PATTINAGGIO VELOCITA' - Clamoroso colpo di scena nel caso di Claudia Pechstein, la pattinatrice tedesca squalificata per 2 anni non per una conclamata positività, ma bensì in base a variazioni anomale dei valori sanguigni nel corso del tempo.
Gli studi portati avanti dall'istituto tedesco di ematologia e oncologia avrebbero rivelato che la 38enne sarebbe affetta da una leggera forma di anemia sanguigna, la comune sferocitosi, ereditata dal padre e mai diagnosticata finora. Questa anemia sarebbe la causa delle brusche variazioni dei valori sanguigni interpretati dalla federazione internazionale del pattinaggio come segni di doping ematico.
Questa diagnosi potrebbe riaprire il caso della 5 volte campionessa olimpica, sempre dichiaratasi innocente sin dalla notizia della sua sospensione nell'estate scorsa. La Pechstein, attualmente squalificata, ha dovuto rinunciare ai Giochi olimpici di Vancouver.
Gli studi portati avanti dall'istituto tedesco di ematologia e oncologia avrebbero rivelato che la 38enne sarebbe affetta da una leggera forma di anemia sanguigna, la comune sferocitosi, ereditata dal padre e mai diagnosticata finora. Questa anemia sarebbe la causa delle brusche variazioni dei valori sanguigni interpretati dalla federazione internazionale del pattinaggio come segni di doping ematico.
Questa diagnosi potrebbe riaprire il caso della 5 volte campionessa olimpica, sempre dichiaratasi innocente sin dalla notizia della sua sospensione nell'estate scorsa. La Pechstein, attualmente squalificata, ha dovuto rinunciare ai Giochi olimpici di Vancouver.
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