FONDO - Dopo la deludente prestazione nella Cortina - Dobbiaco che le aveva provocato una crisi di pianto, Therese Johaug era prossima al ritiro dal Tour de Ski. Alla fine Egil Kristiansen (il capo allenatore norvegese ndr) l'ha convinta a continuare, ma nella giornata di oggi è arrivata un'altra prestazione disastrosa e l'atleta è nuovamente scoppiata in lacrime appena terminata la prova.
"I risultati nei test prima del Tour de Ski erano buoni. La cosa frustrante è che io mi sento bene e non ho problemi fisici, per cui non riesco a capire il perchè di questi risultati. Forse dovrei tornare in Norvegia ad allenarmi" ha detto la 21enne ai microfoni della televisione norvegese. Tuttavia proprio Kristiansen ritiene che un ritorno anticipato in Norvegia non sia una buona idea. Infatti la nazione scandinava è in questo momento investita da un'ondata di freddo artico che renderebbe molto difficili gli allenamenti e favorirebbe il rischio di ammalarsi.
La giornata di domani sarà quindi decisiva per capire se Johaug terminerà il Tour de Ski oppure deciderà di ritirarsi prima delle ultime gare. La Norvegia quindi se può sorridere per il ritorno ai massimi livelli di due atlete ormai prossime ai 30 anni, ovvero Marit Bjørgen e Vibeke Skofterud, deve però fare i conti con la crisi di una delle sue atlete più giovani.
"I risultati nei test prima del Tour de Ski erano buoni. La cosa frustrante è che io mi sento bene e non ho problemi fisici, per cui non riesco a capire il perchè di questi risultati. Forse dovrei tornare in Norvegia ad allenarmi" ha detto la 21enne ai microfoni della televisione norvegese. Tuttavia proprio Kristiansen ritiene che un ritorno anticipato in Norvegia non sia una buona idea. Infatti la nazione scandinava è in questo momento investita da un'ondata di freddo artico che renderebbe molto difficili gli allenamenti e favorirebbe il rischio di ammalarsi.
La giornata di domani sarà quindi decisiva per capire se Johaug terminerà il Tour de Ski oppure deciderà di ritirarsi prima delle ultime gare. La Norvegia quindi se può sorridere per il ritorno ai massimi livelli di due atlete ormai prossime ai 30 anni, ovvero Marit Bjørgen e Vibeke Skofterud, deve però fare i conti con la crisi di una delle sue atlete più giovani.
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