venerdì 4 dicembre 2009

Intervista esclusiva con Denise Karbon

SCI ALPINO - Denise Karbon ha subito l’ennesimo infortunio della sua carriera, anche se questa volta l’intervento al menisco richiederà solo qualche settimana di stop forzato. A Vancouver l’Italia potrà quindi contare su uno dei suoi talenti più cristallini.


Ciao Denise, prima di tutto come stai? Quando pensi di rientrare?
Sto abbastanza bene. Pochi giorni fa ho avuto un intervento in artroscopia in cui mi è stato asportato il menisco rotto. La riabilitazione durerà 3 / 4 settimane, quindi salterò i prossimi due giganti. Dovrei tornare a metà gennaio per Maribor.


Qual è il tuo obiettivo stagionale?
Purtroppo la coppa di gigante con questo infortunio è ormai irraggiungibile. A questo punto il mio obiettivo principale rimangono l'Olimpiade. C’è ancora un po’ di tempo ed io cercherò di prepararmi al meglio.


Chi sono le avversarie più temibili in vista di Vancouver?
Non ho paura di nessuna avversaria. Rispetto chiunque, ma non temo nessuno. Ci sono tante rivali molto forti, le più pericolose forse sono proprio nella mia squadra. Io comunque quando sono al cancelletto di partenza voglio solo concentrarmi su me stessa e dare il massimo.


Rivedremo mai la Karbon del 2007-2008, quando vinse 5 giganti consecutivi?
Quest’anno non sarà facile perché purtroppo la stagione ha preso una piega diversa. Mi trovavo in una buona condizione fisica, adesso invece sono costretta a recuperare e rincorrere la forma migliore.


Sembra che stia esplodendo il talento di Federica Brignone. Un tuo parere sulle sue capacità e sulle sue prospettive future.
Federica è un grande talento, è giovane, coraggiosa e consapevole delle sue doti tecniche. Per me ha un grande futuro davanti a sé, non solo in gigante ma anche nelle altre discipline.


Perché invece un talento come Manuela Moelgg non riesce a vincere?
Vincerà, state pure tranquilli. Ha tanta grinta e voglia di vincere, a volte pure troppa perché non riesce a controllare i rischi che prende. Per questo le capita di fare errori, sbaglia e lascia decimi preziosi. Tuttavia quando arriva in fondo senza commettere pasticci è sempre veloce. Prima o poi riuscirà a fare due manche impeccabili ed a vincere, ne sono sicura.


Quanti anni pensi di gareggiare ancora prima di appendere gli sci al chiodo?
E’ un po’ difficile da dire. Il mio obiettivo era di continuare finché il mio fisico me lo permetterà e fino a quando mi divertirò a girare il mondo. Con il recente infortunio l’obiettivo è di guarire al più presto ed il prima possibile. Poi dopo le Olimpiadi si vedrà.


di Federico Militello

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