DOPING - Una nuova tegola cade sullo sci nordico austriaco. Il quotidiano Kurier ha rivelato che i magistrati viennesi, spinti da "ragionevole sospetto", stanno indagando su Christian Hoffmann, oro olimpico nella 30 km del 2002 e iridato nella staffetta di casa a Ramsau '99, per un suo presunto coinvolgimento in una rete di doping ematico.
Gli inquirenti avrebbero aperto un nuovo filone d'inchiesta in seguito al ritrovamento di una centrifuga per manipolare il sangue, presso l'appartameno affittato a Budapest da Stefan Matschiner. Il macchinario, del valore di 75mila euro, sarebbe di proprietà di Hoffmann e di altri atleti.
Le indagini sono partite dopo la denuncia della triathleta Lisa Hütthaler, che ha accusato Matschiner, suo ex manager oltre che dei ciclisti Bernhard Kohl e Michael Rasmussen, di aver organizzato l'uso di sostanze proibite. Matschiner, arrestato lo scorso marzo, ha ammesso di aver aiutato uno dei suoi assititi.
Hoffmann, che si è dichiarato estraneo ai fatti, sarebbe colpevole di aver "prestato" l'apparecchio ad altri sportivi ottennedo in cambio somme di denaro. In base alla nuova legge anti-doping introdotta di recene in Austria, in casi del genere si rischia fino a 5 anni di reclusione.
Il fondista di 34 anni, secondo nella 30 km olimpica con partenza in linea a skating di Salt Lake City 2002, venne promosso al primo posto, quasi 2 anni più tardi, dopo la squalifica di doping del bavarese Johan Mühlegg per positività alla darbepoetina riscontrato ad un controllo effettuato al termine della 50 km classica.
Le indagini sono partite dopo la denuncia della triathleta Lisa Hütthaler, che ha accusato Matschiner, suo ex manager oltre che dei ciclisti Bernhard Kohl e Michael Rasmussen, di aver organizzato l'uso di sostanze proibite. Matschiner, arrestato lo scorso marzo, ha ammesso di aver aiutato uno dei suoi assititi.
Hoffmann, che si è dichiarato estraneo ai fatti, sarebbe colpevole di aver "prestato" l'apparecchio ad altri sportivi ottennedo in cambio somme di denaro. In base alla nuova legge anti-doping introdotta di recene in Austria, in casi del genere si rischia fino a 5 anni di reclusione.
Il fondista di 34 anni, secondo nella 30 km olimpica con partenza in linea a skating di Salt Lake City 2002, venne promosso al primo posto, quasi 2 anni più tardi, dopo la squalifica di doping del bavarese Johan Mühlegg per positività alla darbepoetina riscontrato ad un controllo effettuato al termine della 50 km classica.
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