giovedì 10 dicembre 2009

Doppia retrocessione agli Europei: Italia in crisi?

CURLING – Dopo 7 anni di permanenza nella serie A del curling, la squadra femminile azzurra, orfana di Diana Gaspari, retrocede chiudendo al nono posto gli Europei di Aberdeen con un bilancio di 2 vittorie e 7 sconfitte. Peggio è andata agli uomini nella campagna scozzese: l’Italia guidata da Stefano Ferronato ritorna in serie B al termine di un un torneo concluso all’ultimo posto con 9 sconfitte in altrettante partite.

Il movimento italiano, che era uscito dall’anonimato in occasione dei Giochi di Torino 2006 facendo registrare nelle dirette Rai ascolti da record e acciuffando sull’onda lunga l’argento continentale qualche mese più tardi con Diana Gaspari a Basilea, vive un momento particolarmente difficile proprio nella stagione in cui a Cortina d’Ampezzo sarà organizzato il primo Mondiale della storia dal 3 all’11 aprile 2010 riservato alle nazionali maschili.

L’Italia gioca di diritto in quanto paese ospitante, come è successo a Pinerolo per le Olimpiadi piemontesi. All'orizzonte però si prevedono tempi molto duri. Il vero termomentro della difficile situazione è testimoniato dall’assenza nella rassegna iridata giovanile, in entrambi i settori, ormai da 2 anni.

Dietro a skip di talento come Joel Retornaz, Giorgio Da Rin, Diana Gasapri, Giorgia Apollonio non si vedono ricambi in grado di accrescere e rivitalizzare la competizione interna e migliorare la qualità del gioco. Restare fuori dal Mondiale femminile (non accadeva da 7 anni) di Swift Current, in programma dal 20 al 28 marzo in Canada, ci allonta ulteriormente dal grande giro.

Se non vi vuole perdere anche il treno di Sochi 2014 e l’occasione storica di Cortina 2010 anche sotto l'aspetto promozionale è necessario fin da subito pensare a un progetto a medio e lungo termine.

2 commenti:

  1. Buongiorno, sono una delle titolari della squadra femminile. Abbiamo perso il gruppo A per un soffio, ma pronte a risalire il prossimo anno. I mondiali, per fortuna, quest'anno non portano punti per le prossime olimpiadi, ecco perchè ora dobbiamo continuare a lavorare. Giorgia è uno Skip giovane e bisogna darle sostegno, come ha fatto e fà tuttora la sua squadra. Abbiamo bisogno, non solo di noi stesse, ma soprattutto della FISG.

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  2. Ciao Dario,
    io sono ahimè del parere che in Italia non ci sia assolutamente una "cultura" dello sport.....gli sport minori vengono messi sempre nell'ultimo gradino. Per il Curling Italiano, al di là della zona est dove il curling è seguito, praticato da parecchi anni e seguito anche da sponsor, è un "arrancare" continuamente.
    Nell'Ovest, Torino e Pinerolo possiedono dei discreti impianti che però a parer mio sono ben poco frequentati al di là delle potenzialità che possiedono; questo perchè non esiste seguito ed è difficile fare proseliti.
    Per non parlare di Milano che rispetto alle potenzialità che potrebbe sfruttare non ha nessun interesse a sviluppare questo sport per vari motivi ( a me sconosciuti, in parte), io stesso ho preferito giocare ed allenarmi in Svizzera.
    Ritengo che se in Italia si pensasse più alla "cultura dello sport" piuttosto che a "quella degli interessi", la situazione sarebbe migliore per gli sport minori.
    Ciao il_togno

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