreso che nessuna nazione di vertice sfrutti questi luoghi per i suoi allenamenti estivi."

Inaugurato lo skitunnel di Oberhof

BIATHLON e FONDO - Nella giornata di ieri è stato inaugurato ufficialmente il nuovo skitunnel di Oberhof. Alla cerimonia erano presenti il ministro degli interni tedesco Wolfgang Schäuble ed il presidente del comitato olimpico di Germania Thomas Bach, il quale ha detto: "Questo tunnel è degli atleti. E' stato costruito grazie a tutti i loro successi, senza di essi sarebbe stato impossibile intraprendere e finanziare questo progetto. Lo skitunnel porta Oberhof in una nuova dimensione a tutti i livelli. Oltre agli allenamenti degli agonisti, riceverà una spinta anche il turismo sportivo."

Il tecnico Gerald Hönig ha detto: "C'è grandissimo interesse per questa struttura. Molte nazionali avrebbero voluto allenarsi qui già prima dell'inaugurazione ufficiale. Da domani sarà per loro possibile."

martedì 25 agosto 2009

Julia Tchepalova e il fondo russo travolti dal doping

DOPING – Secondo quanto riportato da diversi organi di informazione russi, primo fra i quali All Sport, i campioni olimpici Julia Tchepalova ed Yevgeny Dementiev sarebbero stati trovati positivi all’Epo ricombinato a seguito di controlli fatti in Italia ad inizio gennaio su campioni prelevati durante l’ultimo Tour de Ski.

Un altro caso analogo riguarderebbe un’altra fondista russa di secondo piano, Nina Rysina, trovata positiva alla stessa sostanza, a fine gennaio scorso, in occasione dei Mondiali under 23 disputati in Francia dove ha conquistato il titolo nella sprint in classico.

Pare che una settimana fa Julia Tchepalova, che vanta tre medaglie d’oro distribuite nelle ultime tre Olimpiadi invernali (a Vancouver cercava di eguagliare il poker storico dell’ex biathleta sovietico Aleksandr Tikhonov), abbia avvertito i responsabili della federazione russa che per motivi di salute (problemi di tiroide) non fosse più in grado di continuare l’attività agonistica.

Da quello che si apprende anche Dementiev avrebbe annunciato il ritiro dall’attività, che equivarrebbe indirettamente a una ammissione di colpevolezza. A quanto sembra la notizia sarebbe stata divulgata dalla federazione russa che avrebbe ricevuto ieri una lettera dalla Fis nella quale erano riportati i risultati delle analisi ricevuto il 14 agosto dalla Wada.

Sommati agli episodi dell’altra fondista Natalia Matveeva (di cui non si è più saputo nulla), delle tre star del biathlon Ekaterina Iourieva, Albina Akhatova e Dmitri Iarochenko, squalificati per 2 anni, sarebbero ben 7 i casi di positivà registrati nel passato inverno e riconducibili alla Russia, paese che ospiterà nel 2014 le Olimpiadi di Sochi.

C’è chi sostiene che dietro a tutti questi casi di doping ci sarebbe il professor Sergej Kurochkin. Inoltre in aprile sarebbero stati trovati positivi dall'agenzia antidoping russa alla stessa sostanza in una competizione locale i biathleti di secondo piano Andrei Prokunin e Viktoria Timofeeva.

Stiramento per Fill costretto al rientro in Italia

SCI ALPINO - Gli esami ai quali si è sottoposto Peter Fill dopo l'infortunio patito ad Usuhaia un paio di giorni fa hanno rivelato che si tratta di uno stiramento inguinale dei retti dell'addome e dell'aduttore sinistro. Per il carabiniere di Castelrotto si prevedono 2 o 3 settimane di stop, e sarà comunque costretto ad interrompere la preparazione e tornare in Italia.

Anche se l'infortunio non è da sottovalutare lo staff azzurro può tirare un parziale sospiro di sollievo, poichè inizialmente si temeva potesse trattarsi addirittura di uno strappo che avrebbe compromesso pesantemente la preparazione in vista della stagione olimpica.

Half pipe di Cardrona: azzurri fuori dalle semifinali

SNOWBOARD – Nelle heat di qualificazione della prima gara della stagione di Coppa del Mondo a Cardrona, nell’half pipe maschile al campione olimpico Shaun White è bastata la prima run per ottenere nettamente il miglior punteggio con 44 punti e 4. Semaforo rosso per i tre azzurri impegnati nella seconda batteria. Eliminati Stefano Munari (30°), Lorenzo Buzzoni (28°) e Manuel Pietropoli (12°) a soli 3 punti dall’ultimo qualificato per le semifinali, il tedesco Morgan. Tra le donne il miglior punteggio l’ha ottenuto Jiayu Liu con 45.

Rogge conferma niente donne del salto ai Giochi

SALTO - Il presidente del Comitato olimpico internazionale, Jacques Rogge, ha risposto alla lettera inviatagli dalle saltatrici, che chiedevano l'inclusione della loro disciplina nel programma olimpico di Vancouver 2010 sull'onda della decisione del Cio di introdurre la boxe femminile già da Londra 2012.

"Apprezzo la vostra tenacia - afferma Rogge - nel perseguire quest'obiettivo, tuttavia la decisione di non includere il salto femminile è dovuta esclusivamente a ragioni tecniche. L'inserimento della boxe femminile dimostra altresì come il Cio stia lavorando per la parità sessuale in tutti gli sport, e avete la mia parola che questa è una linea che continueremo a seguire. Sono comunque a conoscenza della crescita della vostra disciplina, e il Cio rimane aperto agli sforzi della Fis di far entrare il salto femminile nel programma delle prossime Olimpiadi".

Il Cio aveva deciso nel 2006 di non consentire l'ingresso della disciplina nel programma olimpico di Vancouver con la motivazione che la disciplina non era ancora sviluppata a sufficienza. Sull'onda della crescita degli ultimi anni, però, le saltatrici avevano fatto ricorso alla corte suprema del British Columbia, che ha però si è espressa contraria alla loro richiesta.

Si è spento ieri Toni Sailer il Fulmine Nero di Kitz

SCI ALPINO – Dopo una lunga malattia, all’età di 73 anni, è morto ieri Toni Sailer. Il tre volte campione olimpico di Cortina 1956, il primo capace di vincere l’oro in tre discipline (slalom, gigante e discesa). Lo ha annunciato proprio lo sci club di Kitzbühel, dove è nato e cresciuto uno dei più grandi campioni degli sport invernali, tanto da essere soprannominato “Schwarze Blitz aus Kitz” (il Fulmine Nero di Kitz).

Anton Engelbert Sailer, eletto nel 1999 sportivo austriaco del secolo scorso, in soli 5 anni di carriera agonistica ha collezionato 7 medaglie d’oro ai Campionati del Mondo: oltre alle quattro firmate a Cortina (combinata compresa) ne mise al collo tre a Badgastein. Nella rassegna iridata salisburghese Sailer mancò solo la vittoria in slalom dove arrivò secondo alle spalle del connazionale Josl Rieder.

La leggenda dello sci alpino all’età di soli 23 anni decise di ritirarsi dopo aver partecipato a due grandi appuntamenti visto che aveva dovuto saltare i Campionati del mondo di Åre 1954 per la rottura di tibia e perone.

A Cortina in occasione del primo titolo olimpico Sailer inflisse in gigante quello che tuttora resta il più grande distacco in una gara a Cinque cerchi: 6 secondi e 2 decimi in due manche al connazionale Andreas Molterer. Nel giorno dello slalom il tirolese si svegliò tardi e arrivò in pista a gara iniziata. Costretto a scendere con il pettorale 135 ottenne comunque il miglior tempo in entrambe le prove rifilando 4 secondi al giapponese Igaya.

Nella discesa, se l’allenatore italiano Hansl Senger non gli avesse prestato la cinghia dell’attacco, Sailer, che aveva rotto la sua a pochi minuti dal via, non avrebbe potuto vincere con 3 secondi e mezzo di vantaggio in una giornata in cui, a causa del vento e del ghiaccio, 28 dei 75 concorrenti non arrivarono al traguardo e 8 finirono all’ospedale.

Grazie a queste imprese Sailer, che è stato dal 1972 al ’76 direttore tecnico del Wunder Team ai tempi di Franz Klammer e per 19 anni fino al 2005 il race director del trofeo Hahnenkamm, divenne il modello dei giovani austriaci nel dopoguerra.

La grande popolarità lo ha portato a interpretare 22 ruoli da protagonista, oltre a collezionare apparizioni in film per la tv, tra cui classici come “Morte di un commesso viaggiatore”, tratto da una delle opere letterarie più famose scritte da Arthur Miller.

Le immagini di Sailer nello slalom di Cortina 1956

ALPINO - Ecco la testimonianza di una delle imprese di Sailer ai Giochi di Cortina 1956, la gara è lo slalom che regalò all'austricaco la seconda delle tre medaglie d'oro conquistate.

Martina Beck al top nei primi test tra le tedesche

BIATHLON - Nel weekend si sono disputati ad Obertilliach i primi test agonistici in seno alla squadra femminile tedesca. Nella prova sprint a primeggiare è stata Martina Beck, che evidentemente non ha risentito del leggero infortunio patito meno di due settimane prima durante una partita di calcio, e ha preceduto Kati Wilhelm ed Andrea Henkel. Magdalena Neuner ha chiuso al quinto posto con un incoraggiante 5/5 nella sessione di tiro in piedi.

RISULTATI COMPLETI DELLA SPRINT
1. Martina Beck 18'16" [0+0]
2. Kati Wilhelm +0'07" [0+0]
3. Andrea Henkel +0'28" [1+0]
4. Simone Hauswald +0'38" [0+1]
5. Magdalena Neuner +0'42" [1+0]
6. Sabrina Buchholz +1'26" [1+2]
7. Carolin Hennecke +1'37" [0+3]
8. Juliane Döll +1'54" [2+0]
9. Anne Preussler +1'58" [1+1]
10. Miriam Gössner +2'20" [2+2]
11. Lisa Voigt +3'11" [0+0]
12. Susann König +3'12" [1+2]
13. Tina Bachmann +3'26" [4+1]

Alla sprint ha fatto seguito una prova ad inseguimento, vinta nuovamente dalla Beck, davanti alla Henkel che ha scavalcato la Wilhelm, giunta terza.

Mistero sulla sorte di Kathrin Hitzer, che ufficialmente non ha partecipato per problemi fisici. Nei giorni precedenti al test era stata rimandata a Ruhpolding a causa di una fastidiosa insonnia causata, a quanto detto, da un mancato adattamento all'altura. Tuttavia la sua partecipazione a questi test non era in dubbio.

Weekend di test anche in casa Finlandia, a Vuokatti. Successi per Kaisa Mäkäräinen in campo femminile e Paavo Puurunen in campo maschile.

Tre azzurri e niente Austria per la prima di Coppa

SNOWBOARD – Oggi cominciano in Nuova Zelanda le qualificazioni della prima gara di Coppa del Mondo di snowboard. A Cardrona è in programma mercoledi l’half pipe maschile e femminile dove non ci saranno gli austriaci, che per ragioni economiche, hanno preferito preoseguire la preparazione sui ghiacciai alpini. Tra gli iscritti invece il campione olimpico statunitense Shaun White nella prima heat e gli azzurri Stefano Munari, Manuel Pietropoli e Lorenzo Buzzoni nella seconda. Le prossime tappe di Coppa saranno l’11 settembre a Chapelco (Arg), 9 ottobre a Landgraaf (Ola), 31 ottobre a Londra, prima del debutto su neve alpina a Saas Fee (Svi) il 4 novembre.

E' morto l'ex hockeysta Erkki Laine

HOCKEY - E' morto Erkki Laine, 52 anni, ex giocatore di hockey finlandese. Dato per disperso nella giornata di sabato ad Asikkala, piccolo centro della Finlandia meridionale, non ha più fatto ritorno dopo che venerdì sera era uscito in barca sul lago locale. Il corpo è stato trovato nella giornata di ieri dai sommozzatori. Sembra che la barca su cui viaggiava Laine sia affondata a causa di una collisione con un'altra barca, anch'essa inabissata.

Laine è stato due volte capocannoniere del campionato svedese (1981 e 1985) ed ha partecipato con la nazionale suomi a due edizioni dei giochi olimpici: prima Sarejevo 1984 e poi Calgary 1988, edizione storica per la Finlandia, poichè conquistando l'argento ottenne la prima medaglia della sua storia nell'hockey su ghiaccio. Erkki Laine era il padre della tennista professionista Emma Laine, ex numero 50 del mondo.

Saarinen e Jauhojärvi al top a Vuokatti

FONDO - Nella giornata di sabato, si è disputata a Vuokatti (Finlandia) una gara mista di corsa e skiroll. A vincere sono stati Aino-Kaisa Saarinen tra le donne e Sami Jauhojärvi tra gli uomini.

La gara femminile ha visto il duello tra la Saarinen e Pirjo Muranen, con quest'ultima che ha ceduto solo nel finale. Più rilassante la vittoria di Jauhojärvi che ha dominato la prova arrivando davanti a Teemu Kattilakoski.

"E' stata una lotta davvero durissima - ha detto la Saarinen - mi sento bene, e ho molta fiducia in vista dell'inverno. Sono già ad un buon livello e sto meglio dell'anno scorso."

lunedì 24 agosto 2009

Infortunio per Peter Fill in Argentina

ALPINO - Ad Ushuaia, dove la squadra azzurra è impegnata negli allenamenti, Peter Fill è incappato in un infortunio. Una spigolata gli ha causato un versamento a livello inguinale. Oggi sarà sottoposto agli esami medici per determinare la gravità dell'infortunio. Si spera che si tratti di un problema di poco conto, anche se nella peggiore delle ipotesi potrebbe trattarsi di uno strappo, che costringerebbe il 27enne di Castelrotto a rientrare in Italia.

E' ufficiale Dmitri Iarochenko non farà ricorso

BIATHLON - E' ufficiale: Dmitri Iarochenko non presenterà ricorso contro la squalifica di 2 anni inflittagli per doping ematico.

Ecco le parole del 33enne russo, scritte sul suo sito ufficiale: "Non mi ritengo colpevole, considero solo la situazione obiettivamente. Oggi mi sono incontrato con il mio avvocato e siamo giunti alla conclusione che sia meglio che io non presenti appello. Il fatto è che la difesa di Ekaterina ed Albina sarà basata sull'esistenza di errori nelle analisi, strada che io invece non posso percorrere. La mia difesa si sarebbe basata sul fatto che io non ho assunto doping, cosa che non può essere provata. Sinceramente non credo nell'obiettività della giustizia europea, il caso dei nostri biathleti lo dimostra. E non penso che il caso di Albina e Ekaterina giungerà ad una conclusione prima dei Giochi di Vancouver. Sono quasi sicuro che tutto sarà ancora ritardato, e questo è un altro motivo per cui io non voglio essere convinto in questo caso. Mi allenerò in silenzio per il mio ritorno. Infine penso che il Tas potrebbe aumentare la squalifica a 4 anni e non credo di poter correre questo rischio."

Iarochenko prende quindi una strada diversa da quella di Ekaterina Iourieva e Albina Akhatova, anche loro squalificate per 2 anni, che invece hanno deciso di presentare ricorso al Tas, che proprio oggi ha comunicato di avere ricevuto gli atti ufficiali da parte delle due biathlete.

La squalifica di Iarochenko è quindi ora definitiva: il russo non potrà partecipare a competizioni ufficiali fino al dicembre 2010 e salterà quindi le prossime Olimpiadi.

La Bode Miller Mobile cerca un nuovo proprietario

Il motorhome extralusso di nove metri, del valore di 159mila franchi svizzeri (oltre 100mila euro), usato 4 anni da Bode Miller per girare le Alpi da una tappa all’altra del Circo Bianco, è in vendita. La casa viaggiante del due volte vincitore della Coppa del Mondo, finalista nell’estate del reality The Superstars, è il pezzo forte dell’usato in vendita presso la Lexa Wohnmobile AG, a Langenthal, nel Canton Berna, importatrice del marchio Concorde.

La società tedesca, che metteva a disposizione del Team America il motorhome solo per alcuni eventi, non ha rinnovato l’accordo di fornitura con Miller. Senza Bode Mobile ci sarà ancora l’inconfondibile sciata del campione statunitense nella prossima Coppa del Mondo e soprattutto a Vancouver?

Anche Hannu Manninen pronto a tornare in pista?

COMBINATA - Nella giornata di venerdì diversi siti tedeschi hanno riportato l'indiscrezione che Hannu Manninen, sarebbe intenzionato a ritornare alle competizioni. Il 31enne finlandese si è ritirato al termine della stagione 2007/08.

Non c'è però ancora l'ufficialità da parte di Manninen che "non ha escluso alcuna possibilità". La notizia di un suo possibile comeback è stata dedotta dal fatto che avrebbe informato la Wada di essere disponibile a sottoporsi controlli antidoping, cosa indispensabile se un atleta esce dalla condizione di ritirato per tornare in attività.

Se la notizia dovesse essere confermata, Manninen seguirebbe lo stesso identico iter di Janne Ahonen, anch'egli ritiratosi due stagioni or sono, ma rientrato in attività proprio per la stagione olimpica e per tentare l'assalto all'oro .

Manninen è uno dei più grandi combinatisti di tutti i tempi, avendo vinto ben 4 coppe del mondo (2004, 2005, 2006, 2007), oltre a 45 gare individuali e 3 ori mondiali (1 individuale e 2 a squadre). E' stato campione olimpico con la staffetta a Salt Lake City, ma nelle manifestazioni a cinque cerchi non ha mai raccolto una medaglia a livello individuale.

L'atleta di Rovaniemi potrebbe diventare il secondo pezzo da novanta della combinata ad annunciare il ritorno in vista della stagione olimpica: l'austriaco Felix Gottwald, vincitore della coppa del mondo 2001, ha deciso il rientro in maggio dopo due stagioni di inattività; senza dimenticare l'americano Todd Lodwick, tornato a gareggiare dalla scorsa stagione anch'egli dopo 2 anni di pausa.

Nella Tierra del Fuego rinasce la fenice Daniel Albrecht e Carlo Janka dimentica la fatica da virus

SCI ALPINO - Jörg Roten, tecnico svizzero della squadra maschile, è a dir poco entusiasta dei miglioramenti sugli sci di Daniel Albrecht, impegnato in questi giorni negli allenamenti a Ushuaia. Proprio nella Terra del Fuego “Albright”, come una fenice, sembra rinascere giorno dopo giorno sugli sci. Il 26enne vallese secondo il suo allenatore, in alcuni momenti, sembra abbia ritrovato il tocco magico che gli ha permesso di brillare nella sua prima vita da campione.

Albrecht ha ancora qualche problema su terreno ghiacciato ma i progressi continuano. Chi è già in grande forma è Carlo Janka, che si è completamente liberato dalla stanchezza che nel primo raduno di Maiorca aveva fatto pensare alla mononucleosi. L’iridato è stato il più veloce nei test cronometrati elvetici insieme a Sandro Viletta.

Lara Gut si allena coi discesisti svizzeri a Zermatt

SCI ALPINO – Gli allenamenti della squadra di discesa maschile della Svizzera, cancellati a Las Lenas a causa della poca neve e di alte temperature, dirottati sul ghiacciao di Zermatt, hanno permesso a Lara Gut di condividere sessioni dedicate alla velocità con i colleghi Ambrosi Hoffmann, Marco Büchel e Thobias Grünenfelder.

Una bella fortuna visto che il Team Gut non ha dovuto spendere neppure un franco per avere un confronto più che proficuo. “Un ritardo tra i 2 e i 3 secondi per Lara in un minuto e venti di pista non può che renderci felici” – ha affermato Pauli Gut, papà e allenatore della 18enne ticinese. La medaglia d’argento nella discesa iridata della Val d’Isere sta lavorando n questi giorni icon il consulente Karl Frehsner soprattutto sulla scorrevolezza.

Bjørn Dæhlie: re Mida nel fondo e negli affari

FONDO - Bjørn Dæhlie, il più grande fondista di tutti i tempi, dopo il forzato ritiro per infortunio nel 2001 si è concentrato amministrazione della società da lui fondata, la Sisa, che opera in campo immobiliare e che nel corso di questi anni gli ha fruttato una fortuna. Il patrimonio di Dæhlie è stimato in 200 milioni di corone norvegesi (più di 23 milioni di euro) di cui circa il 40 per cento solo di conto in banca.

"Gli obiettivi raggiunti negli affari mi hanno dato libertà e sicurezza. Devo ammettere che mi sono anche divertito in questo mondo. Ma il giorno in cui mi sarò stancato non mi farò problemi ad abbandonare tutto, e andrò in barca a pescare" ha detto il 42enne otto volte campione olimpico.

La coppia Veerpalu e Mae punta tutto sulla 50 km

FONDO - Il coach estone Mati Alavere ha annunciato che a Vancouver Andrus Veerpalu e Jaak Mae si concentreranno esclusivamente sulla 50 km mass start a tecnica classica.

"L'obiettivo è una medaglia. E dato che Andrus e Jaak hanno quasi 40 anni è chiaro che si devono centellinare le energie. Anche se con una partenza in linea, quella è la gara dove ci sono le chance maggiori." Veerpalu e Mae arriveranno in Canada solo 10 giorni prima della gara (programmata il 28 febbraio), visto che Alavere ritiene sufficiente questo periodo per acclimatarsi.

Veerpalu, due volte campione olimpico nella 15 km in alternato, sulla distanza dei 50km ha già vinto l'argento a Salt Lake City, anche se in quell'occasione la gara era con partenza ad intervalli.

Eterna Hilde Pedersen, batte la figlia nella corsa

FONDO - Nella giornata di sabato si è disputata a Brummundal la Høsbjørkampen, una gara di corsa in salita di 4,5 km con un dislivello di 450 metri. La vittoria in campo femminile è andata ad Hilde Pedersen.

La notizia è che la quasi 45enne ha battuto nettamente la 21enne figlia Eli, aspirante fondista, classificatasi seconda ma staccata di ben 2' e 45" dimostrandosi una volta in più immune allo scorrere del tempo.

Nell'albo d'oro della manifestazione la plurimedagliata olimpica e mondiale succede a Therese Johaug.

Fondista canadese spacca un consiglio comunale

FONDO - Il fondista George Grey, uno dei quattro componenti della staffetta canadese, è finito al centro di un caso politico in seno al consiglio comunale di Rossland, piccola città del British Columbia dove è nato.

Grey (a sinistra nella foto), infatti, aveva chiesto al comune un finanziamento di 10.000 dollari canadesi (circa 6.500 €), perchè il salvacondotto di 18.000 $ fornitogli dalla federazione non copre tutte le spese necessarie per prepararsi ai Giochi.

Il sindaco del paese, Greg Granstom, si è espresso in maniera contraria affermando che i cittadini sono già costretti a pagare una tassa statale per il finanziamento pubblico delle Olimpiadi, e che questa ulteriore spesa non è accettabile né strettamente necessaria.

In disaccordo con la decisione del sindaco, però, ci sono diversi consiglieri comunali, che ritengono Grey un orgoglio e uno spot per il piccolo centro urbano (circa 3000 abitanti), e quindi deve essere supportato in tutti i modi possibili, specialmente se il sacrificio è piccolo come in questo caso.

Dopo che anche una mozione della minoranza per dare a Grey almeno 5.000 $ è stata bocciata, il consiglio comunale ha concesso al 30enne di poter utilizzare le strutture pubbliche della città per sue eventuali inziative di raccolta fondi.

domenica 23 agosto 2009

Ferry e ancora Jonsson nei pursuit di Östersund

BIATHLON - Si è conclusa la prima tappa dell'IBU international rollerski biathlon cup con le gare ad inseguimento disputate oggi.

Tra gli uomini dominio assoluto di Björn Ferry: il 31enne svedese, terzo dopo la sprint, ha preso la testa della gara dopo il primo poligono e non l'ha lasciata fino alla fine vincendo per dispersione. Ferry ha infatto concluso con 18/20 al tiro ed un vantaggio di 2'07" sul gruppetto degli inseguitori, tutti molto fallosi al poligono. La lotta per il secondo posto ha coinvolto quattro atleti e si è risolta in volata: alla fine l'ha spuntata il giovane Fredrik Lindström (ottavo dopo la sprint) che ha battuto letteralmente al fotofinish Mattias Nilsson (i due sono stati classificati nello stesso decimo di secondo!). Gli altri componenti del gruppetto che si è giocato la piazza d'onore erano David Ekholm e Lowell Bailey, rispettivamente quarto e quinto. Il vincitore della sprint, Bergman, ha chiuso al 7° posto staccato di quasi 3 minuti da Ferry.

Tra le ragazze c'è stato il back to back di Helena Jonsson, che si è ripetuta dopo aver trionfato nella gara di sabato. Anche qui la competizione non ha avuto storia, e il podio è stato lo stesso della sprint. La vincitrice dell'ultima coppa del mondo ha chiuso con 18/20 al tiro ed un vantaggio di 2'04" su Anna Carin Olofsson (5 errori). Terza posizione per Liv Kjersti Eikeland, gravata da 7 errori ed un ritardo di 3'39".

La seconda tappa dell'Ibu international rollerski biathlon cup si terrà il prossimo weekend ad Ostrov in Russia.

Northug e la corsa campestre: non un gran feeling

FONDO - Weekend con diverse competizioni campestri in Norvegia, alla quali hanno partecipato molti fondisti di alto livello.

A Tydal, nella contea del Sør-Trøndelag, si è disputata una gara di 11 km che prevedeva l'ascesa dello Storsylen, una montagna di 1700 metri di altitudine, con ben 1000 metri di dislivello tra partenza e arrivo, alla quale ha partecipato Petter Northug. La vittoria è stata conquistata però da Chris Jespersen, fondista con diverse apparizioni in Coppa del mondo. Northug, arrivato 8° e molto affaticato, ha commentato la sua prestazione con una battuta: "Io e la corsa siamo come Veerpalu e lo skating".

A Lardal, nei dintorni di Oslo, si è invece disputata la Pinåsløpe, gara di 6 km con un dislivello di 300 metri. Tra gli uomini ha primeggiato il vincitore della Vasaloppet 2004, Andres Auckland, che ha preceduto Hjelmeset e Svartedal. Tra le ragazze, invece, vittoria di Vibeke Skofterud, con Elle Gjømle seconda.

Bergman e Jonsson vittoriosi ad Östersund

BIATHLON - A Östersund si sta tenendo la prima tappa dell'Ibu international rollerski biathlon cup, dove i protagonisti assoluti sono i biathleti svedesi.

Nella giornata di ieri si sono disputate le prove sprint di skiroll biathlon. Tra gli uomini la gara è stata molto tirata ed ha vissuto sulla sfida a tre tra Bergman, Ferry e Nilsson, il più in palla sugli skiroll, in testa dopo il primo poligono dopo tutti avevano commesso un errore. Nella sessione di tiro in piedi, però, Bergmann è uscito con 5 su 5 mentre gli altri due hanno commesso un'altra penalità. Nell'ultimo giro Nilsson ha rimontato inesorabilmente sul più anziano compagno di squadra, che però è riuscito a mantenere un esiguo vantaggio di 2 secondi sufficienti per vincere la gara. Ferry ha completato il podio, staccato di 11".

La sprint femminile è stata vinta da Helena Jonsson che ha costruito il suo successo, manco a dirlo, sulla sessione di tiro in piedi. Infatti al primo poligono la vincitrice dell'ultima Coppa del mondo aveva commesso due errori e si era trovata in quarta posizione dietro ad Olofsson, Domeij (1 errore a testa) ed Eikeland (nessun errore). Al secondo poligono, però, le tre avversarie hanno tutte commesso due errori, mentre Jonsson solo uno e ha concluso la gara con 17" di vantaggio sulla Olofsson che nel corso dell'ultimo giro è riuscita a rimontare e scavalcare la Eikeland, giunta terza a 19".

Quest'oggi sono in programma gli inseguimenti.

sabato 22 agosto 2009

Il fondista Martin Johansson ha rischiato di morire

FONDO - Il fondista svedese Martin Johansson, 25 anni, che vanta discreti risultati in Scandinavian Cup, ha seriamente rischiato di morire.

Johansson stava partecipando in rappresentanza della Svezia ai mondiali di orienteering a Miskolc (Ungheria). Nel corso della staffetta maschile è scivolato ed un ramo gli è entrato nella coscia causandogli un profondo taglio ed una grossa emorragia.

Gli avversari in gruppo con lui (il francese Gueorgiou, il norvegese Nordberg ed il cèco Smola), non hanno avuto esitazioni: si sono fermati e lo hanno soccorso, probabilmente salvandogli la vita. Johansson è stato portato in ospedale e non è in pericolo.

Da segnalare che i 4 componevano il gruppo di testa e Gueorgiou, Nordberg e Smola fermandosi ed aspettando i soccorsi hanno compromesso il risultato della loro gara. Una bella lezione di sport e di vita.

Coach Hetland ha le idee chiare e pensa in grande

FONDO - Tor Arne Hetland, lo sprinter sugli sci stretti più forte di tutti i tempi, dopo aver annunciato il proprio ritiro nello scorso maggio a causa di un infortunio alla caviglia, in un'intervista ad un sito tedesco ha parlato per la prima volta nelle vesti di consulente della nazionale tedesca e in particolare di allenatore di Josef Wenzl e Daniel Heun.

"Ho impostato la preparazione di Josef e Daniel sulla base di quella che facevo io in Norvegia, è piuttosto diversa da quella che hanno sempre fatto i tedeschi, quindi per loro è una cosa nuova. Adesso sono con me a Melbu, in Norvegia, dove mi sono allenato tantissimo in passato. La preparazione sarà incentrata sulle prove sprint. E credo che salteremo il Tour de Ski, o al massimo parteciperemo solo ad una parte di esso. L'obiettivo sono le olimpiadi di Vancouver, Josef e Daniel non hanno il posto assicurato e per prima cosa devono qualificarsi, inoltre il Tour de Ski è massacrante e prima di una Olimpiade bisogna allenarsi ogni giorno e poco per volta."

Il campione olimpico della sprint a Salt Lake City 2002 ha dimostrato di avere le idee chiare sulle potenzialità dei suoi atleti: "Se si ha talento e ci si allena bene allora i risultati arrivano di conseguenza. Sinceramente credo che Josef e Daniel abbiano poche chance di andare a medaglia già a Vancouver. Ma vedrete, il loro momento sarà a Sochi, dove se non ci saranno imprevisti saranno in lizza per vincere."

E riguardo il suo nuovo ruolo di coach: "La Norvegia non ha chiesto il mio aiuto, mentre Behle sì, quindi ho accettato la sua proposta. Ora lavoro come consulente e solo nel settore sprint, ma in futuro spero di meritarmi un ruolo più importante. Capo allenatore? Magari tra qualche anno..."