martedì 13 ottobre 2009

Hermann Maier: "La salute viene prima di tutto"

ALPINO - Il ritiro di Maier è, come detto, quantomai sorprendente nella sua tempistica: ad agosto aveva annunciato i suoi programmi per la stagione olimpica, decidendo di non gareggiare più in gigante per concentrarsi esclusivamente sulle discipline veloci. Non più tardi di una settimana fa aveva dato appuntamento ai suoi tifosi in occasione delle gare di Lake Louise a fine novembre. Oggi invece, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato l'annuncio della fine dell'attività agonistica.

All'Hofburg Imperial Palace di Vienna, davanti a 150 giornalisti ed in diretta televisiva nazionale sulla Örf ha comunicato la propria decisione di ritirarsi dalle competizioni con effetto immediato. Il 36enne di Flachau ha così spiegato la sua improvvisa decisione: "Dopo l'intervento al ginocchio di marzo tutto è andato per il meglio, quando sono tornato ad allenarmi su ghiacciaio mi sono sentito bene. Però ho deciso di smettere ora perchè la salute viene prima di tutto, e voglio smetterla di provare dolore."

Tuttavia la spiegazione non soddisfa completamente, la sensazione è che le ragioni del suo abbandono non siano del tutto sufficienti per giustificare il fatto che abbia deciso di alzare bandiera bianca a meno di quattro mesi di quelli che sarebbero stati i suoi ultimi giochi olimpici: "Comunque non è che sono incinto!" con un chiaro riferimento al motivo del ritiro di Renate Götschl, l'altra grande stella del Wunderteam ritiratasi un paio di mesi fa.

Arrivano le prime reazioni al ritiro di "Herminator":

Franz Klammer: "E' un ritiro abbastanza sorprendente nella tempistica. Hermann è stato uno sciatore eccezionale, mancherà all'ambiente. Si poteva dire tutto di lui, ma non lasciava mai indifferenti."

Karl Schranz: "E' stato uno dei migliori sciatori che abbia mai visto. E' tra i migliori 5 di tutti i tempi, ne sono sicuro. E' una persona eccezionale, quando l'ho conosciuto sono rimasto colpito dal suo carisma. Quello che mi piaceva di più di lui era il fatto che avesse la mia stessa mentalità negli allenamenti."

Renate Götschl: "Il suo ritiro è una grave perdita per lo sci. Un grandissimo atleta, la cui carriera è stata unica: capace di ritornare in vetta dopo l'incidente in moto. Mancherà sicuramente tantissimo all'ambiente."

Gregor Schlierenzauer: "Per me è sempre stato un modello, soprattutto per la determinazione e la capacità con cui è stato in grado di vincere dopo l'incidente. Penso, però, che tutti facciano il loro tempo, e che Hermann abbia scelto il giusto momento per smettere, anche se è sorprendente che l'abbia fatto alla vigilia di una stagione olimpica."

Il presidente della Fis Gianfranco Kasper: "E' stato un gigante, e questo è dimostrato dai suoi risultati che non ne hanno fatto un eroe austriaco, ma un eroe mondiale."

Peter Schröcksnadel, presidente della federsci austriaca e manager dell'ormai ex sciatore: "Questo non è un funerale. E' solo l'inizio di una nuova fase della sua vita."

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