venerdì 11 dicembre 2009

Ole Einar Bjørndalen è nella storia: 91esima vittoria, eguagliato Ingemar Stenmark.

BIATHLON - Ole Einar Bjørndalen vince la sprint di Hochfilzen ed entra ancor di più nella leggenda. Il 35enne ha conquistato infatti la vittoria numero 91 della carriera (90 nel biathlon + 1 nello sci di fondo) eguagliando così Ingemar Stenmark e diventando l'uomo più vincente nella storia degli sport invernali. A questo punto negli sport della neve solamente la freestyler Conny Kissling, che ha gareggiato tra fine anni '80 e inizio anni '90, ha vinto di più essendo arrivata a quota 108 vittorie in carriera.

A differenza di quanto è sempre avvenuto nel passato la chiave del successo del norvegese è stata la precisione al poligono unita ai rapidissimi tempi d'esecuzione più che la velocità nel fondo avendo chiuso con 10/10 ma "solamente" il quindicesimo tempo sugli sci. Bjørndalen ha preceduto una muta di atleti russi. Secondo Nikolai Kruglov staccato di 6"7 senza errori al tiro è tornato nella top 3 dopo quasi due anni. Terzo, e al primo podio della carriera, Evgeny Ustyugov staccato di 10"1 e autore di un errore in piedi, quarto e con lo stesso ruolino di marcia al poligono Maxim Tchoudov. L'impressione è che nella giornata odierna i russi abbiano trovato la giusta alchimia per quanto riguarda i materiali.

Al quinto posto e staccato di 17"5 Lars Berger con una prestazione al tiro per lui atipica avendo commesso 2 errori nella sessione di tiro a terra, dove solitamente è più preciso, e un inedito 5/5 in piedi. Se il norvegese può mangiarsi le mani Simon Eder deve mangiarsi gli avambracci visto che l'austriaco ha perso una grandissima chance di vincere la gara di casa. Il 26enne stava disputando una gara superlativa sugli sci stretti e si è presentato al poligono in piedi con un errore di margine su Bjørndalen. Ha però sprecato l'occasione mancando due bersagli e finendo in settima posizione staccato di 21"3, sopravanzato anche dal connazionale Christoph Sumann. Tra i delusi di giornata anche Dominik Landertinger che gareggiava letteralmente sul tracciato di casa. Il 21enne è stato ottimo sugli sci ma ha commesso 3 errori al poligono che lo hanno relegato in 13esima posizione.

Per quanto riguarda l'Italia la prestazione è in chiaroscuro. Sicuramente le note positive sono Christian De Lorenzi, molto competitivo sugli sci, che chiude 19esimo con 2 errori nella sessione di tiro a terra e un Lukas Hofer insolitamente preciso al poligono dove realizza un 10/10 e chiude in 24esima posizione. L'impressione è che per il 20enne la coperta sia ancora corta nel senso che se forza sugli sci arrivano in automatico gli errori e per garantirsi la precisione deve tirare il freno nel fondo. In ogni caso considerati i margini di miglioramento e i risultati complessivi delle prime tre gare l'impatto con la Coppa del mondo dell'altoatesino è da considerarsi positivo. Molto male invece Markus Windish 78esimo con 2 errori e Renè Laurent Vuillermoz 112esimo e gravato di 5 errori.

Emil Hegle Svendsen ha chiuso in nona posizione mancando il primo bersaglio a terra. Ancora convincente la prestazione della squadra francese con 3 atleti tra la decima e la quattordicesima posizione. Disastro invece per la Germania: il migliore è Arnd Peiffer 14esimo, Michael Greis è 23esimo mentre finiscono lontani tutti gli altri. L'americano Tim Burke, rivelazione della tappa di Östersund, è giunto 20esimo con 2 errori nella sessione di tiro in piedi. Domani è in programma l'inseguimento. A differenza della gara femminile è difficile indicare un favorito poichè i distacchi sono veramente minimi. Si pensi che i primi 21 sono racchiusi in poco più di 1 minuto.

2 commenti:

  1. La vostra analisi sulla prestazione di Hofer mi lascia un dubbio: se l'azzurro si fosse semplicemente risparmiato per essere più preciso al tiro, avrebbe dovuto sparare tutto nel finale, dove invece non mi sembra abbia recuperato sugli avversari. Non é che magari oggi c'é stato un problemino di materiali?

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  2. L'ipotesi di un problema di materiali è possibile. Tuttavia l'impressione di queste prime gare è appunto che ci sia una correlazione diretta tra velocità di Hofer sugli sci e precisione al poligono.

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