sabato 9 gennaio 2010

Armin Zoeggeler nella Storia. Vince a Winterberg ed eguaglia Alberto Tomba a quota 55 vittorie.

SLITTINO - Armin Zoeggeler torna alla vittoria e riesce a spezzare la serie di due vittorie consecutive di Albert Demchenko. Il Cannibale altoatesino ha ottenuto così il terzo trionfo stagionale, che costituisce il numero 55 della carriera (48 in Coppa del mondo + 2 ai Giochi olimpici + 5 ai mondiali) e ha raggiunto Alberto Tomba (50 in Coppa del mondo + 3 ai Giochi olimpici + 2 ai mondiali) diventando così insieme allo sciatore emiliano lo sportivo italiano più vincente nella storia degli sport invernali.

Eppure nella prima manche il temibile russo sembrava aver ancora una volta messo una seria ipoteca sulla gara, con una discesa perfetta ed un vantaggio di oltre 2 decimi sul due volte campione olimpico. Nella seconda frazione, però, Zoeggeler pennellava con grande maestria le curve dell’ostico tracciato tedesco di Winterberg, riuscendo alla fine a precedere il grande rivale per appena venti millesimi. Nell’ultima curva il 36enne di Merano ha toccato la punta di velocità più alta, ben 139 Km/h. La nona Coppa del Mondo della straordinaria carriera di Zoeggeler appare ormai quasi una formalità: il vantaggio su Demchenko è ora di ben 91 punti e già sulla pista di Oberhof (il budello che Zoeggeler ama meno), nel prossimo week-end, potrebbe aggiudicarsi il titolo.

Sul gradino più basso del podio è giunto il padrone di casa David Moller, bravo però a realizzare il miglior tempo nella seconda frazione. Quarto posto per un altro teutonico, Johannes Ludwig, capace di recuperare dalla sesta piazza. Ottima prestazione degli azzurri Reinhold Rainer e David Mair, rispettivamente quinto e sesto. Proprio il giovane altoatesino, vista la buona continuità di rendimento, sembra destinato a prevalere sul veterano Wilfried Huber, oggi quindicesimo, per il ruolo di terzo slittinista azzurro ai Giochi Olimpici. Periodo molto difficile, invece, per il campione del mondo tedesco Felix Loch, che ha commesso un errore gravissimo nella prima manche, chiudendo infine in una mesta diciassettesima posizione.

Nessun commento:

Posta un commento