SLITTINO - Se nel singolo maschile il dominatore degli ultimi anni è stato Armin Zoeggeler, tra le donne le ultime due edizioni della coppa del mondo sono state vinte dalla 26enne tedesca Tatjana Hufner, già iridata a Oberhof nel 2008 e bronzo olimpico a Torino nel 2006. La teutonica, nella stagione che comincerà oggi a Calgary, punta a firmare un impresa leggendaria: eguagliare il record dell’austriaca Angelika Schafferer, unica atleta sino ad ora in grado di vincere tre sfere di cristallo consecutive, dal 1979 al 1981.
Per realizzare il suo sogno la tedesca dovrà guardarsi principalmente dalla connazionale Natalie Geisenberger, appena 21enne ma già campionessa d’Europa a Cesana nel 2008 e medaglia d’argento ai Mondiali dello scorso anno. Aspira ad un posto al sole anche l’americana Herin Hamlin, laureatasi a sorpresa campionessa del mondo a febbraio, nella pista di casa di Lake Placid. "’Le tedesche sono sempre le migliori, ma io ai Mondiali sono riuscita a batterle e ci proverò anche alle Olimpiadi. Ora tutto è completamente cambiato. Non sono più una outsider e dopo quell’incredibile exploit ora le avversarie mi rispettano e mi temono’’.
La prima tappa di Calgary scatterà con il doppio maschile, dove i principali candidati al ruolo di anti-Italia saranno gli equipaggi tedeschi Patric Leitner-Alexander Resch e Andrè Florschuetz-Torsten Wustlich. Non devono essere sottovalutati neppure gli americano Mark Grimmette-Brian Martin, terzi agli ultimi mondiali.
Nel singolo maschile, infine, si prospetta un duello entusiasmante tra il vecchio leone Armin Zoeggeler ed il giovane rampante Felix Loch. L’altoatesino teme molto il 20enne tedesco, già campione del mondo a Oberhof nel 2008, quando fu, a 18 anni, il più giovane iridato della storia, ed a Lake Placid nel 2009. Il suo allenatore Georg Hackl, per anni totem dello slittino teutonico, ritiene che "Felix è l’atleta perfetto. Il suo grande vantaggio sugli avversari è la sua grande forza mentale, davvero incredibile". Nella sfida tra questi due fenomeni potrebbero inoltre inserirsi in alcune circostanze anche il russo Albert Demchenko ed un altro tedesco, David Möller.
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