MONTAGNA - Gli atleti degli sport invernali sono le sentinelle estive dei ghiacciai, ed in questo momento sono tutti in allerta. A metterli in allarme è lo stato dei ghiacci perenni, che quest'anno sembra essere particolarmente brutto.
In molti sono preoccupati dalle pessime condizioni del Dachstein, di Ramsau, meta estiva di molte squadre. La biathleta finlandese Kaisa Mäkäräinen è rimasta impressionata dallo stato del ghiaccio, di colore nero, così come i coach della squadra norvegese di biathlon e le squadre tedesche di sci di fondo. Un tecnico della squadra americana di biathlon ha detto di non ricordarsi di un ottobre con la neve naturale quasi inesistente.
Hermann Maier invece è invece rimasto colpito dalla situazione che ha trovato al Rettenbach di Sölden: "Non ho mai visto il ghiacciaio ritirarsi così tanto d'estate come quest'anno. Al momento è come se un nuotatore dovesse tuffarsi in una piscina senza acqua".
Patrik Järbyn, 40 anni, autentico veterano dello sci alpino e nel mondo degli sport invernali dalla fine degli anni '80 è categorico: "In Austria ed in Italia non c'è neve naturale e anche con quella artificiale si fa fatica a sciare, perchè le temperature sono alte e sembra di essere in primavera inoltrata. Il ghiaccio si ritirata sempre di più, ogni anno diminuisce, e se dovesse continuare così temo che tra qualche anno non si potrà più fare allenamenti estivi nei ghiacciai."
Tuttavia gli esperti dell'università di Innsbruck gettano acqua sul fuoco affermando che è sì vero che ragionando in termini di decenni la temperatura è aumentata negli ultimi anni, ma ampliando lo sguardo e prendendo come base di misura i millenni, non si tratta di una situazione anomala, visto che si sarebbe già verificata.
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