ALPINO - Lara Gut fa il bilancio del suo primo mese di allenamenti sugli sci dopo l'infortunio all'anca che l'ha costretta a saltare l'intera stagione olimpica e di Coppa del Mondo appena conclusa. La 18enne ticinese ha incontrato i giornalisti ad Andermatt, dove ci sono tre piste a disposizione del Team Gut e dove Lara ha ritrovato la sensazione di provare percorsi di gigante e di slalom. La Gut prima della conferenza si è anche concessa alle telecamere per farsi riprendere in tre discese di slalom.
"L'ho ritrovata come prima dell'incidente, quasi come non fosse successo nulla - ha sottolineato lo skiman Barnaba Greppi a inizio della conferenza stampa, come riportato dal sito ufficiale del Team Gut - ma il fatto stesso che l'incidente c'è stato, deve farci lavorare con un occhio di riguardo alla condizione di Lara evitando di correre inutili rischi".
"Da un mese mi alleno a buon ritmo e non sento più dolori all'anca - dice la diretta interessata -. Ogni tanto vi è qualche affaticamento e allora tiriamo il freno. Qui ad Andermatt stiamo lavorando sui movimenti dello slalom e del gigante e sono contenta per come vanno le cose. Logicamente ogni tanto ti viene voglia di forzare ma è inutile farlo ora che siamo a fine della stagione: si tratta ora di lavorare sempre più intensamente provando anche le piste adatte alle discipline veloci".
"Lara ha ritrovato serenità e la guarigione dopo l'infortunio è totale come ci hanno confermato i medici a fine gennaio - ha detto papà Pauli Gut -. All'inizio di questo campo d'allenamento abbiamo dosato gli sforzi con sedute di allenamento sugli sci alternate a pause e recupero fisico. Dopo 4 settimane di lavoro oggi Lara può affrontare senza problemi i movimenti per gigante e slalom. Nelle prossime settimane cambieremo programma spostandoci da Andermatt verso l'Austria per provare la resistenza alle discipline veloci. Come detto da Babi, senza voler forzare i tempi perchè ad ottobre ci siamo dati come obiettivo quello di riportare Lara a fine stagione in condizioni normali e allora lavoriamo senza troppo forzare".
E' ancora da definire nei dettagli il lavoro delle prossime settimane: "Attendiamo di definire con Patrick Flaction, il preparatore atletico di Lara, il carico di lavoro delle prossime settimane per chiudere alla fine di aprile la stagione 2009-2010 ed iniziare quella nuova - aggiunge Pauli -. Solo allora potremo anche definire se ci trasferiremo per qualche settimane di allenamento in Sud America o se resteremo in Svizzera tutto il periodo di preparazione alla prossima stagione. Lo scorso anno infatti abbiamo optato per Zermatt e Saas Fee quali sedi estive per gli allenamenti e ci siamo trovati benissimo. Valuteremo quindi con attenzione tutti i pro ed i contro di un cambio eventuale di programma".
La Gut ha poi raccontato la sensazione di fare da spettarice per l'intera stagione: "All'inizio è stata dura perchè dover guardare a Sölden bloccata sul divano di casa era uno strazio. Poi grazie al potermi muovere ed al sostegno di Patrick, Norma, mamma e papà è iniziata la lenta ma decisiva fase di riabilitazione ed allora vuoi per gli impegni in piscina a Villa Sassa o in palestra, vuoi per la stanchezza non ho potuto pensare molto alle gare che mancavo. Così anche St. Moritz e le Olimpiadi le ho vissute senza particolari rimpianti anche perché ai Giochi non ci sono mai stata e quindi non sapevo cosa avrei perso. Ho dedicato gran parte del tempo allo studio delle materie scientifiche seguendo il programma della maturità dettato dal Collegio Papio di Ascona mentre per il resto le solite cose: appuntamenti con voi, con gli sponsor e a rispondere ai numerosi fans che mi hanno rincuorato in questo inverno".
"L'ho ritrovata come prima dell'incidente, quasi come non fosse successo nulla - ha sottolineato lo skiman Barnaba Greppi a inizio della conferenza stampa, come riportato dal sito ufficiale del Team Gut - ma il fatto stesso che l'incidente c'è stato, deve farci lavorare con un occhio di riguardo alla condizione di Lara evitando di correre inutili rischi".
"Da un mese mi alleno a buon ritmo e non sento più dolori all'anca - dice la diretta interessata -. Ogni tanto vi è qualche affaticamento e allora tiriamo il freno. Qui ad Andermatt stiamo lavorando sui movimenti dello slalom e del gigante e sono contenta per come vanno le cose. Logicamente ogni tanto ti viene voglia di forzare ma è inutile farlo ora che siamo a fine della stagione: si tratta ora di lavorare sempre più intensamente provando anche le piste adatte alle discipline veloci".
"Lara ha ritrovato serenità e la guarigione dopo l'infortunio è totale come ci hanno confermato i medici a fine gennaio - ha detto papà Pauli Gut -. All'inizio di questo campo d'allenamento abbiamo dosato gli sforzi con sedute di allenamento sugli sci alternate a pause e recupero fisico. Dopo 4 settimane di lavoro oggi Lara può affrontare senza problemi i movimenti per gigante e slalom. Nelle prossime settimane cambieremo programma spostandoci da Andermatt verso l'Austria per provare la resistenza alle discipline veloci. Come detto da Babi, senza voler forzare i tempi perchè ad ottobre ci siamo dati come obiettivo quello di riportare Lara a fine stagione in condizioni normali e allora lavoriamo senza troppo forzare".
E' ancora da definire nei dettagli il lavoro delle prossime settimane: "Attendiamo di definire con Patrick Flaction, il preparatore atletico di Lara, il carico di lavoro delle prossime settimane per chiudere alla fine di aprile la stagione 2009-2010 ed iniziare quella nuova - aggiunge Pauli -. Solo allora potremo anche definire se ci trasferiremo per qualche settimane di allenamento in Sud America o se resteremo in Svizzera tutto il periodo di preparazione alla prossima stagione. Lo scorso anno infatti abbiamo optato per Zermatt e Saas Fee quali sedi estive per gli allenamenti e ci siamo trovati benissimo. Valuteremo quindi con attenzione tutti i pro ed i contro di un cambio eventuale di programma".
La Gut ha poi raccontato la sensazione di fare da spettarice per l'intera stagione: "All'inizio è stata dura perchè dover guardare a Sölden bloccata sul divano di casa era uno strazio. Poi grazie al potermi muovere ed al sostegno di Patrick, Norma, mamma e papà è iniziata la lenta ma decisiva fase di riabilitazione ed allora vuoi per gli impegni in piscina a Villa Sassa o in palestra, vuoi per la stanchezza non ho potuto pensare molto alle gare che mancavo. Così anche St. Moritz e le Olimpiadi le ho vissute senza particolari rimpianti anche perché ai Giochi non ci sono mai stata e quindi non sapevo cosa avrei perso. Ho dedicato gran parte del tempo allo studio delle materie scientifiche seguendo il programma della maturità dettato dal Collegio Papio di Ascona mentre per il resto le solite cose: appuntamenti con voi, con gli sponsor e a rispondere ai numerosi fans che mi hanno rincuorato in questo inverno".
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