lunedì 12 ottobre 2009

Per l'anno olimpico la Hosp si riavvicina alle origini

ALPINO - Come avevamo già scritto, Nicole Hosp guarda con fiducia alla stagione olimpica, forte del fatto che l'infortunio al ginocchio patito lo scorso inverno è stato superato e che ora si trova completamente in salute.

Ieri, in un'intervista, ha annunciato che per la prossima stagione avrà un occhio di riguardo per le discipline tecniche, quindi slalom e gigante. Infatti ha dichiarato che durante l'estate ha lavorato molto su questo fronte, trascurando un po' la velocità: lo scopo è quello di non disperdere energie, sia fisiche che nervose, per arrivare con una marcia in più a Vancouver.

Questa scelta è stata fatta con l'idea di prendere a modello l'Anja Pärson di tre anni or sono, quando si concentrò esclusivamente sui mondiali di Åre, e gli ultimi anni di carriera di Lasse Kjus e Kjetil-Andrè Aamodt, in grado di arrivare al picco della forma in occasione della grande manifestazione.

Tuttavia la Hosp ha fatto notare che la concorrenza austriaca è infinitamente superiore a quella svedese e norvegese, quindi non ci si può permettere di trascurare la coppa del mondo. Ecco perchè ha scelto di tornare alle origini, mettendo la polivalenza in secondo piano e concentrando i propri sforzi solo sulle due specialità in cui ritiene di avere maggiori chance di vincere la medaglia d'oro, unico obiettivo per la prossima stagione.

Parteciperà comunque alle supercombinate e a diversi superG, ma in funzione delle discipline tecniche e senza l'ossessione del risultato. La sfera di cristallo assoluta, quindi, non è un obiettivo raggiungibile a meno che "non abbia molta molta fortuna" ha concluso Niki con un sorriso.

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