DOPING - In un'intervista ad un'emittente russa Ekaterina Iourieva ha dichiarato di avere seri dubbi riguardo la veridicità dei controlli antidoping dove è stata trovata positiva all'Epo.
La 26enne ha dichiarato di essersi insospettita perchè chiamata spesso ai controlli dopo le gare, e le uniche colleghe che ha trovato in sala d'aspetto due volte sono state Kati Wilhelm e Anna Carin Olofsson, mentre lei è stata testata di continuo. Alla richiesta di spiegazioni le è stato detto che è il computer che seleziona a caso gli atleti. Al riguardo ha riferito di ritenersi perseguitata e che gli ufficiali antidoping abbiano voluto trovare a tutti i costi qualcosa che non c'era.
La 26enne ha dichiarato di essersi insospettita perchè chiamata spesso ai controlli dopo le gare, e le uniche colleghe che ha trovato in sala d'aspetto due volte sono state Kati Wilhelm e Anna Carin Olofsson, mentre lei è stata testata di continuo. Alla richiesta di spiegazioni le è stato detto che è il computer che seleziona a caso gli atleti. Al riguardo ha riferito di ritenersi perseguitata e che gli ufficiali antidoping abbiano voluto trovare a tutti i costi qualcosa che non c'era.
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