BIATHLON - E' ufficiale: Dmitri Iarochenko non presenterà ricorso contro la squalifica di 2 anni inflittagli per doping ematico.
Ecco le parole del 33enne russo, scritte sul suo sito ufficiale: "Non mi ritengo colpevole, considero solo la situazione obiettivamente. Oggi mi sono incontrato con il mio avvocato e siamo giunti alla conclusione che sia meglio che io non presenti appello. Il fatto è che la difesa di Ekaterina ed Albina sarà basata sull'esistenza di errori nelle analisi, strada che io invece non posso percorrere. La mia difesa si sarebbe basata sul fatto che io non ho assunto doping, cosa che non può essere provata. Sinceramente non credo nell'obiettività della giustizia europea, il caso dei nostri biathleti lo dimostra. E non penso che il caso di Albina e Ekaterina giungerà ad una conclusione prima dei Giochi di Vancouver. Sono quasi sicuro che tutto sarà ancora ritardato, e questo è un altro motivo per cui io non voglio essere convinto in questo caso. Mi allenerò in silenzio per il mio ritorno. Infine penso che il Tas potrebbe aumentare la squalifica a 4 anni e non credo di poter correre questo rischio."
Iarochenko prende quindi una strada diversa da quella di Ekaterina Iourieva e Albina Akhatova, anche loro squalificate per 2 anni, che invece hanno deciso di presentare ricorso al Tas, che proprio oggi ha comunicato di avere ricevuto gli atti ufficiali da parte delle due biathlete.
La squalifica di Iarochenko è quindi ora definitiva: il russo non potrà partecipare a competizioni ufficiali fino al dicembre 2010 e salterà quindi le prossime Olimpiadi.
Ecco le parole del 33enne russo, scritte sul suo sito ufficiale: "Non mi ritengo colpevole, considero solo la situazione obiettivamente. Oggi mi sono incontrato con il mio avvocato e siamo giunti alla conclusione che sia meglio che io non presenti appello. Il fatto è che la difesa di Ekaterina ed Albina sarà basata sull'esistenza di errori nelle analisi, strada che io invece non posso percorrere. La mia difesa si sarebbe basata sul fatto che io non ho assunto doping, cosa che non può essere provata. Sinceramente non credo nell'obiettività della giustizia europea, il caso dei nostri biathleti lo dimostra. E non penso che il caso di Albina e Ekaterina giungerà ad una conclusione prima dei Giochi di Vancouver. Sono quasi sicuro che tutto sarà ancora ritardato, e questo è un altro motivo per cui io non voglio essere convinto in questo caso. Mi allenerò in silenzio per il mio ritorno. Infine penso che il Tas potrebbe aumentare la squalifica a 4 anni e non credo di poter correre questo rischio."
Iarochenko prende quindi una strada diversa da quella di Ekaterina Iourieva e Albina Akhatova, anche loro squalificate per 2 anni, che invece hanno deciso di presentare ricorso al Tas, che proprio oggi ha comunicato di avere ricevuto gli atti ufficiali da parte delle due biathlete.
La squalifica di Iarochenko è quindi ora definitiva: il russo non potrà partecipare a competizioni ufficiali fino al dicembre 2010 e salterà quindi le prossime Olimpiadi.
Nessun commento:
Posta un commento