venerdì 23 ottobre 2009

Bjørndalen in testa agli atleti pro camere ipobariche

SPORT INVERNALI - Sta facendo molto discutere in Norvegia un sondaggio pubblicato dal quotidiano Aftenposten e svolto per conto dell'Istituto norvegese per lo sport e la scienza.

L'argomento sono le camere ipobariche, ovvero stanze completamente isolate nelle quali per mezzo di apparecchiature viene abbassata la pressione e ridotta la concentrazione di ossigeno. In pratica simula le condizioni atmosferiche che si trovano in altura, favorendo la produzione naturale di globuli rossi. Il fatto è che l'utilizzo di queste strutture è vietato in Norvegia dal 2003, come stabilisce (esempio unico al mondo) una legge approvata dal Parlamento.

Lo scorso anno Ole Einar Bjørndalen si scagliò contro questa legge, e chiese che venisse abolita. Oggi arriva la notizia che gran parte dei suoi colleghi la pensa come lui: infatti su 234 atleti norvegesi di vertice intervistati, il 67% si è detto favorevole all'utilizzo di camere ipobariche.

Nel 2011 sarà possibile ridiscutere la legge. Con gli atleti ci sono molti esperti del settore norvegesi che si dicono favorevoli ad una sua abolizione.

3 commenti:

  1. Poverini, loro non hanno le alpi e perciò sono costretti a spendere un mucchio di soldi per fare gli stage in altura.
    La cosa comunque non riguarda Ole che già vive ad oltre 1400 m

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  2. Ps: la tenda ipobarica e l'altitrainer sono illegali anche in Italia.

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  3. In Italia l'utilizzo della camera ipobarica è considerata pratica dopante, in Norvegia il divieto è esteso a tutti, non solo agli sportivi.

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