SCI ALPINO - Chemmy Alcott, la miglior sciatrice britannica, vede seriamente compromesse le sue chance di vincere una medaglia alle Olimpiadi di Vancouver. Infatti SnowsportGB, l'ente che governa sci alpino e snowboard nel Regno Unito, ha 300.000 sterline di debito ma il capo esecutivo in carica Robin Kellen smentisce l'ipotesi di bancarotta e annuncia un'operazione di rifinanziamento che dovrebbe ripianare il deficit lasciato dal suo predecessore, Mark Simmers.
Ma la bella Alcott, undicesima in discesa a Torino 2006 e che gareggia in tutte le discipline, in un'intervista a BBC Sports online si dice scoraggiata: "Ho 27 anni e ho trascorso gli ultimi 12 anni della mia vita preparandomi per le Olimpiadi invernali del 2010. E' la stagione più importante della mia carriera, per me è il momento migliore ma la situazione dello sci britannico è la peggiore di sempre. Non avrei bisogno di pensare a questa mancanza di soldi".
Gli atleti e i tecnici sono costretti a pagarsi di tasca propria gli allenamenti in Nuova Zelanda e Cile: "Il programma di allenamento non può essere compromesso se voglio arrivare alla miglior forma possibile continua la Alcott -. Lo sci è uno sport che si decide sui centesimi di secondo perciò ho bisogno di essere il più possibile competitiva. Chi mi conosce sa che non sono una che si lamenta ma è dura essere positivi quando si è disperati e noi siamo veramente disperati".
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