DOPING - L'agenzia Starribbon ha lanciato, in collaborazione con i club sportivi austriaci, quella che è stata definita "La prima vera campagna antidoping austriaca". Infatti negli ultimi anni nel Paese alpino ci sono stati molti scandali, da quello di Walter Mayer a quello di Stephan Matschiner, coinvolgendo molti sport, tra i quali biathlon e fondo, oltre che ciclismo e triathlon.
Tra gli ambasciatori di questa campagna antidoping ci sono il biathleta Christoph Sumann e il saltatore Gregor Schlierenzauer.
"La mia carriera è stata tutto fuorchè lineare" ha detto Sumann "ho iniziato con il salto, ma poi da adolescente sono passato al fondo e dopo un buon inizio non arrivavano più risultati. Così per disperazione sono passato al biathlon a 24 anni. E nonostante le difficoltà che ho incontrato ed i momenti di sconforto ho sempre lavorato in maniera pulita, ed alla fine posso dire di essere stato ripagato. "
Più filosofico invece Schlierenzauer: "Essere atleti significa dover fare i conti con la sconfitta e saperla accettare. Se ci si pone un obiettivo e questo non arriva è normale essere dispiaciuti ed arrabbiati, ma fa parte dello sport. Chi si dopa lo fa perchè ha paura della sconfitta e quindi non è un atleta, solo accettando la sconfitta si è veramente atleti."
Tra gli ambasciatori di questa campagna antidoping ci sono il biathleta Christoph Sumann e il saltatore Gregor Schlierenzauer.
"La mia carriera è stata tutto fuorchè lineare" ha detto Sumann "ho iniziato con il salto, ma poi da adolescente sono passato al fondo e dopo un buon inizio non arrivavano più risultati. Così per disperazione sono passato al biathlon a 24 anni. E nonostante le difficoltà che ho incontrato ed i momenti di sconforto ho sempre lavorato in maniera pulita, ed alla fine posso dire di essere stato ripagato. "
Più filosofico invece Schlierenzauer: "Essere atleti significa dover fare i conti con la sconfitta e saperla accettare. Se ci si pone un obiettivo e questo non arriva è normale essere dispiaciuti ed arrabbiati, ma fa parte dello sport. Chi si dopa lo fa perchè ha paura della sconfitta e quindi non è un atleta, solo accettando la sconfitta si è veramente atleti."
Nessun commento:
Posta un commento