domenica 28 febbraio 2010

Vancouver 2010 - hockey, finale 3° posto maschile La Finlandia batte la Slovacchia e vince il bronzo

Finlandia b. Slovacchia 5-3 (1-0,0-3, 4-0)

E’ la nazionale finlandese a conquistare la medaglia di bronzo del torneo olimpico di hockey maschile, battendo la Slovacchia 5-3 al termine della finale per il terzo e quarto posto. La Finlandia è riuscita, nel periodo conclusivo, a rimontare, sotto di due gol (1-3) realizzando tre reti nell’arco di tre minuti e mezzo, strappando dalle mani degli slovacchi quella che sarebbe stata per loro una prima storica medaglia olimpica.

Dopo un primo periodo con le due squadre chiuse, in cui i finnici sono passati in vantaggio nel finale con una gran conclusione di Sami Salo in powerplay, è nel secondo che la partita sembra prendere la via di Bratislava.

Con le reti di Marian Gaborik (power play) e Marian Hossa la squadra slovacca si porta avanti, segnando poi, quello che sembrava il gol decisivo, il 3-1 in inferiorità numerica concretizzando un gran contropiede con Pavol Demitra.

Restano solo venti minuti da gestire ma arrivano tra il quinto e l’ottavo minuto del periodo conclusivo, arrivano i tre minuti e mezzo che cambiano completamente la fisionomia della partita. Prima è Niklas Hagman (powerplay) a deviare un tiro di Kimmo Timonen e a riaprire la sfida e poi entra in scena Olli Jokinen che con una doppietta (il secondo in powerplay) porta davanti i suoi sul 4-3.

Nel finale i tentativi dei boemi risultano vani anche quando possono usufruire di due powerplay nel finale. Si riscatta alla grande , dopo l’inguardabile prestazione della semifinale, il portiere finalndese Miikka Kiprusoff che compie una serie di interventi decisivi negli ultimi due minuti. A 15 secondi dal termine arriva poi il gol a porta vuota di Valtteri Filppula che fissa il definitivo risultato di questo confronto sul 5-3 e consegna il bronzo alla Finlandia, in attesa del gran finale tra Usa e Canada.

Questa medaglia è un premio alla carriera per alcuni grandi campioni come Teemu Selanne, Jere Lehtine e Saku Koivu (foto), protagonisti di un lungo ciclo in nazionale e qui alla loro ultima recita sul palcoscenico dell’olimpiade. Per la Slovacchia l’amarezza di aver gettato via una medaglia che era lì a un passo e che sarebbe stata un premio meritato per il loro gran torneo.

di Pasquale Teoli

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