domenica 26 luglio 2009

Il caso Pechstein assume contorni da spy story

PATTINAGGIO – Il caso doping di Claudia Pechstein si arricchisce di un nuovo e sorprendete capitolo. In base a quanto rivelato nell’edizione di oggi dal Süddeutsche Zeitung, un uomo si sarebbe introdotto venerdì 17 luglio nel laboratorio di analisi dell’ospedale di Hamar, spacciandosi per il fidanzato della pattinatrice, con l’obiettivo di estorcere i dati dei test effettuati ai Mondiali all around di febbraio che sono costati 2 anni di squalifica alla cinque volte campionessa olimpica.

Secondo le testimonianze raccolte l'estraneo sarebbe arrivato anche a offrire del denaro in cambio delle preziose informazioni. La persona identificata, che avrebbe fornito agli impiegati della clinica i tre codici numerici abbinati al campione di sangue della Pechstein, si sarebbe presentato alla polizia norvegese come investigatore privato impegnato in un'inchiesta giornalistica.

Il quotidiano tedesco sostiene invece che l’iniziativa sarebbe opera di Rafael Jockenhöfer, numero uno dell’agenzia di comunicazione Powerplay Permedia GmbH, che cura l’immagine della Pechstein. L’atleta si è detta in nessun modo coinvolta nella vicenda. I suoi legali impegnati nel preparare la difesa da presentare al Cas hanno affermato che l’episodio non favorisce il loro compito.

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