domenica 25 ottobre 2009

La maledizione di Sölden colpisce Max Blardone

SCI ALPINO - La prestazione della nazionale azzurra maschile è stata, come quella femminile di ieri, tutto sommato positiva, ma il ghiacciaio del Rettenbach di Sölden si conferma, almeno per quanto riguarda la zona podio, pista maledetta per l'Italia che in 24 gare complessive tra uomini e donne ha totalizzato solo una vittoria, due secondi e due terzi posti, e addirittura in campo maschile in 12 gare la miseria di un secondo posto, di Max Blardone il 24 ottobre 2004.

E proprio l'ossolano è arrivato ancora una volta quarto per un solo centesimo, proprio come gli era successo a Park City il 22 novembre 2002, e in un altro paio di occasioni si era dovuto accontentare di rimanere ai piedi del podio per 3 e per 4 centesimi. La prestazione di Max, che era atteso con molta curiosità dopo che per la prima volta la scorsa estate si è allenato con un team personale, è stata comunque molto buona, peccato solo per il tempo perso sul piano finale in entrambe le manche.

Bene anche Davide Simoncelli, che lasciatosi quasi del tutto alle spalle il mal di schiena veniva dato come uno degli azzurri più in forma: sedicesimo al termine della prima prova, nella seconda è risalito fino all'ottavo posto tornando così nei top ten dopo il quinto posto di Beaver Creek del 7 dicembre 2008. Positiva anche la prova del neosposo Alexander Ploner, finalmente in buona salute e undicesimo al traguardo. Ventunesimo Alberto Schieppati, tornato alle gare su una pista che gradisce dopo che aveva dovuto saltare la seconda parte della scorsa stagione a causa di un misterioso virus. Si era qualificato per la seconda manche anche Manfred Moelgg, deludente già nella prima col ventisettesimo posto, ma l'altoatesino di San Vigilio di Marebbe è scivolato via sull'interno sul muro centrale della seconda: la gara del ritorno ai materiali della sua miglior stagione, quella di due anni fa, è finita in un fiasco ma c'è tutto il tempo per rifarsi.

Gli altri quattro azzurri non hanno superato lo sbarramento dei primi trenta della prima manche: alla prima gara stagionale non ci si poteva aspettare molto di più da Werner Heel e Christof Innerhofer, che giocheranno le loro cartucce migliori nella velocità, e dall'esordiente Antonio Fantino mentre Michael Gufler, la cui carriera, come quella di Ploner, è stata costellata da infortuni, non finisce nei primi trenta del gigante su una pista che non sia Kranjska Gora (dove è stato 17° nel 2007 e 29° nel 2008) dal 2 dicembre 2006, 29° a Beaver Creek.

Potete leggere qui le dichiarazioni dei nostri atleti tratte dal sito della Fisi.

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