DOPING - Ieri a Susa (To) si è tenuta la seconda udienza del processo contro ex atleti, tecnici, e dirigenti della federazione austriaca per lo scandalo doping di Torino 2006.
Markus Gandler, unico imputato presente, si è preso i riflettori della ribalta con una scena degna di Robert De Niro ne "Gli Intoccabili". Infatti la decisione del giudice Alessandra Danieli di proseguire nonostante alcuni documenti del Cio siano disponibili solo in francese ha fatto andare su tutte le furie il direttore sportivo del biathlon austriaco che, stando a quanto riportato da diversi quoditiani austriaci, sarebbe uscito dall'aula inviperito con il processo in pieno svolgimento. Subito dopo ha dichiarato ai giornalisti: "Che giustizia è? Non possiamo difenderci in questo modo, non c'è equilibrio tra accusa e difesa, tutto il processo rischia di diventare una farsa! Non parteciperò più ad alcuna udienza senza che sia presente un rappresentante dell'ambasciata austriaca in Italia. Vogliono condannarci tutti, forse prima dei Giochi olimpici di Vancouver".
Nonostante la drammatica dichiarazione di Gandler, il processo è continuato e c'è stato spazio per ascoltatare quattro testimoni, tra cui Patrick Shamash, direttore della commissione medica del Cio. La prossima udienza è prevista per la fine di novembre.
Markus Gandler, unico imputato presente, si è preso i riflettori della ribalta con una scena degna di Robert De Niro ne "Gli Intoccabili". Infatti la decisione del giudice Alessandra Danieli di proseguire nonostante alcuni documenti del Cio siano disponibili solo in francese ha fatto andare su tutte le furie il direttore sportivo del biathlon austriaco che, stando a quanto riportato da diversi quoditiani austriaci, sarebbe uscito dall'aula inviperito con il processo in pieno svolgimento. Subito dopo ha dichiarato ai giornalisti: "Che giustizia è? Non possiamo difenderci in questo modo, non c'è equilibrio tra accusa e difesa, tutto il processo rischia di diventare una farsa! Non parteciperò più ad alcuna udienza senza che sia presente un rappresentante dell'ambasciata austriaca in Italia. Vogliono condannarci tutti, forse prima dei Giochi olimpici di Vancouver".
Nonostante la drammatica dichiarazione di Gandler, il processo è continuato e c'è stato spazio per ascoltatare quattro testimoni, tra cui Patrick Shamash, direttore della commissione medica del Cio. La prossima udienza è prevista per la fine di novembre.
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