domenica 6 settembre 2009

Pericolo doping nell'arrampicata sportiva

ARRAMPICATA SPORTIVA - L'Ifsc, la federazione internazionale di arrampicata sportiva, ha deciso, su richiesta della federazione francese, di aumentare in maniera importante i controlli antidoping nella disciplina.

La decisione giunge in seguito al caso di Marine Thevenet: lo scorso luglio durante una gara di coppa del mondo a Chamonix è stata ricoverata in ospedale in preda a delirio. Dopo qualche ora si è capito che era sotto l'effetto di cocaina.
La 20enne francese ha riferito che poco prima della gara era assetata e non avendo con sè una bottiglietta d'acqua ne aveva bevuta una intera non sua. Il medico le ha spiegato che con ogni probabilità è lì che ha ingerito la cocaina.

La notizia ha scosso l'ambiente: due anni fa lo spagnolo Edu Marin fu trovato positivo proprio alla cocaina, e l'episodio dimostra come ancora alcuni atleti diluiscano nell'acqua una piccola dose di questa droga per aumentare la concentrazione durante la gara.

L'arrampicata mira a diventare sport olimpico, e per questo motivo la federazione internazionale ha deciso una severa politica antidoping per fermare questa pratica.

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