martedì 3 novembre 2009

Devastante prova di Shen-Zhao sul ghiaccio amico

PATTINAGGIO DI FIGURA - Nobunari Oda, grazie al successo ottenuto nella Coppa di Cina, è il primo atleta a qualificarsi per la finale del Grand Prix che non vedrà, invece, in gara una Carolina Kostner sempre più in declino non andata oltre una deludente sesta posizione sul ghiaccio di Pechino.

I protagonisti principali della tappa asiatica sono però stati i padroni di casa Shen-Zhao (nella foto) che, a distanza di oltre due anni e mezzo dall’ultima competizione disputata, si sono ripresentati in sorprendente condizione di forma abbattendo da subito il muro dei 200 punti ed annichilendo i quotati connazionali Zhang-Zhang. I veterani cinesi, saliti a quota 15 successi in carriera in tappe del Grand Prix, possono peraltro recriminare per la trottola in coppia mal eseguita, costata quei cinque punti che li avrebbero proiettati a ridosso del loro record mondiale realizzato nella finale di Pechino datata dicembre 2004.

Nel settore maschile, il giapponese Oda ha bissato il successo ottenuto due settimane or sono a Parigi riconfermandosi su analogo livello di rendimento. L’unica sbavatura è arrivata su un triplo axel del programma lungo inopinatamente completato solo singolo. In seconda posizione, si è piazzato Evan Lysacek alle prese con alcuni salti sottoruotati, ma, in ogni caso, più che convincente nella prima uscita stagionale. Sul gradino più basso del podio è salito il miglior Sergei Voronov di sempre, come di consueto alle prese con l’idiosincrasia con flip e lutz, ma piuttosto sicuro sul quadruplo toeloop, salto volutamente non presentato da chi l’ha preceduto in classifica.

Samuel Contesti ha chiuso la gara in quarta posizione, regalando all’Italia il miglior risultato della storia nel settore. Il vice-campione europeo, al di là di una piccola sbavatura sul triplo axel nel programma corto e di una caduta sul flip nel programma lungo, ha pagato rispetto a chi l’ha preceduto in classifica le basse valutazioni nelle componenti del programma (pressappoco 10 punti persi rispetto a Voronov, francamente troppo per quanto visto sul ghiaccio).

La gara femminile è stata meritatamente vinta dalla giapponese Akiko Suzuki, in passato salita agli onori delle cronache per il successo ottenuto nelle Universiadi del 2007 ospitate dal Palavela di Torino. L’allieva di Hiroshi Nagakubo, un tempo maestro della campionessa olimpica Shizuka Arakawa, ha conquistato la prima vittoria in carriera nel Grand Prix, facendo segnare il secondo punteggio stagionale dopo il record mondiale di Kim Yu Na, comunque ancora distante oltre trenta punti. Il posto d’onore, con tanto di nuovo record personale, è andato a Kiira Korpi, superba sulle trottole, ma, come d’abitudine per la scuola finlandese, in grande difficoltà con i salti puntati. In terza posizione, si è classificata la canadese Joannie Rochette che, a dispetto del ruolo di chiara favorita della vigilia, ha impressionato in negativo pagando da un lato un programma corto male approcciato e dall’altro una condizione fisica precaria.

Carolina Kostner, terza al termine di uno short programm in cui ha rinunciato al triplo lutz per un più agevole triplo toeloop e in cui ha pagato un'ingenuità sulla sequenza di spirali valutata di livello zero, è completamente naufragata in un programma lungo costellato di errori di ogni sorta. Al momento, l’unico salto a non rappresentare un problema sembra il triplo toeloop, un po’ poco per un’atleta con ambizioni di medaglia olimpica. Peraltro, considerando che l’Italia avrà a disposizione un solo posto per la gara femminile di Vancouver, la Kostner dovrà sconfiggere in occasione dei Campionati Nazionali l'agguerrita Valentina Marchei, reduce, invece, da una brillante prestazione in una gara disputata a Graz nel fine settimana.

Nella danza, Federica Faiella e Massimo Scali hanno conquistato la terza posizione regalando all’Italia del ghiaccio il secondo podio stagionale dopo quello ottenuto a Mosca da Cappellini-Lanotte. Nel complesso la prova degli allievi di Pasquale Camerlengo è stata convincente con tanto di interpretazione assai aderente alle musiche scelte, caratteristica non riscontrabile nelle altre coppie di vertice. La gara, nel rispetto del pronostico, è stata dominata dagli statunitensi Belbin-Agosto che hanno preceduto i russi Khokhlova-Novitski, come di consueto esageratamente acrobatici, ma penalizzati da alcuni sollevamenti prolungati oltre il tempo consentito dal regolamento.

1 commento:

  1. Kostner con abiti ridicoli e tecnicamente impresentabile. Forse la peggiore.
    Infierisci Max perchè non merita niente. Speriamo in Marchei così che la kostner guardi le gare di vancouver da casa.

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