PATTINAGGIO DI VELOCITA' - Annata sciagurata per Enrico Fabris. Il campione olimpico di Torino 2006 non parteciperà ai Campionati del Mondo Allround di Heerenveen a causa del riacutizzarsi di un problema alla schiena che ne impedisce il regolare svolgimento degli allenamenti. Stagione finita, dunque, per il 28enne di Asiago, di ritorno in Italia nella giornata di domani. Termina nel peggiore dei modi, quindi, un 2009-2010 avaro di soddisfazioni, in cui l’azzurro ha emesso un solo grande lampo nel mese di gennaio, quando trionfò a Salt Lake City nei 5000 metri avvicinando il record del mondo di Sven Kramer, senza dimenticare inoltre l’argento ai Campionati Europei di Hamar.
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lunedì 15 marzo 2010
sabato 27 febbraio 2010
Vancouver 2010 - speed skating, team pursuit Italia a picco. Stati Uniti vs Canada sarà la finale
PATTINAGGIO VELOCITA’ - Saranno il Canada e gli Stati Uniti a giocarsi il titolo olimpico del team-pursuit nello speed skating. Finale sorprendente, dalla quale è stata esclusa la grande favorita Olanda, eliminata in semifinale dagli americani per 40 centesimi. Il terzetto statunitense composto da Chad Hedrick, Brian Hansen e Jonathan Kuck (che ha sostituito per scelta tecnica Trevor Marsicano, impegnato nel turno precedente), è partito a razzo contro i tulipani, guadagnando quasi 2 secondi di vantaggio nella prima parte di gara. Nell’ultimo giro, però, l’Olanda sembrava recuperare grazie ad una poderosa azione di Sven Kramer, tuttavia gli yankees riuscivano a stringere i denti ed a mantenere un piccolo margine di vantaggio. Senza Shani Davis, autoesclusosi dalla squadra prima dell’inizio delle Olimpiadi, quella realizzata dagli Usa è stata una vera e propria impresa.
Molto convincente anche il cammino del Canada verso la finale. I padroni di casa Mathieu Giroux, Lukas Makowsky e Denny Morrison hanno prevalso di oltre 4 secondi sull’Italia nei quarti di finale, in quella che era la rivincita dell’atto conclusivo di Torino 2006. Gli atleti della Foglia d’acero hanno surclassato gli azzurri sin dal primo metro, realizzando anche il nuovo record olimpico (3:42.38). Il terzetto italiano, invece, è parso poco brillante, con un Enrico Fabris ancora una volta al di sotto delle aspettative: per il 28enne di Asiago si conclude un’Olimpiade da dimenticare, con il settimo posto nei 5000 metri come miglior risultato individuale.
Dopo l’agevole successo sugli azzurri, il Canada ha dovuto soffrire più del previsto in semifinale contro la Norvegia di Havard Bokko, in grande rimonta nella seconda metà di gara. I nord-americani, però, si sono resi artefici di un’altra strepitosa prestazione, abbassando nuovamente il record dei Giochi (3:42.22): contro gli Usa, dunque, partiranno favoriti per la conquista della medaglia d’oro. Nella finalina per il bronzo, invece, l’Olanda, almeno sulla carta, sembra avere qualcosa in più degli scandinavi. Tornerà sul ghiaccio anche l’Italia per la sfida alla Corea del Sud, valida per la quinta posizione: una magra consolazione per quella che era la nazionale campione in carica.
di Federico Militello
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domenica 21 febbraio 2010
Vancouver 2010 - Speed skating 1.500 maschili Tuitert fa saltare il banco. Davis 2° e Fabris 10°
PATTINAGGIO VELOCITA' - Tutti si aspettavano il duello tra gli arcirivali Shani Davis e Chad Hendrick. Invece a primeggiare nei 1.500 metri maschili è stato l'olandese Mark Tuitert con il tempo di 1'45"57. Il 29enne, che in questa stagione non era mai salito sul podio in Coppa del mondo sulla distanza vantando come best result un quarto posto, è stato autore di una gara impressionante e ha vinto con margine.
Davis ha comunque conquistato la medaglia d'argento, staccato di 53 centesimi dal vincitore, mentre il norvegese Havard Bøkko ha conquistato il bronzo con 56 centesimi di distacco. Quarto il russo Skobrev, terzo sui 5.000, mentre al quinto posto si è piazzato il coreano Mo Tae-Bum, vincitore sui 500 e secondo sui 1.000. Chad Hendrick si è dovuto accontentare del sesto posto, a 1"12 da Tuitert.
Enrico Fabris ha chiuso la difesa del titolo olimpico di Torino in una mesta decima posizione a 1"45 dal vincitore. Dodicesimo, invece, Matteo Anesi a 1"77. Sven Kramer, comunque mai un fattore su questa distanza, è invece giunto 13esimo. A seguire ci saranno i 1.500 femminili.
Davis ha comunque conquistato la medaglia d'argento, staccato di 53 centesimi dal vincitore, mentre il norvegese Havard Bøkko ha conquistato il bronzo con 56 centesimi di distacco. Quarto il russo Skobrev, terzo sui 5.000, mentre al quinto posto si è piazzato il coreano Mo Tae-Bum, vincitore sui 500 e secondo sui 1.000. Chad Hendrick si è dovuto accontentare del sesto posto, a 1"12 da Tuitert.
Enrico Fabris ha chiuso la difesa del titolo olimpico di Torino in una mesta decima posizione a 1"45 dal vincitore. Dodicesimo, invece, Matteo Anesi a 1"77. Sven Kramer, comunque mai un fattore su questa distanza, è invece giunto 13esimo. A seguire ci saranno i 1.500 femminili.
domenica 14 febbraio 2010
Sven Kramer re dei 5000, 7° e deluso Enrico Fabris
PATTINAGGIO VELOCITA' - L’olandese Sven Kramer era il grande favorito per la prova olimpica dei 5000 metri e ha rispettato pienamente il pronostico: medaglia d’oro con il tempo di 6'14"60, che costituisce il nuovo record dei Giochi.
Il fuoriclasse orange ha conquistato il primo alloro a Cinque Cerchi della carriera nella sua gara preferita, dove non perde dal 2007. Sul ghiaccio di Richmond Kramer è partito subito fortissimo, guadagnando nei primi 3000 un margine incolmabile sui rivali di circa 4 secondi, mentre nel finale è parso affaticato.
Clamorosa medaglia d’argento per il sud coreano Seung-Hoon Lee, che sino allo scorso anno praticava lo short track. Il podio dell’atleta asiatico è sicuramente il risultato più sorprendente di giornata e ha stupito in particolare il suo rush finale, grazie al quale ha rosicchiato addirittura 2 secondi al campione olimpico (soli 2.36 secondi di distacco alla fine).
Inaspettata anche la presenza del russo Ivan Skobrev sul gradino più basso del podio con il tempo di 6'18"05. Il pattinatore dell’Est Europa era nella stessa batteria di Enrico Fabris, grande deluso di giornata.
L’azzurro sino a metà gara sembrava in corsa addirittura per la medaglia d’oro, poi un calo fisico nella seconda parte lo ha relegato in settima posizione (6'20"53). Il rammarico aumenta se si pensa che quest’anno Skobrev è migliorato molto proprio allenandosi con il 28enne di Asiago.
"Mi sono sentito bene solo all’inizio, poi dopo due giri non ho saputo essere brillante come avrei voluto. Ho dovuto cambiare strategia in corsa, pensavo di accelerare dopo metà gara, come sempre. Ho provato a farlo ma è durato solo un giro. Lì forse ho speso troppo, perché poi ho perso sensibilità nelle gambe e sono arrivato al limite. Ora devo dimenticare in fretta questa giornata e pensare ai 1500" il parere di Fabris.
Quarta e quinta piazza rispettivamente per il norvegese Havard Bokko e per l’olandese Bob de Jong, tra i favoriti della vigilia. Soddisfazione anche per la Francia, con Alexis Contin sesto e sempre più vicino ai vertici mondiali. Opaca prestazione per gli americani Chad Hedrick e Shani Davis, undicesimo il primo e dodicesimo il secondo. L’altro azzurro in gara, Luca Stefani, si è classificato 25esimo alla sua prima esperienza olimpica.
di Federico Militello
martedì 9 febbraio 2010
Vigilia olimpica con parecchi test antidoping
OLIMPIADI - I Giochi olimpici si avvicinano e molti atleti stanno ricevendo i primi controlli a sorpresa. Sono già stati testati parecchi protagonisti soprattutto tra sci di fondo e biathlon. Tra chi ha ricevuto la visita degli ispettori della Wada c'è anche l'azzurro Enrico Fabris, oltre a Petter Northug, testato nella mattinata canadese di ieri, così come Astrid Jacobsen il giorno prima.
Controllata anche quasi tutta la squadra austriaca di biathlon. L'unico a cui non è stato chiesto di sottoporsi al test è stato Tobias Eberhard, a differenza dei 5 compagni di squadra. La nazione che ha ricevuto più visite in assoluto dall'agenzia mondiale antidoping è, manco a dirlo, la Russia, con 3 controlli nel fondo e 4 nel biathlon.
Controllata anche quasi tutta la squadra austriaca di biathlon. L'unico a cui non è stato chiesto di sottoporsi al test è stato Tobias Eberhard, a differenza dei 5 compagni di squadra. La nazione che ha ricevuto più visite in assoluto dall'agenzia mondiale antidoping è, manco a dirlo, la Russia, con 3 controlli nel fondo e 4 nel biathlon.
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venerdì 15 gennaio 2010
Rinviati i Tricolori pista lunga per insufficienti iscritti
PATTINAGGIO VELOCITA' - E' bastato che Chiara Simionato volasse in Giappone per disputare I Mondiali sprint (in programma da domani a domenica), l'influenza di Enrico Fabris e una caviglia dolorante di Matteo Anesi per indurre il Circolo Pattinatori di Pinè ad alzare bandiera bianca e rinviare al 6-7 marzo i Tricolori di pista lunga per un insufficiente numero di iscritti: 3 uomini e nessuna donna.
La rassegna nazionale, la competizione più importante della stagione, dove ieri (come riporta La Gazzetta dello Sport), sull'anello trentino di Baselga di Pinè (l'altro esistente in Italia è in Alto Adige a Collalbo), avrebbe dovuto concludersi la due giorni di gare allround e consegnare agli annali l'edizione numero 82 maschile e 42 femminile, non è neppure cominciata.
Gli organizzatori, consultate le società sportive e i responsabili tecnici di entrambi i settori (Erminia Turci e Maurizio Marchetto), hanno dovuto prendere la dolorosa e sintomatica decisione. Il recente argento continentale allround di Hamar e soprattutto i due ori firmati a Torino 2006 da Enrico Fabris, acquistano una dimensione ancora più grande, proprio perchè ottenuti contro scuole come Olanda, Norvegia, Usa e Canada, che possono contare su numeri (tesserati e club) ben diversi.
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lunedì 11 gennaio 2010
Poker europeo di Kramer, Fabris argento allround
PATTINAGGIO VELOCITA’ - Sono terminati in Norvegia, ad Hamar, i Campionati Europei All Round di pattinaggio velocità. Il successo finale è andato, per il quarto anno consecutivo, al fenomeno olandese Sven Kramer, che ha preceduto un Enrico Fabris tornato definitivamente sui suoi standard di alto livello. Quella tra i due grandi rivali è stata una battaglia molto combattuta, risoltasi solo nella conclusiva prova dei 10000 metri.
Nei 500 il 23enne tulipano, quarto, ha preceduto il bi-campione olimpico di appena 4 centesimi, quinto. Nella stessa gara eccezionale secondo posto per l’altro azzurro Matteo Anesi (dodicesimo nella classifica finale), sconfitto dal polacco Konrad Niedzwiedzki. Nei 5000, poi, Kramer ha preceduto Fabris di poco più di due secondi.
La riscossa dell’azzurro è avvenuta nei 1500, dove il 28enne di Asiago ha trionfato con 0"68 di margine sull’olandese. Infine nella gara più lunga, quando il fenomeno orange partiva con un vantaggio di poco più di un secondo, l’azzurro ha probabilmente pagato lo sforzo delle competizioni precedenti, terminando terzo a 9"40 secondi dal giovane rivale.
Dunque Kramer ha messo meritatamente le mani sul titolo con il punteggio finale di 150.227, ma Fabris (150.776) ha tuttavia riacquistato lo smalto di 2 stagioni or sono e non sembra particolarmente lontano dalle prestazioni del confermato campione continentale. Medaglia di bronzo per il russo Ivan Skobrev, molto continuo su tutte le distanze, pur senza particolari picchi di rendimento.
Il francese Alexis Contin è la rivelazione della rassegna europea: quarto nella classifica finale, ma secondo e terzo rispettivamente nei 10000 e nei 5000. Il transalpino ha 23 anni, proviene dal pattinaggio a rotelle (in cui aveva realizzato anche un record del mondo nei 500 metri) e ha buone prospettive.
Nella competizione femminile, invece, ha trionfato la ceca Martina Sablikova. Per la 22enne di Praga si tratta della seconda affermazione europea dopo quella del 2007 a Collalbo. La vincitrice ha costruito il proprio successo essenzialmente nei 5000, gara in cui ha inflitto oltre 17 secondi alla rivale olandese Irene Wust, alla fine medaglia d’argento. Il podio è stato completato dalla tedesca Daniela Anschutz Thoms, anche lei molto efficace nelle lunghe distanze.
domenica 20 dicembre 2009
I qualificati italiani per i Giochi di Vancouver
PATTINAGGIO VELOCITA’ - Al termine della tappa di Salt Lake City, l’Isu ha diramato la lista ufficiale degli atleti qualificati per le olimpiadi di Vancouver. L’Italia potrà schierare 5 pattinatori in totale, quattro uomini, Enrico Fabris (1.500, 5.000 e 10.000), Matteo Anesi (1.000 e 1.500), Ermanno Ioriatti (500) e Luca Stefani (5000), ed una donna, Chiara Simionato (500, 1000 e 1500). In Canada sarà presente anche il team-pursuit azzurro, che difenderà il titolo olimpico conquistato a Torino 4 anni fa. Molto sfortunato, invece, il giovanissimo Jan Daldossi, che ha visto sfuggire il pass per un solo centesimo nei 500 e per 2 nei 1000: l’azzurrino sarà prima riserva in entrambe le distanze.
La nazionale più rappresentata sarà l’Olanda, che ha ottenuto il massimo dei posti disponibili in tutte le discipline ad eccezione dei 5000 metri femminili, dove al via ci saranno ‘solo’ due orange e non tre. Molto nutrita anche la partecipazione di Stati Uniti, Canada e Russia.
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lunedì 14 dicembre 2009
L’Italia si qualifica a Vancouver nel team-pursuit
PATTINAGGIO VELOCITA’ - La tappa di coppa del mondo disputatasi a Salt Lake City, l’ultima del 2009, ha riportato la nazionale italiana nell’elite di questa disciplina. Dopo la vittoria con primato personale di Enrico Fabris nei 5000 metri, è arrivata il giorno dopo una convincente qualificazione alle olimpiadi da parte del team-pursuit, secondo a soli 17 centesimi dalla Norvegia.
Il terzetto azzurro, composto da Fabris, Matteo Anesi e Luca Stefani potrà quindi difendere in Canada l’oro conquistato a Torino nel 2006. Anesi ha realizzato inoltre il record italiano nei 1000 metri con il tempo di 1'08"43, classificandosi al secondo posto nella Divisione B e mostrando una crescita che a questo punto sta divenendo esponenziale. L’Italia quindi appare di nuovo in salute e ha ritrovato la sua punta di diamante che sembrava essere in crisi dopo un avvio di stagione avaro di risultati: "Dopo la mia vittoria nei 5000 in molti sono rimasti sorpresi, ma non io. Anzi, mi sorprendeva il fatto che andassi così male nelle gare precedenti, che non rispecchiavano le mie qualità e gli allenamenti svolti in estate. Ora sono molto felice perché mi serviva questo risultato di prestigio per acquisire maggiori convinzioni e motivazioni in vista delle olimpiadi. E’ stato importante ritrovare il giusto feeling con il ghiaccio. Ho dimostrato a tutti chi è Enrico Fabris. Non era presente Kramer, ma non importa: io penso solo alle mie prestazioni e questa è stata la migliore degli ultimi due anni. Sono molto soddisfatto anche degli evidenti progressi dei miei compagni di squadra’’, le considerazioni post-vittoria di Fabris.
Nei 500 maschili dominio coreano in entrambe le competizioni disputatesi, con Kyou-Hyuk Lee vincitore per due volte con il medesimo tempo di 34.26 secondi. Il padrone di casa Shani Davis si conferma implacabile nei 1000 metri con il quinto successo consecutivo, mentre nei 1500 si imposto con l’incredibile tempo di 1'41"04, nuovo primato del mondo. Fabris è giunto sesto nella stessa distanza con il nuovo personale. Un record del mondo è stato realizzato anche nei 500 femminili dalla tedesca Jenny Wolf, con il tempo di 37 secondi netti. La cinese Beixing Wang, seconda dietro la teutonica nella prima gara, si è presa la rivincita nella seconda, sfiorando per soli 2 centesimi il primato della rivale. La stessa Wang ha concluso al secondo posto i 1000 metri, dietro la canadese Christine Nesbitt. Quest’ultima ha trionfato anche nei 1500 sulla connazionale Kristina Groves. Terzo posto in questa distanza per l’americana Jennifer Rodriguez, tornata a competere su ottimi livelli. Nei 3000 continua il duello tra la ceca Martina Sablikova e la tedesca Stephanie Beckert, con la 22enne di Nove Mesto che ha prevalso sulla rivale per 1"49. Nel team-pursuit femminile sorprendente vittoria della Russia sul Canada.
L’azzurra Chiara Simionato, infine, ha conseguito il diritto di partecipare ai Giochi Olimpici di Vancouver in tre differenti distanze: 500, 1000 e 1500.
Il terzetto azzurro, composto da Fabris, Matteo Anesi e Luca Stefani potrà quindi difendere in Canada l’oro conquistato a Torino nel 2006. Anesi ha realizzato inoltre il record italiano nei 1000 metri con il tempo di 1'08"43, classificandosi al secondo posto nella Divisione B e mostrando una crescita che a questo punto sta divenendo esponenziale. L’Italia quindi appare di nuovo in salute e ha ritrovato la sua punta di diamante che sembrava essere in crisi dopo un avvio di stagione avaro di risultati: "Dopo la mia vittoria nei 5000 in molti sono rimasti sorpresi, ma non io. Anzi, mi sorprendeva il fatto che andassi così male nelle gare precedenti, che non rispecchiavano le mie qualità e gli allenamenti svolti in estate. Ora sono molto felice perché mi serviva questo risultato di prestigio per acquisire maggiori convinzioni e motivazioni in vista delle olimpiadi. E’ stato importante ritrovare il giusto feeling con il ghiaccio. Ho dimostrato a tutti chi è Enrico Fabris. Non era presente Kramer, ma non importa: io penso solo alle mie prestazioni e questa è stata la migliore degli ultimi due anni. Sono molto soddisfatto anche degli evidenti progressi dei miei compagni di squadra’’, le considerazioni post-vittoria di Fabris.
Nei 500 maschili dominio coreano in entrambe le competizioni disputatesi, con Kyou-Hyuk Lee vincitore per due volte con il medesimo tempo di 34.26 secondi. Il padrone di casa Shani Davis si conferma implacabile nei 1000 metri con il quinto successo consecutivo, mentre nei 1500 si imposto con l’incredibile tempo di 1'41"04, nuovo primato del mondo. Fabris è giunto sesto nella stessa distanza con il nuovo personale. Un record del mondo è stato realizzato anche nei 500 femminili dalla tedesca Jenny Wolf, con il tempo di 37 secondi netti. La cinese Beixing Wang, seconda dietro la teutonica nella prima gara, si è presa la rivincita nella seconda, sfiorando per soli 2 centesimi il primato della rivale. La stessa Wang ha concluso al secondo posto i 1000 metri, dietro la canadese Christine Nesbitt. Quest’ultima ha trionfato anche nei 1500 sulla connazionale Kristina Groves. Terzo posto in questa distanza per l’americana Jennifer Rodriguez, tornata a competere su ottimi livelli. Nei 3000 continua il duello tra la ceca Martina Sablikova e la tedesca Stephanie Beckert, con la 22enne di Nove Mesto che ha prevalso sulla rivale per 1"49. Nel team-pursuit femminile sorprendente vittoria della Russia sul Canada.
L’azzurra Chiara Simionato, infine, ha conseguito il diritto di partecipare ai Giochi Olimpici di Vancouver in tre differenti distanze: 500, 1000 e 1500.
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domenica 13 dicembre 2009
Il ritorno di Enrico Fabris: 1° nei 5000 a Salt Lake
PATTINAGGIO VELOCITA’ - Dopo un inizio di stagione sconcertante, in cui aveva toccato il fondo con l’ultimo posto nei 1500 a Calgary, Enrico Fabris sembrava attraversare una preoccupante involuzione proprio nell‘anno olimpico. Il fuoriclasse di Asiago, invece, come un fulmine a ciel sereno è tornato alla vittoria, primeggiando nettamente nei 5000 metri di Salt Lake City.
L’azzurro ha trionfato con il tempo di 6'06"06, che costituisce anche il suo primato personale nonchè record italiano sulla distanza. L’olimpionico di Torino 2006 ha marciato ad un ritmo elevatissimo, mantenendosi costantemente intorno ai 29 secondi al giro. Secondo posto a 2"70 per l’olandese Bob de Jong, terzo a ben 4"52 il russo Ivan Skobrev. Non ha preso parte alla gara il fenomeno orange Sven Kramer.
Il 28enne vicentino tornerà sul ghiaccio in serata per l’appuntamento più importante del week-end: il team-pursuit azzurro si gioca la qualificazione alle olimpiadi di Vancouver.
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lunedì 7 dicembre 2009
Kramer e Davis senza rivali a Calgary. Italia in crisi
PATTINAGGIO VELOCITA’ - L’olandese Sven Kramer e l’americano Shani Davis si sono ancora una volta confermati imbattibili nelle loro specialità di punta, rispettivamente i 5000 ed i 1000 metri. Il fuoriclasse orange ha realizzato un tempo eccezionale, 6:11.11, sopravanzando di oltre due secondi il russo Ivan Skobrev ed il connazionale Bob de Jong. Deludente sesto posto per il norvegese Havard Bokko che sta certamente pagando la vicenda del cambio d’allenatore della propria nazionale. L’atleta a stelle e strisce, invece, ha preceduto il coreano Kyou-Hyuk Lee ed il canadese Denny Morrison.
Lo stesso Davis è stato sorprendentemente sconfitto per soli 5 centesimi dal connazionale Chad Hedrik nei 1500, distanza in cui era ancora imbattuto in questa stagione. In Canada si sono disputate anche due gare dei 500 metri: nella prima ha prevalso il finlandese Mika Poutala, primo in classifica generale, nella seconda il coreano Lee, che sta dunque diventando un pattinatore polivalente.
Capitolo Italia: il week-end di Calgary per i colori azzurri è stato il più disastroso degli ultimi anni e si registra la sempre più lenta ed inesorabile involuzione di Enrico Fabris. Il campione olimpico di Torino 2006 nei 1500 è giunto addirittura ultimo in questa stessa distanza, superato anche dal compagno di squadra Matteo Anesi. Le cose non sono migliorate nei 5000, dove il tredicesimo posto rappresenta un risultato modesto. La prestazione più grave e disarmante, inoltre, è stata quella del team-pursuit vinto dall’Olanda, dove l’Italia, dopo il podio della prima gara, si è classificata al decimo posto ed al momento, in virtù della classifica generale e dei migliori tempi, sarebbe fuori da Vancouver. Vista la condizione attuale degli atleti italiani sarà difficile nella prossima gara di Salt Lake City riuscire a qualificarsi in extremis per le olimpiadi, dove l’Italia difenderebbe l’oro di 4 anni fa.
In campo femminile si conferma implacabile nei 500 metri la tedesca Jenny Wolf, che ha vinto entrambe le gare disputate. Eterna seconda la cinese Beixing Wang, anche se nella prima competizione è giunta ad un solo centesimo dalla teutonica. Nei 1000 successo della padrona di casa Christine Nesbitt, grande favorita anche per i giochi olimpici. Quest’ultima si è piazzata seconda nei 1500 vinti dalla connazionale Kristina Groves. La sfida più avvincente del week-end è stata quella nei 3000 tra la ceca Martina Sablikova e la tedesca Stephanie Beckert, con la teutonica impostasi per appena 3 centesimi. Ora il bilancio stagionale parla di due vittorie a testa tra queste due campionesse, con la Sablikova prima nella graduatoria generale con 10 punti di vantaggio sulla rivale.
A Calgary era presente una sola italiana, Chiara Simionato. La 34enne di Treviso è giunta quinta nella divisione B dei 1000 metri, palesando una condizione in crescita. I livelli del passato, quando vinse ben 11 prove di coppa del mondo, sono tuttavia lontanissimi.
domenica 22 novembre 2009
Dominio di Sven Kramer nelle gare di Hamar
PATTINAGGIO VELOCITA’ - Sven Kramer continua a vincere con imbarazzante facilità. Anche ad Hamar (Nor), nella prima gara dell’anno sui 10.000 metri, il 23enne fenomeno olandese ha inflitto, con il tempo di 12'50"96, pesantissimi distacchi agli avversari: 4 secondi al connazionale Bob de Jong, secondo, 10"45 al russo Ivan Skobrev, terzo. In vista di Vancouver, su questa distanza e nei 5.000, il pattinatore di Heerenveen non sembra poter trovare l’opposizione di avversari credibili. Grande deluso di giornata il padrone di casa Havard Bokko, distante oltre 13 secondi dal vincitore. Discreto piazzamento per Enrico Fabris, sesto, ma il gap da Kramer è abissale: addirittura 30 secondi. L’asiaghese ha ritrovato buone sensazioni in questo fine settimana e la condizione, finalmente, è parsa in crescita.
In campo femminile nei 1500, assente la canadese Christine Nesbitt, si è imposta un’altra atleta della foglia d’acero: Kristina Groves, mai completamente a suo agio in questa specialità in passato: "Sono molto contenta, ho capito che possiedo dentro di me le capacità per poter far bene anche in questo tipo di gara". La 33enne di Ottawa ha preceduto l’olandese Ireen Wust e la ceca Martina Sablikova. Quest’ultima, poi, si è presa la rivincita nei 3.000 sulla tedesca Stephanie Beckert, che l’aveva sconfitta 7 giorni fa ad Heerenveen. La 22enne di Nove Mesto ha comunque faticato per avere la meglio della rivale e ha prevalso con un vantaggio non esagerato di 2"41 secondi. Nella stessa gara terzo posto, a quasi 10 secondi dalla prima, per un’altra rappresentante della Germania, Daniela Anschutz Thoms.
In campo femminile nei 1500, assente la canadese Christine Nesbitt, si è imposta un’altra atleta della foglia d’acero: Kristina Groves, mai completamente a suo agio in questa specialità in passato: "Sono molto contenta, ho capito che possiedo dentro di me le capacità per poter far bene anche in questo tipo di gara". La 33enne di Ottawa ha preceduto l’olandese Ireen Wust e la ceca Martina Sablikova. Quest’ultima, poi, si è presa la rivincita nei 3.000 sulla tedesca Stephanie Beckert, che l’aveva sconfitta 7 giorni fa ad Heerenveen. La 22enne di Nove Mesto ha comunque faticato per avere la meglio della rivale e ha prevalso con un vantaggio non esagerato di 2"41 secondi. Nella stessa gara terzo posto, a quasi 10 secondi dalla prima, per un’altra rappresentante della Germania, Daniela Anschutz Thoms.
sabato 21 novembre 2009
Quinta vittoria stagionale per Davis. Fabris in ripresa
PATTINAGGIO VELOCITA’ - Nella terza prova stagionale di coppa del mondo ad Hamar, Norvegia, nei 1500 metri il campione italiano Enrico Fabris ha ottenuto finalmente un risultato incoraggiante, giungendo quinto a soli 12 centesimi dal terzo posto dell’idolo locale Havard Bokko. L’olimpionico di Asiago sta lentamente ritrovando la miglior condizione, come testimonia anche il tempo finale di 1:45.73, e domani potrebbe puntare al primo podio individuale della stagione nei 10.000.
La gara odierna ha visto l’ennesima prova di forza dell’americano Shani Davis, che ha ottenuto la quinta vittoria consecutiva tra 1000 e 1500. Ben 1.13 secondi di vantaggio per l’atleta a stelle e strisce sul secondo classificato, il canadese Lukas Makowsky. Quarto posto per un altro americano, Chad Hedrick. Non ha partecipato alla gara il fuoriclasse olandese Sven Kramer, comunque non brillante in questa distanza nelle gare precedenti.
Per l’Italia, oltre al ritorno di Fabris ad alti livelli, molto buona anche la tredicesima piazza per Matteo Anesi a 2.95 secondi dalla vittoria, importante soprattutto in chiave team-pursuit.
lunedì 16 novembre 2009
Italia terza nel team pursuit a Heerenveen dove Enrico Fabris è ancora lontano dai migliori
PATTINAGGIO VELOCITA’ - A Heerenveen, nella seconda prova di Coppa del mondo, la nazionale italiana ha ottenuto il primo podio stagionale grazie al terzo posto nel team pursuit, dove con il tempo di 3'45"62 è giunta alle spalle delle vincitrici a pari merito Usa e Olanda, staccata di 1"68. Questo risultato ha salvato un week-end tutt’altro che esaltante, con Enrico Fabris ancora fuori condizione e giunto nono e decimo rispettivamente nei 1500 e 5000 metri. Il terzo posto conquistato insieme a Marco Cignini e Luca Stefani potrebbe dare morale e convinzione al campione olimpico di Asiago per tornare in fretta ai suoi livelli abituali.
Le gare olandesi hanno messo in risalto uno Sven Kramer non più "alieno" come in passato, ma alla portata degli avversari. Il fuoriclasse orange, infatti, si è imposto nei 5000 per soli 9 centesimi sul connazionale Bob de Jong e per 81 sul norvegese Havard Bokko. Si conferma per ora imbattibile sui 1000 e 1500 l’americano Shani Davis: nella distanza più breve ha sconfitto l’olandese Simon Kuipers ed il coreano Tae-Bum Mo, mentre nella più lunga ha prevalso di 1"09 sul Bokko, com’era già avvenuto a Berlino, e di 1"26 su un altro padrone di casa, Stefan Groothuis.
La competizione più imprevedibile, invece, è quella dei 500 metri: 4 vincitori diversi in 4 gare, con distacchi sempre infinitesimali. Nella prima contesa del week-end ha vinto il giapponese Keiichiro Nagashima, con l’americano Tucker Fredricks distanziato di appena 2 centesimi e l’olandese Ronald Mulder di 9. Il giorno dopo il podio è stato completamente rivoluzionato, con il successo di un altro nipponico, Joji Kato, che ha preceduto di 4 centesimi l’orange Jan Smeekens e di 15 il coreano Kang-Seok Lee. Quest’ultimo è il leader della classifica provvisoria di coppa con 310 punti.
Tra le donne, invece, molto più delineati i valori nei 500, con la tedesca Jenny Wolf che ha superato in entrambe le gare la cinese Beixing Wang e la padrona di casa Annette Gerritsen. Clamorosa sconfitta nei 3000 per la ceca Martina Sablikova, che ha dovuto inchinarsi per 39 centesimi alla giovane tedesca Stephanie Beckert, 21 anni e grande speranza. Terza un’altra atleta della Germania, Daniela Anschutz Thoms, staccata di 44 centesimi dalla connazionale.
Nei 1500 profeta in patria Ireen Wust, prima con il tempo di 1'56"69, 5 centesimi meglio della canadese Christine Nesbitt. Quest'ultima si è rifatta nei 1000, dove ha trionfato sulle padrone di casa Gerritsen e Natasja Bruintjes. L’azzurra Chiara Simionato ha mostrato segnali incoraggianti di ripresa, piazzandosi al quinto posto nei 500 e nona nei 1000, ma in entrambi i casi si trattava di divisione B. L’impressione è che la 34enne di Treviso difficilmente potrà tornare a competere per le primissime posizioni.
mercoledì 11 novembre 2009
Enrico Fabris non brilla nell'apertura di Coppa
PATTINAGGIO VELOCITA’ - La Coppa del mondo scattata lo scorso week-end a Berlino ha regalato poche sorprese. Nei 500 metri maschili la Corea del Sud ha dominato la prima gara, piazzando ai primi due posti Kang-Saok Lee e Kyou-Hyuk Lee, con il giapponese Nagashima sul terzo gradino del podio. Nella seconda invece gli asiatici si sono inchinati alla rivelazione americana Tucker Fredricks, impostosi per soli 4 centesimi, dopo un anonimo quattordicesimo posto nella competizione precedente.
Anche i 1000 ed i 1500 metri hanno visto il successo di un’atleta a stelle e strisce, il veterano Shani Davis, che ha sconfitto Lalenkov e Mun nella distanza più breve, Bokko e Morrison in quella più lunga.
Non poteva mancare all’appello il fenomeno olandese Sven Kramer, impostosi nei 5000 su Bokko, ancora secondo, e sul connazionale De Jong. Tra i grandi di questo sport, apparsi tutti in ottima forma, è mancato purtroppo Enrico Fabris. L’olimpionico di Asiago è giunto nono nei 5000 e dodicesimo nei 1500, con una condizione di forma ancora lontana da quella dei giorni migliori.
In campo femminile i 3000 metri si confermano il regno della ceca Sablikova, ormai da anni leader incontrastata della distanza e vincitrice sulla nipponica Hozumi per ben 5,50’’. Nelle due gare dei 500 una vittoria per parte per la cinese Wang e per la tedesca Wolf. La canadese Nesbitt, inoltre, si è aggiudicata sia i 1000 sia i 1500 metri, candidandosi al ruolo di grande favorita per le olimpiadi casalinghe di Vancouver. Per l’Italia negativo il rientro alle gare di Chiara Simionato,squalificata nei ‘suoi’ 1000 e solo trentatreesima nei 500.
giovedì 5 novembre 2009
Si apre la coppa del mondo di pattinaggio velocità
PATTINAGGIO VELOCITA' - Domani a Berlino si apre la coppa del mondo di pattinaggio velocità, in pista tra gli altri il due volte campione olimpico Enrico Fabris.
Per l'occasione grazie al sito archeologia dello sport riportiamo il video della prima vittoria in coppa del mondo dell'azzurro, avvenuta cinque anni fa proprio nella capitale tedesca.
Per l'occasione grazie al sito archeologia dello sport riportiamo il video della prima vittoria in coppa del mondo dell'azzurro, avvenuta cinque anni fa proprio nella capitale tedesca.
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martedì 3 novembre 2009
Sarà Giorgio Di Centa il portabandiera Vancouver?
OLIMPIADI - La decisione ufficiale da parte del Coni non è ancora stata presa, ma tutto fa pensare che sarà il 37enne friulano a portare il tricolore nella cerimonia d'apertura dei prossimi Giochi olimpici.
In realtà il ruolo avrebbe dovuto essere affidato, a giusta ragione, ad Armin Zoeggeler che a Vancouver disputerà la sua ultima edizione dei Giochi olimpici cercando il terzo oro consecutivo. Tuttavia sembrerebbe che lo slittinista abbia già rinunciato poichè il giorno seguente alla cerimonia inaugurale sarà subito in pista per le prime due manche della sua gara.
Visto il forfait dell'altoatesino rimarrebbero in due in corsa per il ruolo: Di Centa, appunto, ed Enrico Fabris. Tuttavia anche il pattinatore sarà in pista il giorno seguente alla cerimonia inaugurale. Inoltre va considerato il fatto che il pattinaggio è uno sport sotto egidia Fisg, e il Coni vorrebbe istituire l'alternanza del portabandiera tra la Federsci e la Federghiaccio. A Vancouver toccherebbe quindi ad un atleta Fisi visto che a Torino la nostra portabandiera fu Carolina Kostner. Ecco perchè la scelta dovrebbe cadere sul fondista vincitore di due ori olimpici a Torino
A meno di sorprese, quindi, si interromperà la serie di portabandiera rosa. Infatti dopo Alberto Tomba ad Albertville '92 nelle ultime quattro edizioni dei Giochi olimpici invernali è sempre stata una ragazza a sventolare il tricolore nella cerimonia inaugurale: Deborah Compagnoni (Lillehammer), Gerda Weissteiner (Nagano), Isolde Kostner (Salt Lake City) e Carolina Kostner (Torino).
In realtà il ruolo avrebbe dovuto essere affidato, a giusta ragione, ad Armin Zoeggeler che a Vancouver disputerà la sua ultima edizione dei Giochi olimpici cercando il terzo oro consecutivo. Tuttavia sembrerebbe che lo slittinista abbia già rinunciato poichè il giorno seguente alla cerimonia inaugurale sarà subito in pista per le prime due manche della sua gara.
Visto il forfait dell'altoatesino rimarrebbero in due in corsa per il ruolo: Di Centa, appunto, ed Enrico Fabris. Tuttavia anche il pattinatore sarà in pista il giorno seguente alla cerimonia inaugurale. Inoltre va considerato il fatto che il pattinaggio è uno sport sotto egidia Fisg, e il Coni vorrebbe istituire l'alternanza del portabandiera tra la Federsci e la Federghiaccio. A Vancouver toccherebbe quindi ad un atleta Fisi visto che a Torino la nostra portabandiera fu Carolina Kostner. Ecco perchè la scelta dovrebbe cadere sul fondista vincitore di due ori olimpici a Torino
A meno di sorprese, quindi, si interromperà la serie di portabandiera rosa. Infatti dopo Alberto Tomba ad Albertville '92 nelle ultime quattro edizioni dei Giochi olimpici invernali è sempre stata una ragazza a sventolare il tricolore nella cerimonia inaugurale: Deborah Compagnoni (Lillehammer), Gerda Weissteiner (Nagano), Isolde Kostner (Salt Lake City) e Carolina Kostner (Torino).
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venerdì 30 ottobre 2009
Fabris e Simionato in evidenza alla vigilia di Coppa
PATTINAGGIO VELOCITA' - A pochi giorni dal debutto stagionale nella Coppa del mondo di pattinaggio velocità (6-8 novembre a Berlino), Enrico Fabris e la squadra azzurra forniscono segnali incoraggianti. Nello scorso week-end, infatti, sono state disputate a Erfurt (Germania) gare internazionali che hanno visto l’affermazione dell’olimpionico nei 1000, 1500 e 3000 metri. Non erano presenti i rivali di sempre, Kramer e Bokko.
Bene anche Ermanno Ioriatti che ha trionfato nei 500 metri, con il giovane Jan Daldossi terzo classificato nella stessa distanza. Nel settore femminile Chiara Simionato sembra aver smaltito gli infortuni del passato: è giunta seconda dietro alla tedesca Friesinger nei 500 e nei 1000 metri.
Bene anche Ermanno Ioriatti che ha trionfato nei 500 metri, con il giovane Jan Daldossi terzo classificato nella stessa distanza. Nel settore femminile Chiara Simionato sembra aver smaltito gli infortuni del passato: è giunta seconda dietro alla tedesca Friesinger nei 500 e nei 1000 metri.
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