lunedì 16 novembre 2009

Italia terza nel team pursuit a Heerenveen dove Enrico Fabris è ancora lontano dai migliori

PATTINAGGIO VELOCITA’ - A Heerenveen, nella seconda prova di Coppa del mondo, la nazionale italiana ha ottenuto il primo podio stagionale grazie al terzo posto nel team pursuit, dove con il tempo di 3'45"62 è giunta alle spalle delle vincitrici a pari merito Usa e Olanda, staccata di 1"68. Questo risultato ha salvato un week-end tutt’altro che esaltante, con Enrico Fabris ancora fuori condizione e giunto nono e decimo rispettivamente nei 1500 e 5000 metri. Il terzo posto conquistato insieme a Marco Cignini e Luca Stefani potrebbe dare morale e convinzione al campione olimpico di Asiago per tornare in fretta ai suoi livelli abituali.

Le gare olandesi hanno messo in risalto uno Sven Kramer non più "alieno" come in passato, ma alla portata degli avversari. Il fuoriclasse orange, infatti, si è imposto nei 5000 per soli 9 centesimi sul connazionale Bob de Jong e per 81 sul norvegese Havard Bokko. Si conferma per ora imbattibile sui 1000 e 1500 l’americano Shani Davis: nella distanza più breve ha sconfitto l’olandese Simon Kuipers ed il coreano Tae-Bum Mo, mentre nella più lunga ha prevalso di 1"09 sul Bokko, com’era già avvenuto a Berlino, e di 1"26 su un altro padrone di casa, Stefan Groothuis.

La competizione più imprevedibile, invece, è quella dei 500 metri: 4 vincitori diversi in 4 gare, con distacchi sempre infinitesimali. Nella prima contesa del week-end ha vinto il giapponese Keiichiro Nagashima, con l’americano Tucker Fredricks distanziato di appena 2 centesimi e l’olandese Ronald Mulder di 9. Il giorno dopo il podio è stato completamente rivoluzionato, con il successo di un altro nipponico, Joji Kato, che ha preceduto di 4 centesimi l’orange Jan Smeekens e di 15 il coreano Kang-Seok Lee. Quest’ultimo è il leader della classifica provvisoria di coppa con 310 punti.

Tra le donne, invece, molto più delineati i valori nei 500, con la tedesca Jenny Wolf che ha superato in entrambe le gare la cinese Beixing Wang e la padrona di casa Annette Gerritsen. Clamorosa sconfitta nei 3000 per la ceca Martina Sablikova, che ha dovuto inchinarsi per 39 centesimi alla giovane tedesca Stephanie Beckert, 21 anni e grande speranza. Terza un’altra atleta della Germania, Daniela Anschutz Thoms, staccata di 44 centesimi dalla connazionale.

Nei 1500 profeta in patria Ireen Wust, prima con il tempo di 1'56"69, 5 centesimi meglio della canadese Christine Nesbitt. Quest'ultima si è rifatta nei 1000, dove ha trionfato sulle padrone di casa Gerritsen e Natasja Bruintjes. L’azzurra Chiara Simionato ha mostrato segnali incoraggianti di ripresa, piazzandosi al quinto posto nei 500 e nona nei 1000, ma in entrambi i casi si trattava di divisione B. L’impressione è che la 34enne di Treviso difficilmente potrà tornare a competere per le primissime posizioni.

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