lunedì 7 dicembre 2009

Kramer e Davis senza rivali a Calgary. Italia in crisi

PATTINAGGIO VELOCITA’ - L’olandese Sven Kramer e l’americano Shani Davis si sono ancora una volta confermati imbattibili nelle loro specialità di punta, rispettivamente i 5000 ed i 1000 metri. Il fuoriclasse orange ha realizzato un tempo eccezionale, 6:11.11, sopravanzando di oltre due secondi il russo Ivan Skobrev ed il connazionale Bob de Jong. Deludente sesto posto per il norvegese Havard Bokko che sta certamente pagando la vicenda del cambio d’allenatore della propria nazionale. L’atleta a stelle e strisce, invece, ha preceduto il coreano Kyou-Hyuk Lee ed il canadese Denny Morrison.

Lo stesso Davis è stato sorprendentemente sconfitto per soli 5 centesimi dal connazionale Chad Hedrik nei 1500, distanza in cui era ancora imbattuto in questa stagione. In Canada si sono disputate anche due gare dei 500 metri: nella prima ha prevalso il finlandese Mika Poutala, primo in classifica generale, nella seconda il coreano Lee, che sta dunque diventando un pattinatore polivalente.

Capitolo Italia: il week-end di Calgary per i colori azzurri è stato il più disastroso degli ultimi anni e si registra la sempre più lenta ed inesorabile involuzione di Enrico Fabris. Il campione olimpico di Torino 2006 nei 1500 è giunto addirittura ultimo in questa stessa distanza, superato anche dal compagno di squadra Matteo Anesi. Le cose non sono migliorate nei 5000, dove il tredicesimo posto rappresenta un risultato modesto. La prestazione più grave e disarmante, inoltre, è stata quella del team-pursuit vinto dall’Olanda, dove l’Italia, dopo il podio della prima gara, si è classificata al decimo posto ed al momento, in virtù della classifica generale e dei migliori tempi, sarebbe fuori da Vancouver. Vista la condizione attuale degli atleti italiani sarà difficile nella prossima gara di Salt Lake City riuscire a qualificarsi in extremis per le olimpiadi, dove l’Italia difenderebbe l’oro di 4 anni fa.

In campo femminile si conferma implacabile nei 500 metri la tedesca Jenny Wolf, che ha vinto entrambe le gare disputate. Eterna seconda la cinese Beixing Wang, anche se nella prima competizione è giunta ad un solo centesimo dalla teutonica. Nei 1000 successo della padrona di casa Christine Nesbitt, grande favorita anche per i giochi olimpici. Quest’ultima si è piazzata seconda nei 1500 vinti dalla connazionale Kristina Groves. La sfida più avvincente del week-end è stata quella nei 3000 tra la ceca Martina Sablikova e la tedesca Stephanie Beckert, con la teutonica impostasi per appena 3 centesimi. Ora il bilancio stagionale parla di due vittorie a testa tra queste due campionesse, con la Sablikova prima nella graduatoria generale con 10 punti di vantaggio sulla rivale.

A Calgary era presente una sola italiana, Chiara Simionato. La 34enne di Treviso è giunta quinta nella divisione B dei 1000 metri, palesando una condizione in crescita. I livelli del passato, quando vinse ben 11 prove di coppa del mondo, sono tuttavia lontanissimi.

1 commento:

  1. Davvero un peccato le difficoltà dei nostri azzurri del pattinaggio velocità. La speranza che Fabris possa riprendersi c'è ma la sensazione è che a Vancouver vedremo i risultati di Torino 2006 col binocolo purtroppo. Forse una sbagliata gestione del dopo Torino o più semplicemente gli annosi problemi dello sport italiano considerato "minore" possono essere la spiegazione a questa crisi.

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