SALTO – Nella giornata di oggi sarà emessa la sentenza in merito alla causa portata davanti alla Corte Suprema del British Columbia da un gruppo di 15 ragazze del salto con gli sci per opporsi all’esclusione della propria disciplina dai prossimi Giochi invernali. Lindsey Van, prima medaglia d’oro mondiale della storia, e le sue colleghe si sono appellate alla Charter of rights e freedoms del Canada per difendere le proprie ragioni e reclamare la parità dei sessi anche sui trampolini olimpici.
Sul base delle possibili decisioni della giuria, che deve sciogiere il nodo legato all’applicabilità della Carta dei diritti alle decisioni del Comitato olimpico di Vancouver, si potrebbero profilare scenari in grado di colpire tutto il mondo dello ski jumping: tra le ipotesi avanzate c’è anche infatti la cancellazione di tutte le gare di salto o lo spostamento della loro stessa sede (per aggirare la sentenza?). Visto che comunque l’ultima parola in merito al "pista libera" delle donne nel salto a Cinque cerchi dipende dal Cio, una vittoria in tribunale non significherebbe in ogni caso ottenere un’automatico lasciapassare ai Giochi. Tutt’altro.
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