ALPINO - Come avevamo già scritto, Nicole Hosp guarda con fiducia alla stagione olimpica, forte del fatto che l'infortunio al ginocchio patito lo scorso inverno è stato superato e che ora si trova completamente in salute.
Ieri, in un'intervista, ha annunciato che per la prossima stagione avrà un occhio di riguardo per le discipline tecniche, quindi slalom e gigante. Infatti ha dichiarato che durante l'estate ha lavorato molto su questo fronte, trascurando un po' la velocità: lo scopo è quello di non disperdere energie, sia fisiche che nervose, per arrivare con una marcia in più a Vancouver.
Questa scelta è stata fatta con l'idea di prendere a modello l'Anja Pärson di tre anni or sono, quando si concentrò esclusivamente sui mondiali di Åre, e gli ultimi anni di carriera di Lasse Kjus e Kjetil-Andrè Aamodt, in grado di arrivare al picco della forma in occasione della grande manifestazione.
Tuttavia la Hosp ha fatto notare che la concorrenza austriaca è infinitamente superiore a quella svedese e norvegese, quindi non ci si può permettere di trascurare la coppa del mondo. Ecco perchè ha scelto di tornare alle origini, mettendo la polivalenza in secondo piano e concentrando i propri sforzi solo sulle due specialità in cui ritiene di avere maggiori chance di vincere la medaglia d'oro, unico obiettivo per la prossima stagione.
Parteciperà comunque alle supercombinate e a diversi superG, ma in funzione delle discipline tecniche e senza l'ossessione del risultato. La sfera di cristallo assoluta, quindi, non è un obiettivo raggiungibile a meno che "non abbia molta molta fortuna" ha concluso Niki con un sorriso.
Ieri, in un'intervista, ha annunciato che per la prossima stagione avrà un occhio di riguardo per le discipline tecniche, quindi slalom e gigante. Infatti ha dichiarato che durante l'estate ha lavorato molto su questo fronte, trascurando un po' la velocità: lo scopo è quello di non disperdere energie, sia fisiche che nervose, per arrivare con una marcia in più a Vancouver.
Questa scelta è stata fatta con l'idea di prendere a modello l'Anja Pärson di tre anni or sono, quando si concentrò esclusivamente sui mondiali di Åre, e gli ultimi anni di carriera di Lasse Kjus e Kjetil-Andrè Aamodt, in grado di arrivare al picco della forma in occasione della grande manifestazione.
Tuttavia la Hosp ha fatto notare che la concorrenza austriaca è infinitamente superiore a quella svedese e norvegese, quindi non ci si può permettere di trascurare la coppa del mondo. Ecco perchè ha scelto di tornare alle origini, mettendo la polivalenza in secondo piano e concentrando i propri sforzi solo sulle due specialità in cui ritiene di avere maggiori chance di vincere la medaglia d'oro, unico obiettivo per la prossima stagione.
Parteciperà comunque alle supercombinate e a diversi superG, ma in funzione delle discipline tecniche e senza l'ossessione del risultato. La sfera di cristallo assoluta, quindi, non è un obiettivo raggiungibile a meno che "non abbia molta molta fortuna" ha concluso Niki con un sorriso.
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