FONDO - Tor Arne Hetland, lo sprinter sugli sci stretti più forte di tutti i tempi, dopo aver annunciato il proprio ritiro nello scorso maggio a causa di un infortunio alla caviglia, in un'intervista ad un sito tedesco ha parlato per la prima volta nelle vesti di consulente della nazionale tedesca e in particolare di allenatore di Josef Wenzl e Daniel Heun.
"Ho impostato la preparazione di Josef e Daniel sulla base di quella che facevo io in Norvegia, è piuttosto diversa da quella che hanno sempre fatto i tedeschi, quindi per loro è una cosa nuova. Adesso sono con me a Melbu, in Norvegia, dove mi sono allenato tantissimo in passato. La preparazione sarà incentrata sulle prove sprint. E credo che salteremo il Tour de Ski, o al massimo parteciperemo solo ad una parte di esso. L'obiettivo sono le olimpiadi di Vancouver, Josef e Daniel non hanno il posto assicurato e per prima cosa devono qualificarsi, inoltre il Tour de Ski è massacrante e prima di una Olimpiade bisogna allenarsi ogni giorno e poco per volta."
Il campione olimpico della sprint a Salt Lake City 2002 ha dimostrato di avere le idee chiare sulle potenzialità dei suoi atleti: "Se si ha talento e ci si allena bene allora i risultati arrivano di conseguenza. Sinceramente credo che Josef e Daniel abbiano poche chance di andare a medaglia già a Vancouver. Ma vedrete, il loro momento sarà a Sochi, dove se non ci saranno imprevisti saranno in lizza per vincere."
E riguardo il suo nuovo ruolo di coach: "La Norvegia non ha chiesto il mio aiuto, mentre Behle sì, quindi ho accettato la sua proposta. Ora lavoro come consulente e solo nel settore sprint, ma in futuro spero di meritarmi un ruolo più importante. Capo allenatore? Magari tra qualche anno..."
"Ho impostato la preparazione di Josef e Daniel sulla base di quella che facevo io in Norvegia, è piuttosto diversa da quella che hanno sempre fatto i tedeschi, quindi per loro è una cosa nuova. Adesso sono con me a Melbu, in Norvegia, dove mi sono allenato tantissimo in passato. La preparazione sarà incentrata sulle prove sprint. E credo che salteremo il Tour de Ski, o al massimo parteciperemo solo ad una parte di esso. L'obiettivo sono le olimpiadi di Vancouver, Josef e Daniel non hanno il posto assicurato e per prima cosa devono qualificarsi, inoltre il Tour de Ski è massacrante e prima di una Olimpiade bisogna allenarsi ogni giorno e poco per volta."
Il campione olimpico della sprint a Salt Lake City 2002 ha dimostrato di avere le idee chiare sulle potenzialità dei suoi atleti: "Se si ha talento e ci si allena bene allora i risultati arrivano di conseguenza. Sinceramente credo che Josef e Daniel abbiano poche chance di andare a medaglia già a Vancouver. Ma vedrete, il loro momento sarà a Sochi, dove se non ci saranno imprevisti saranno in lizza per vincere."
E riguardo il suo nuovo ruolo di coach: "La Norvegia non ha chiesto il mio aiuto, mentre Behle sì, quindi ho accettato la sua proposta. Ora lavoro come consulente e solo nel settore sprint, ma in futuro spero di meritarmi un ruolo più importante. Capo allenatore? Magari tra qualche anno..."
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