sabato 6 marzo 2010

Marit Bjørgen vince il doppio inseguimento di Lahti

FONDO - Dopo i Giochi olimpici torna la Coppa del mondo con il double pursuit di Lahti. Cambia il contesto e il continente, ma rispetto a Vancouver non cambiano le protagoniste. La gara parte subito con un ritmo sostenuto grazie alla russa Irina Khazova, che detta il suo passo e inizia a fare da subito selezione. La sua leadership è effimera e il testimone di leader passa a Justyna Kowalczyk, la quale imprime un'ulteriore accelerazione, tanto che alla fine del primo giro il gruppo di testa è ben allungato.

All'inizio del secondo giro l'episodio che cambia al fisionomia della gara. Therese Johaug da' fuoco alle polveri attaccando decisa in salita. A tenere le code della norvegese sono solo la connazionale Bjørgen e appunto Kowalczyk. Le tre proseguono in testa con il loro ritmo, insostenibile per il resto del mondo il cui distacco aumenta progressivamente, fino all'ultimo giro chiudendo di fatto il discorso podio e giocandosi tra loro la vittoria.

A circa 1,5 km dal traguardo la Bjørgen alza ulteriormente il ritmo cercando lo strappo decisivo. L'azione della 29enne è inesorabile e prima Johaug e poi Kowalczyk devono alzare bandiera bianca. La norvegese va quindi a conquistare il successo, il numero 38 della carriera, in solitudine precedendo la polacca di 11"1 e la Johaug, al primo podio stagionale, di 17"8.

Al quarto posto, staccata di 48"5 la finlandese Rita-Liisa Roponen, la quale ha preceduto allo sprint la norvegese Marthe Kristoffersen, quinta, la tedesca Evi Sachenbacher, sesta, e l'azzurra Marianna Longa, settima. Ottava, a 51"5, Kristin Steira. Nono posto a 1'14" per Arianna Follis davanti alla russa Valentina Novikova e ad Antonella Confortola, 11esima.

Astrid Jacobsen, sempre più in ripresa dal terribile infortunio alla schiena patito in estate, ha chiuso al 12esimo posto precedendo Irina Khazova, la quale ha chiuso a 1'37". Sabina Valbusa ha invece chiuso in 19esima posizione. Per l'Italia arriva un buon risultato di squadra, anche favorito dalle tante assenze importanti (Kalla, Saarinen, Haag) e i distacchi non sono certo confortanti. La biathleta Miriam Gössner, alla prima esperienza in alternato in carriera, ha chiuso la frazione a tecnica classica in 34esima posizione, recuperando poi a skating fino alla 26esima piazza finale.

Per quanto riguarda il discorso Coppa del mondo la Kowalczyk incrementa ulteriormente il proprio margine di vantaggio sulla convalescente Petra Majdic portandolo a 505 punti quando ne sono rimasti da assegnare 700. La seconda Sfera di Cristallo consecutiva per la polacca è ormai cosa fatta.

di Francesco Paone

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