SALTO - Che tutti i saltatori debbano sottoporsi ad un ferreo regime alimentare è risaputo. Anche a questo riguardo Janne Ahonen sale agli onori della cronaca.
"Non vado mai agli estremi", aveva detto nel 2007. Questa volta però l'uomo che non sorride mai ha fatto un'eccezione e ha seguito una dieta ferrea. Dovendo ritornare al peso forma dopo un anno di inattività, per tre settimane la sua alimentazione è stata la seguente: a colazione müsli e yogurt senza grassi, niente pranzo, a cena ancora müsli con yogurt senza grassi o in alternativa una barretta dietetica. Durante la giornata niente acqua, ma solo caffè ed un energy drink. Questa alimentazione gli ha fornito solamente 200 kilocalorie al giorno e lo ha portato da 73 a 65kg. "Preferisco soffrire moltissimo per tre settimane, piuttosto che per tutto l'anno."
Visto quanto scritto nella sua biografia "Kuningaskotka" è impossibile non fare un'associazione al periodo tra il 1999 e il 2002 quando Mika Kojonkoski (attualmente capo allenatore della Norvegia) era il coach della Finlandia, e del quale esce un ritratto al limite dell'inumano dalle pagine del libro: "Faceva della privazione alimentare un'arte. Riteneva fosse indispensabile". Ahonen racconta di come gli atleti erano sottoposti ad enormi sacrifici, e al riguardo cita un episodio di Salt Lake City 2002: Matti Hautamäki sentendosi talmente debole e temendo di svenire per la mancanza di zuccheri, si comprò una tipica ciambella americana. Quando stava per addentarla se la vide togliere letteralmente da sotto il naso dalla mano di un'impassibile Mika Kojonkoski. Per di più il tecnico finlandese consigliava ai saltatori di dichiarare al pubblico un peso più alto di quello che in realtà avevano. All'epoca non esisteva il body mass index, che permette ai saltatori di utilizzare sci di una determinata lunghezza in base al loro peso corporeo, e introdotto proprio per frenare queste pratiche esasperate per far sì che i saltatori fossero più leggeri possibile.
Sempre in tema di peso Ahonen ha raccontato un retroscena thrilling relativo ai mondiali di Oberstdorf 2005: "Re Aquila" si era appena laureato campione del mondo dal trampolino grande e fu portato alla pesatura, ma si rese conto troppo tardi di non avere con sè il casco e gli occhialoni che si era tolto nell'euforia della vittoria. In base al body mass index l'atleta di Lahti avrebbe dovuto pesare almeno 68kg compreso l'equipaggiamento usato in gara di cui casco e occhiali fanno parte, senza di essi Ahonen temeva di pesare meno del consentito e di conseguenza venire squalificato. Salito sulla bilancia, questa segnò 68.0 kg ovvero il minimo per essere in regola, ma al finlandese si gelò il sangue nelle vene quando Walter Hofer (il race director della FIS) disse: "Janne, togliti i guanti!". Ahonen, infatti, non si era tolto i guanti messi in leader zone, che non fanno parte dell'equipaggiamento, e racconta di aver vissuto momenti di autentico terrore mentre se li toglieva. Fortunatamente anche senza i guanti la bilancia segnò 68.0 kg e gli permise di tirare un enorme sospiro di sollievo mentre tutti si congratulavano con lui.
"Non vado mai agli estremi", aveva detto nel 2007. Questa volta però l'uomo che non sorride mai ha fatto un'eccezione e ha seguito una dieta ferrea. Dovendo ritornare al peso forma dopo un anno di inattività, per tre settimane la sua alimentazione è stata la seguente: a colazione müsli e yogurt senza grassi, niente pranzo, a cena ancora müsli con yogurt senza grassi o in alternativa una barretta dietetica. Durante la giornata niente acqua, ma solo caffè ed un energy drink. Questa alimentazione gli ha fornito solamente 200 kilocalorie al giorno e lo ha portato da 73 a 65kg. "Preferisco soffrire moltissimo per tre settimane, piuttosto che per tutto l'anno."
Visto quanto scritto nella sua biografia "Kuningaskotka" è impossibile non fare un'associazione al periodo tra il 1999 e il 2002 quando Mika Kojonkoski (attualmente capo allenatore della Norvegia) era il coach della Finlandia, e del quale esce un ritratto al limite dell'inumano dalle pagine del libro: "Faceva della privazione alimentare un'arte. Riteneva fosse indispensabile". Ahonen racconta di come gli atleti erano sottoposti ad enormi sacrifici, e al riguardo cita un episodio di Salt Lake City 2002: Matti Hautamäki sentendosi talmente debole e temendo di svenire per la mancanza di zuccheri, si comprò una tipica ciambella americana. Quando stava per addentarla se la vide togliere letteralmente da sotto il naso dalla mano di un'impassibile Mika Kojonkoski. Per di più il tecnico finlandese consigliava ai saltatori di dichiarare al pubblico un peso più alto di quello che in realtà avevano. All'epoca non esisteva il body mass index, che permette ai saltatori di utilizzare sci di una determinata lunghezza in base al loro peso corporeo, e introdotto proprio per frenare queste pratiche esasperate per far sì che i saltatori fossero più leggeri possibile.
Sempre in tema di peso Ahonen ha raccontato un retroscena thrilling relativo ai mondiali di Oberstdorf 2005: "Re Aquila" si era appena laureato campione del mondo dal trampolino grande e fu portato alla pesatura, ma si rese conto troppo tardi di non avere con sè il casco e gli occhialoni che si era tolto nell'euforia della vittoria. In base al body mass index l'atleta di Lahti avrebbe dovuto pesare almeno 68kg compreso l'equipaggiamento usato in gara di cui casco e occhiali fanno parte, senza di essi Ahonen temeva di pesare meno del consentito e di conseguenza venire squalificato. Salito sulla bilancia, questa segnò 68.0 kg ovvero il minimo per essere in regola, ma al finlandese si gelò il sangue nelle vene quando Walter Hofer (il race director della FIS) disse: "Janne, togliti i guanti!". Ahonen, infatti, non si era tolto i guanti messi in leader zone, che non fanno parte dell'equipaggiamento, e racconta di aver vissuto momenti di autentico terrore mentre se li toglieva. Fortunatamente anche senza i guanti la bilancia segnò 68.0 kg e gli permise di tirare un enorme sospiro di sollievo mentre tutti si congratulavano con lui.
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