ALPINO – Veronika Zuzulová sconterà un mese di sospensione per violazione del programma di reperibilità Wada rimettendosi da un infortunio patito negli Stati Uniti, rivelatosi meno grave del previsto.
La 25enne di Bratislava, come racconta lei stesse nelle pagine del suo blog, pagherebbe una dimenticanza del padre Timotej, reo di non aver avvertito l’antidoping (per sua stessa ammissione scritta) che all’orario concordato preventivamente (con 3 mesi d’anticipo) la vincitrice dei campionati europei indoor di slalom non sarebbe stata nell’appartamento del motel ma all’ospedale di Vail per i primi accertamenti.
Zuzulová è caduta durante un allenamento a Loveland, in Colorado, esattamente due settimane fa, rimediando una forte botta al ginocchio sinistro. La notte stessa dolore e gonfiore suggerisco all'iridata junior in slalom nel 2002 di preparare il rientro in Slovacchia per visite specialistiche, facendosi però visitare prima nel più vicino pronto soccorso, dove ipotizzano un problema ai legamenti: lo stesso infortunio che l’aveva tenuta fuori dai Mondiali della Val d’Isere.
E’ proprio in quel momento che l'antidoping bussa senza successo all’indirizzo americano della Zuzulová per un controllo. L’assenza le costa un mese di sospensione che avrebbe comunque dovuto scontare per guarire dall’ammaccatura americana.
Nessun commento:
Posta un commento