ALPINO – Sembrerebbe un vero e proprio braccio di ferro quello ingaggiato tra la federazione slovena e Tina Maze, la numero uno dello sci nazionale.
Mentre Stane Valant, presidente della SZS ha annunciato tagli pari al 20 per cento del budget (di poco superiore a 9 milioni di euro), mediante i quali ripianare in parte il mezzo milione di euro di debito federale, si sarebbe complicata la trattativa con la gigantista medaglia d’argento ai Mondiali della Val d’Isere per l’accordo economico della prossima stagione.
La Maze, che ha scelto di appoggiorsi ad un team privato, non avrebbe gradito nessuna delle tre soluzioni proposte, compresa quella che prevedeva 50mila euro in contanti. E se non dovesse trovarsi l’intesa, la Maze potrebbe anche decide in futuro di gareggiare per un’altra nazionale.
Mentre Stane Valant, presidente della SZS ha annunciato tagli pari al 20 per cento del budget (di poco superiore a 9 milioni di euro), mediante i quali ripianare in parte il mezzo milione di euro di debito federale, si sarebbe complicata la trattativa con la gigantista medaglia d’argento ai Mondiali della Val d’Isere per l’accordo economico della prossima stagione.
La Maze, che ha scelto di appoggiorsi ad un team privato, non avrebbe gradito nessuna delle tre soluzioni proposte, compresa quella che prevedeva 50mila euro in contanti. E se non dovesse trovarsi l’intesa, la Maze potrebbe anche decide in futuro di gareggiare per un’altra nazionale.
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