giovedì 8 ottobre 2009

I russi a lezione di antidoping dai norvegesi

DOPING - Ad agosto, dopo la positività di Tchepalova, Dementiev e Rysina dalla Norvegia partirono dure reazioni nei confronti del mondo russo e di come ivi viene affrontato il problema doping. Dalla Russia, tuttavia, "risposero al fuoco" con una certa veemenza.

Circa un mese e mezzo dopo queste scaramucce è arrivata invece la notizia che l'agenzia antidoping russa, (Rusada) e l'agenzia antidoping norvegese (Antidoping Norge) hanno stilato un accordo di cooperazione: i norvegesi metteranno al servizio dei russi la loro esperienza, dando loro anche qualche "dritta", in maniera tale da rendere la Rusada molto più efficace, e fare in modo che la lotta al doping in Russia diventi più efficace di quanto non sia ora.

Il direttore di Antidoping Norge, Rune Andersen, ha detto: "E' un accordo molto importante, lo intendiamo come un'effettiva volontà russa di voler cambiare le cose. Certo ci sarà molto da fare, bisognerà cambiare un'attitudine nei confronti del doping radicata molto in profondità, tuttavia se la Rusada riuscirà ad essere veramente indipendente sarà possibile. Credo che l'assegnazione dei Giochi olimpici invernali a Sochi, e la relativa paura dello scoppio di nuovi scandali in vista di questo importante evento siano stati decisivi per sviluppare un efficace programma antidoping in Russia.

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