DOPING - La fondista russa Alena Sidko, trovata positiva all'Epo lo scorso 26 dicembre dopo una gara di Europa Cup a Krasnogorsk e inizialmente inserita nella squadra olimpica russa, ha rilasciato la prima intervista dopo la sua positività.
La 30enne ha negato l'assunzione consapevole di ogni sostanza dopante, puntando il dito contro il medico della squadra, il cui atteggiamento nei suoi confronti sarebbe completamente cambiato dopo l'annuncio della positività. Stando alle parole dell'atleta il dottore l'avrebbe in un'occasione addirittura cacciata dal suo studio in malo modo.
La Sidko ha aggiunto che stando a quanto le è stato riferito non è stata l'unica atleta a essere stata trovata positiva all'Epo in quella gara, ma gli altri atleti coinvolti sarebbero stati protetti dalla federazione.
Ha concluso affermando che condivide in pieno il contenuto della lettera inviata al presidente Dimitry Medvedev in cui 14 suoi compagni di squadra accusano di inefficienza su tutti i fronti, lotta al doping compresa, i vertici della federazione.
La 30enne ha negato l'assunzione consapevole di ogni sostanza dopante, puntando il dito contro il medico della squadra, il cui atteggiamento nei suoi confronti sarebbe completamente cambiato dopo l'annuncio della positività. Stando alle parole dell'atleta il dottore l'avrebbe in un'occasione addirittura cacciata dal suo studio in malo modo.
La Sidko ha aggiunto che stando a quanto le è stato riferito non è stata l'unica atleta a essere stata trovata positiva all'Epo in quella gara, ma gli altri atleti coinvolti sarebbero stati protetti dalla federazione.
Ha concluso affermando che condivide in pieno il contenuto della lettera inviata al presidente Dimitry Medvedev in cui 14 suoi compagni di squadra accusano di inefficienza su tutti i fronti, lotta al doping compresa, i vertici della federazione.
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