PATTINAGGIO DI FIGURA - Grazie al netto successo nel Trophèe Eric Bompard di Parigi, Kim Yu Na
(nella foto) è salita in quarta posizione nella graduatoria delle vincitrici di tappe del Grand Prix, raggiungendo quota
6 vittorie. Peraltro, la 19enne coreana si è già imposta anche in
2 finali (San Pietroburgo 2007 e Torino 2008).
Kim è preceduta nella classifica all-time dalla russa Irina Slutskaja che vanta 13 successi di tappa cui vanno aggiunte 4 finale vinte. In seconda posizione, si trova la statunitense Michelle Kwan con 12 vittorie di tappa ed un'affermazione in finale. Al terzo posto, Maria Butyrskaya, pattinatrice russa che ha archiviato 10 successi di tappa, ma non è mai uscita vincitrice dall'atto finale del Grand Prix.
Kim ha staccato di una lunghezza la giapponese Mao Asada che potrebbe però raggiungere la storica rivale nel fine settimana imponendosi nella Coppa di Russia, seconda tappa stagionale del Grand Prix. A quota 5 successi si trova anche la statunitense Sasha Cohen, che, salute permettendo, tornerà in gara a Skate America, dove troverà tra le sue avversarie proprio la campionessa del mondo in carica.
I numeri di Kim sono comunque oltremodo eloquenti. Dopo il terzo posto ottenuto nel novembre 2006 a Skate Canada, gara di debutto a livello seniores, sono arrivate 6 vittorie di tappa consecutive, striscia tuttora aperta (il record di vittorie consecutive in tappe del Grand Prix appartiene a Michelle Kwan che rimase imbattuta per 10 gare tra l'autunno del 1995 e l'autunno del 2000).
Nelle 14 competizioni disputate in categoria seniores (tappe di Grand Prix, finali di Grand Prix, Campionati Mondiali, 4 Continents), Kim non è mai scesa dal podio archiviando 10 vittorie, un posto d'onore e tre terze posizioni. In occasione di 11 gare, ha fatto segnare il punteggio più alto nello short program, mentre per 9 volte è stata la migliore nel programma lungo.
L'ultima sconfitta in un programma corto risale al Marzo del 2008, quando nei Campionati Mondiali di Goteborg, complice una caduta sul triplo lutz, si piazzò al quinto posto.
A livello seniores, ma la situazione da junior è la medesima, l'allieva di Brian Orser si è imposta su tutti i fronti a sua disposizione. Chiramente manca all'appello l'alloro olimpico anche perchè, causa limiti di età, Kim non ha mai preso parte alla rassegna a cinque cerchi.
Tuttavia, esiste un dato statistico che non fa dormire sonni tranquilli nè alla detentrice del record mondiale, nè alla giapponese Mao Asada. Infatti, da quando sono stati istituiti prima il Grand Prix, arrivato alla 15esima edizione, e poi il Four Continents, prossimo al 12esimo atto, nessuna pattinatrice di singolo è stata in grado di vincere nel corso dell'intera carriera una finale di Grand Prix, un titolo olimpico, un titolo mondiale e un titolo europeo o 4 continenti.
Il fatto è singolare perchè tra settore maschile, coppie e danza sono riusciti ad ottenere successi su tutti i fronti Yagudin, Plushenko, Sale-Pellettier, Berezhnaya-Sikharulidze, Totmianina-Marinin, Grischuk-Platov, Anissina-Peizerat e Nakva-Kostomarov
Tra tutti, il solo Alexei Yagudin, è stato capace di completare il filotto in una singola stagione anche perchè è stato il solo a disputare i Campionati Mondiali dopo aver trionfato nei Giochi Olimpici. Per la cronaca, nella storica stagione 2001-2002, il fuoriclasse russo vinse 2 tappe di Grand Prix, la finale del Grand Prix, i Campionati Europei, i Giochi Olimpici e i Campionati Mondiali.
Forse proprio Yagudin potrebbe rivelarsi un intrigante motivo di ispirazione per Kim che dovrà però guardarsi bene dalla voglia di rivalsa di Mao Asada. La giapponese non avrà in comune con Kim il segno zodiacale, ma allo stesso modo è nata nel settembre dell'anno di grazia 1.990 e, così come la coreana, vanta in bacheca due successi in finali del Grand Prix, un titolo mondiale ed un 4 Continents. Probabilmente, le manca quella continuità ad alto livello che rappresenta la prerogativa principale di Kim, ma sulla singola gara rappresenta una rivale oltremodo ostica, ultima finale del Grand Prix docet. Finora le due asiatiche si sono scontrate 8 volte a livello seniores ed in 3 occasioni, tra cui due Campionati Mondiali, ha prevalso l'allieva dell'istrionica Tatiana Tarasova. Le sfide da juniores sono state, invece, 3 con 2 successi per Asada.
Il Trophèe Bompard, primo round stagionale e 11esimo all-time dell sentito match, è stato stravinto dalla coreana, ma la strada verso Vancouver è ancora lunga e non è scritto che i valori rimangano i medesimi. Nel frattempo, Joannie Rochette e Miki Ando continuano a sperare, con credenziali più o meno fondate, che dalla rivalità tra le due icone asiatiche possa spuntare fuori il terzo incomodo. Storia recente alla mano, le loro ambizioni appaiono più che legittime...