OLIMPIADI – Non solo nel British Colombia ma in tutto il Canada è cominciato il toto tedoforo. Tra i nomi dei possibili candidati che potrebbero avere l’onore di accendere il braccere dei prossimi Giochi invernali, secondo il National Post, c’è perfino quello di Pamela Anderson, l’ex bagnina tutta curve di Baywatch, nata a Ladysmith, paese di neppure mille abitanti di Vancouver Island. Fa un certo effetto immaginare l’ex playmate nel ruolo affidato tra gli altri a Muhammad Ali ad Atlanta 1996. Tra le segnalazioni fatte su internet e citate dal giornale dell’Ontario, non può mancare quella di Wayne Gretzky, il più grande giocatori di hockey di tutti i tempi. Per restare sul ghiaccio Nhl c’è chi vorrebbe Trevor Linden, ex capitano dei Vancouver Canuks. Circolano i nomi anche di due sciatrici del passato: la senatrice Nancy “Tiger” Greene Raine, oro olimpico nel gigante di Grenoble 1968, anno in cui ha vinto la sua seconda Coppa del mondo consecutiva; Kerri Lee-Gartner, campionessa a Cinque cerchi in discesa ad Albertville ’92.
Sul web però la preferita e di gran lunga Betty Fox, sostenuta da un gruppo di Facebook arrivato a 120mila adesioni. Non si tratta di un’alteta ne si una star di Hollywood. E’ semplicemente la mamma di un ragazzo che ha fatto breccia nei cuori di molti canadesi. Terry Fox, al quale venne amputata la gamba destra per un brutto male, decise di iniziare nel 1980 la Maratona della Speranza per sensibilizzare la lotta al cancro. Un coast-to-coast con la protesi che lo portò a percorrere ogni giorno 42 chilometri. Dopo 5373 km e 143 il ragazzo di Winnipeg dovette interrompere la sua corsa per la vita a Thunder Bay, dove gli furono diagnosticati grumi tumorali ai polmoni. Morì un anno dopo e i suoi funerali furono trasmessi in diretta nazionale.
Sul web però la preferita e di gran lunga Betty Fox, sostenuta da un gruppo di Facebook arrivato a 120mila adesioni. Non si tratta di un’alteta ne si una star di Hollywood. E’ semplicemente la mamma di un ragazzo che ha fatto breccia nei cuori di molti canadesi. Terry Fox, al quale venne amputata la gamba destra per un brutto male, decise di iniziare nel 1980 la Maratona della Speranza per sensibilizzare la lotta al cancro. Un coast-to-coast con la protesi che lo portò a percorrere ogni giorno 42 chilometri. Dopo 5373 km e 143 il ragazzo di Winnipeg dovette interrompere la sua corsa per la vita a Thunder Bay, dove gli furono diagnosticati grumi tumorali ai polmoni. Morì un anno dopo e i suoi funerali furono trasmessi in diretta nazionale.