FONDO - Un sito norvegese ha intervistato Tord Asle Gjerdalen, colpito nei mesi scorsi da un misterioso virus che gli ha a lungo impedito di allenarsi per la cronica mancanza di forze e ha minato il rendimento già nel pieno della scorsa stagione.
"Mi sento come se mi fossi appena rialzato dopo essere caduto dalle scale" ha detto "ora mi sto allenando, ma è una sfida continua perchè devo decidere il carico di lavoro in base a come mi sento di giorno in giorno."
Il 26enne norvegese pensa di avere individuato la causa della malattia: "Sono andato oltre il limite nella preparazione dello scorso anno: ho sbagliato il bilanciamento tra alimentazione e carico di lavoro, nel senso che mangiavo troppo poco rispetto a quanto avevo consumavo in allenamento, e così il mio organismo è andato completamente fuori giri e si è debilitato. Quest'anno sto molto attento a non commettere altri errori di questo tipo. E' per questo che non andrò ad allenarmi in altura con il resto della squadra: la quota è un grande stress per il corpo, e non credo che al mio faccia bene in questo momento. Preferisco rimanere a casa ed allenarmi in maniera controllata."
E il futuro? "Sinceramente non so a che livello rientrerò quest'inverno. Io spero e credo di poter migliorare ancora e diventare più forte di quanto sia mai stato finora. Questo lungo periodo oscuro mi ha temprato l'animo, e se in inverno le cose non dovessero andare bene, almeno avrò imparato a conoscere meglio il mio corpo."
"Mi sento come se mi fossi appena rialzato dopo essere caduto dalle scale" ha detto "ora mi sto allenando, ma è una sfida continua perchè devo decidere il carico di lavoro in base a come mi sento di giorno in giorno."
Il 26enne norvegese pensa di avere individuato la causa della malattia: "Sono andato oltre il limite nella preparazione dello scorso anno: ho sbagliato il bilanciamento tra alimentazione e carico di lavoro, nel senso che mangiavo troppo poco rispetto a quanto avevo consumavo in allenamento, e così il mio organismo è andato completamente fuori giri e si è debilitato. Quest'anno sto molto attento a non commettere altri errori di questo tipo. E' per questo che non andrò ad allenarmi in altura con il resto della squadra: la quota è un grande stress per il corpo, e non credo che al mio faccia bene in questo momento. Preferisco rimanere a casa ed allenarmi in maniera controllata."
E il futuro? "Sinceramente non so a che livello rientrerò quest'inverno. Io spero e credo di poter migliorare ancora e diventare più forte di quanto sia mai stato finora. Questo lungo periodo oscuro mi ha temprato l'animo, e se in inverno le cose non dovessero andare bene, almeno avrò imparato a conoscere meglio il mio corpo."
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