FONDO - Esito a sorpresa nella staffetta femminile di Beitostølen. A trionfare è la Svezia che precede la favorita Norvegia e la più quotata Finlandia.
Nella prima frazione sin da subito la Norvegia con Vibeke Skofterud e la Finlandia con Pirjo Muranen forzano il ritmo e le loro code vengono tenute solo dalla svedese Anna Olsson e dalla russa Irina Khazova. Queste quattro squadre arrivano al cambio in gruppetto. L'Italia, che schiera Sabina Valbusa perde subito contatto e cambia undicesima a 30" dalla testa.
In seconda frazione è Virpi Kuitunen a menare la danza, dimostrando che a dispetto dell'opaca prestazione di ieri la forma c'è. La finlandese cerca di accumulare quanto più vantaggio possibile da consegnare in dote alle compagne di squadra. In questa frazione le carte si mescolano con Olga Rotcheva per Russia II e Ingvill Østberg per Norvegia II che fanno segnare un tempo migliore di quello della 34enne finlandese portando le rispettive squadre in seconda e terza posizione. Al cambio la Svezia (con Sara Lindborg) e la Norvegia (con Therese Johaug) pagano rispettivamente 17"2 e 24"9 dalla Finlandia. Marianna Longa paga 17" alla Kuitunen e l'Italia cambia nona, staccata di quasi un minuto.
Nella terza frazione c'è la furiosa rimonta di Kristin Steira che riporta la Norvegia in seconda posizione e recupera 21" alla finlandese Roponen. Anna Haag, dopo essere stata ripresa, riesce a rimanere sulle code della norvegese. Scivolano indietro Norvegia II e Russia II. Al terzo cambio quindi la Finlandia è ancora in testa, ma con un risicato vantaggio di 3"6 sulla Norvegia e 4"2 sulla Svezia. L'Italia, con Silvia Rupil, perde ulteriormente terreno e cambia decima a 1'25".
In ultima frazione la Finlandia schiera Aino-Kaisa Saarinen che deve fronteggiare la concorrenza di Marit Bjørgen e Charlotte Kalla. La norvegese si riporta facilmente sulla finlandese con la svedese che rimane attaccata. Si forma così un terzetto che procede compatto per qualche tempo. A 2km dal traguardo si decide la gara. Bjørgen attacca: Saarinen è impotente e scivola indietro. Kalla invece riesce a non perdere contatto e dopo la sfuriata della 29enne norvegese passa al contrattacco staccandola nettamente nel tratto più duro e portando la staffetta svedese alla vittoria con 16"7 sulla Norvegia e 22" sulla Finlandia. Quarta la Russia a 45"7. Arianna Follis recupera qualche posizione, e batte in volata il Kazakistan per il settimo posto della staffetta italiana staccata di 1'53".
Tra le due litiganti (Norvegia e Finlandia) alla fine è la terza a godere. Era difficilmente pronosticabile un esito del genere, poichè la Bjørgen appariva inattaccabile anche da una Kalla in ottima condizione. Tra i fattori che potrebbero aver favorito la rivincita della svedese rispetto alla gara di ieri c'è la nevicata sotto cui si è disputata la gara che ha reso la neve più pesante e favorevole alla svedese oltre, e soprattutto, al fatto che una gara in linea è completamente diversa da una gara contro il tempo.
Nella prima frazione sin da subito la Norvegia con Vibeke Skofterud e la Finlandia con Pirjo Muranen forzano il ritmo e le loro code vengono tenute solo dalla svedese Anna Olsson e dalla russa Irina Khazova. Queste quattro squadre arrivano al cambio in gruppetto. L'Italia, che schiera Sabina Valbusa perde subito contatto e cambia undicesima a 30" dalla testa.
In seconda frazione è Virpi Kuitunen a menare la danza, dimostrando che a dispetto dell'opaca prestazione di ieri la forma c'è. La finlandese cerca di accumulare quanto più vantaggio possibile da consegnare in dote alle compagne di squadra. In questa frazione le carte si mescolano con Olga Rotcheva per Russia II e Ingvill Østberg per Norvegia II che fanno segnare un tempo migliore di quello della 34enne finlandese portando le rispettive squadre in seconda e terza posizione. Al cambio la Svezia (con Sara Lindborg) e la Norvegia (con Therese Johaug) pagano rispettivamente 17"2 e 24"9 dalla Finlandia. Marianna Longa paga 17" alla Kuitunen e l'Italia cambia nona, staccata di quasi un minuto.
Nella terza frazione c'è la furiosa rimonta di Kristin Steira che riporta la Norvegia in seconda posizione e recupera 21" alla finlandese Roponen. Anna Haag, dopo essere stata ripresa, riesce a rimanere sulle code della norvegese. Scivolano indietro Norvegia II e Russia II. Al terzo cambio quindi la Finlandia è ancora in testa, ma con un risicato vantaggio di 3"6 sulla Norvegia e 4"2 sulla Svezia. L'Italia, con Silvia Rupil, perde ulteriormente terreno e cambia decima a 1'25".
In ultima frazione la Finlandia schiera Aino-Kaisa Saarinen che deve fronteggiare la concorrenza di Marit Bjørgen e Charlotte Kalla. La norvegese si riporta facilmente sulla finlandese con la svedese che rimane attaccata. Si forma così un terzetto che procede compatto per qualche tempo. A 2km dal traguardo si decide la gara. Bjørgen attacca: Saarinen è impotente e scivola indietro. Kalla invece riesce a non perdere contatto e dopo la sfuriata della 29enne norvegese passa al contrattacco staccandola nettamente nel tratto più duro e portando la staffetta svedese alla vittoria con 16"7 sulla Norvegia e 22" sulla Finlandia. Quarta la Russia a 45"7. Arianna Follis recupera qualche posizione, e batte in volata il Kazakistan per il settimo posto della staffetta italiana staccata di 1'53".
Tra le due litiganti (Norvegia e Finlandia) alla fine è la terza a godere. Era difficilmente pronosticabile un esito del genere, poichè la Bjørgen appariva inattaccabile anche da una Kalla in ottima condizione. Tra i fattori che potrebbero aver favorito la rivincita della svedese rispetto alla gara di ieri c'è la nevicata sotto cui si è disputata la gara che ha reso la neve più pesante e favorevole alla svedese oltre, e soprattutto, al fatto che una gara in linea è completamente diversa da una gara contro il tempo.
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