sabato 27 febbraio 2010

Vancouver 2010 - Bufera nello short track azzurro Arianna Fontana racconta la sua verità: attacca apertamente tecnici federali e compagni di squadra

SHORT TRACK - Durissimo sfogo dell'azzurra Arianna Fontana dopo l'eliminazione dai quarti di finale dei 1000 metri, ultima gara del programma a cinque cerchi. La 19enne valtellinese, bronzo nei 500 metri, ha attaccato tutti, tecnici e compagni di squadra.

Sugli allenatori la presa di posizione è stata lapidaria: "Certe nazioni crescono sempre di più, mentre noi facciamo ogni volta un passo indietro. Ci facciamo un 'mazzo' così ed i risultati non arrivano. Ho fatto la metà di quello che dicevano gli allenatori, mi sono dovuta autogestire perché per loro non esiste il riposo. Dicendo queste cose spero di aver smosso le acque, perché altrimenti è dura andare avanti così. Dobbiamo migliorare sia nella tecnica che con gli attrezzi, i nostri allenatori dicono che contano poco ma non è vero".

Arianna ha voluto anche smentire una sua eventuale ripicca (la mancata partecipazione alla finale B della staffetta) verso i tecnici federali per il trattamento ricevuto dal fidanzato Roberto Serra (escluso dai 500 a favore dell'oriundo Nicolas Bean): "Ho rinunciato alla finale B perché mi sentivo poco bene. E subito sono uscite fuori delle voci assurde. Hanno detto che io avrei rinunciato per ripicca nei confronti dei tecnici che non hanno fatto correre il mio ragazzo, ma non è affatto vero. Lui è grande e grosso e sa difendersi da solo".

Infine il giovane talento dello short track italiano ha voluto rispondere anche alle affermazioni del compagno di squadra Yuri Confortola, che nei giorni scorsi l'aveva accusata di essersi montata la testa dopo la medaglia olimpica: "Mi dispiace per quel che ha detto Confortola. Non mi conosce e non si doveva azzardare a dire certe cose. Io non me la tiro, non mi credo chissà chi, non mi sono mai comportata male e chi mi conosce sa chi sono davvero.

La verità è che non siamo mai stati una squadra, sono 4 anni che non andiamo d'accordo, però hanno voluto sempre tenere nascosta questa cosa. Sono arrivata a questa gara che non ce la facevo più! Ma la mia coscienza è a posto, ho detto quello che mi sentivo di dire. Non ho mai avuto un rapporto con i compagni di squadra, che ora non mi parlano nemmeno più. Non ho paura di quello che succederà adesso. Petrucci ha detto che queste situazioni vanno risolte".

Pronta la risposta del ct Fabio Magarotto: "Siamo contenti per la medaglia di Arianna, sia per noi che per la Federazione. Del resto parleremo a bocce ferme. Io porto avanti il mio ruolo con il massimo della professionalità". L’impressione è che la polemica sia appena cominciata: la pattinatrice italiana ha sollevato un polverone che ben difficilmente si potrà dissolvere senza lasciare strascichi.
di Federico Militello

1 commento:

  1. Se ci fosse una Fontana in ogni settore in cui i risultati per gli azzurri sono stati al sotto delle aspettative, forse le cose cambierebbero davvero.

    RispondiElimina