BIATHLON - Esattamente come lo scorso anno è Helena Jonsson a vincere la prima gara stagionale della Coppa del mondo di biathlon. La svedese ha sfoderato una prestazione superlativa sugli sci, dove è risultata tra le migliori, alla quale ha associato un ottimo 19/20 al poligono conquistando nettamente la vittoria numero 6 della carriera. La 25enne onora così nel migliore dei modi il fatto di essere stata la prima biathleta della storia a vincere la medaglia d'oro dello Svenska Dagbladet, ovvero il premio assegnato nei giorni scorsi dai giornalisti dell'omonimo quotidiano per il risultato sportivo più significativo ottenuto da un'atleta svedese nel corso dell'anno.
A completare il trionfo svedese c'è Anna Carin Olofsson che ha chiuso in seconda posizione staccata di 26"2 con due errori al poligono. L'atleta di Lillhärdal si è dimostrata di gran lunga la migliore atleta sugli sci stretti, in contumacia dell'influenzata Lena Neuner, e ha chiuso con 2 errori complessivi. Con il podio odierno la Olofsson ritocca il record che già deteneva di atleta più anziana a salire sul podio in Coppa del mondo: riesce infatti a entrare nella top 3 alla tenera età di 36 anni, 8 mesi e 1 giorno. Peraltro quella odierna è la prima doppietta svedese nella storia del biathlon.
Il terzo gradino del podio ha rappresentato un piccolo giallo. A conquistarlo Darya Domracheva che per tutta la durata della gara è stata accreditata di 3 errori al poligono di cui uno commesso per aver sparato nella linea di tiro a fianco. In realtà questa segnalazione si è rivelata una "bufala" e la 23enne bielorussa è stata riportata dalla 14esima alla terza posizione solo a gara praticamente conclusa ai danni di Svetlana Sleptsova che, convinta di aver conquistato la terza posizione, se l'è vista togliere a posteriori proprio a favore della sua migliore amica.
Grande prestazione di squadra per l'Ucraina che piazza due atlete nella Top 6 e tre nelle prime dieci. Bella prova anche di una Michela Ponza in condizioni fisiche non ottimali che grazie al 20/20 al poligono conquista un'ottima 8a posizione. Per l'Italia va a punti anche Katja Haller, 36esima, lontane invece Christa Perathoner e Roberta Fiandino.
La grande sconfitta di giornata è la Germania. Lo squadrone tedesco, orfano della Neuner, non riesce a piazzare nessuna atleta nelle prime 10 cosa che non avveniva da tempo immemore. La migliore è Juliane Döll che, ironia della sorte, non avrebbe nemmeno dovuto gareggiare. La 23enne ha chiuso in dodicesima posizione ma si è presentata all'ultimo poligono per vincere la gara. Ha però commesso due errori e poi nell'ultimo giro è caduta due volte precipitando in dodicesima posizione. Subito dietro Martina Beck, 13esima. Delusione per Simone Hauswald che ha sprecato tutto all'ultima sessione di tiro in piedi. Kati Wilhelm ha chiuso 17esima, Andrea Henkel 27esima.
Si può affermare che le tedesche siano state affossate dall'ultimo poligono. Infatti se si sommano gli errori delle cinque atlete sopraccitate si nota come abbiano colpito 71 bersagli su 75 nei primi tre poligoni, mentre solamente 14 su 25 nell'ultima sessione di tiro! Il dato potrebbe essere indicazione di una condizione non ancora smagliante di tutta la squadra tedesca. Sempre in tema di Germania disastrosa Miriam Gössner: 73esima e autrice di 7 errori.
Tora Berger, in condizioni fisiche non eccelse, si difende bene con un 14esimo posto. Poco brillante anche la prestazione della Russia che a parte Sleptsova 4a e Medvedtseva 9a non piazza atlete nelle 20. Molto deludenti Olga Zaitseva 42esima (5 errori) e Anna Boulygina 54esima (6 errori). Le rientranti Gro Marit Istad Kristiansen e Shumei Yu sono finite molto lontane, rispettivamente 88esima e 95esima. Domani in programma la 20 km maschile.
A completare il trionfo svedese c'è Anna Carin Olofsson che ha chiuso in seconda posizione staccata di 26"2 con due errori al poligono. L'atleta di Lillhärdal si è dimostrata di gran lunga la migliore atleta sugli sci stretti, in contumacia dell'influenzata Lena Neuner, e ha chiuso con 2 errori complessivi. Con il podio odierno la Olofsson ritocca il record che già deteneva di atleta più anziana a salire sul podio in Coppa del mondo: riesce infatti a entrare nella top 3 alla tenera età di 36 anni, 8 mesi e 1 giorno. Peraltro quella odierna è la prima doppietta svedese nella storia del biathlon.
Il terzo gradino del podio ha rappresentato un piccolo giallo. A conquistarlo Darya Domracheva che per tutta la durata della gara è stata accreditata di 3 errori al poligono di cui uno commesso per aver sparato nella linea di tiro a fianco. In realtà questa segnalazione si è rivelata una "bufala" e la 23enne bielorussa è stata riportata dalla 14esima alla terza posizione solo a gara praticamente conclusa ai danni di Svetlana Sleptsova che, convinta di aver conquistato la terza posizione, se l'è vista togliere a posteriori proprio a favore della sua migliore amica.
Grande prestazione di squadra per l'Ucraina che piazza due atlete nella Top 6 e tre nelle prime dieci. Bella prova anche di una Michela Ponza in condizioni fisiche non ottimali che grazie al 20/20 al poligono conquista un'ottima 8a posizione. Per l'Italia va a punti anche Katja Haller, 36esima, lontane invece Christa Perathoner e Roberta Fiandino.
La grande sconfitta di giornata è la Germania. Lo squadrone tedesco, orfano della Neuner, non riesce a piazzare nessuna atleta nelle prime 10 cosa che non avveniva da tempo immemore. La migliore è Juliane Döll che, ironia della sorte, non avrebbe nemmeno dovuto gareggiare. La 23enne ha chiuso in dodicesima posizione ma si è presentata all'ultimo poligono per vincere la gara. Ha però commesso due errori e poi nell'ultimo giro è caduta due volte precipitando in dodicesima posizione. Subito dietro Martina Beck, 13esima. Delusione per Simone Hauswald che ha sprecato tutto all'ultima sessione di tiro in piedi. Kati Wilhelm ha chiuso 17esima, Andrea Henkel 27esima.
Si può affermare che le tedesche siano state affossate dall'ultimo poligono. Infatti se si sommano gli errori delle cinque atlete sopraccitate si nota come abbiano colpito 71 bersagli su 75 nei primi tre poligoni, mentre solamente 14 su 25 nell'ultima sessione di tiro! Il dato potrebbe essere indicazione di una condizione non ancora smagliante di tutta la squadra tedesca. Sempre in tema di Germania disastrosa Miriam Gössner: 73esima e autrice di 7 errori.
Tora Berger, in condizioni fisiche non eccelse, si difende bene con un 14esimo posto. Poco brillante anche la prestazione della Russia che a parte Sleptsova 4a e Medvedtseva 9a non piazza atlete nelle 20. Molto deludenti Olga Zaitseva 42esima (5 errori) e Anna Boulygina 54esima (6 errori). Le rientranti Gro Marit Istad Kristiansen e Shumei Yu sono finite molto lontane, rispettivamente 88esima e 95esima. Domani in programma la 20 km maschile.
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