venerdì 26 febbraio 2010

Vancouver 2010 - Pattinaggio di figura, femminile Divina Kim Yu Na: record del mondo polverizzato. Asada d'argento. Carolina Kostner sprofonda

PATTINAGGIO DI FIGURA - "Divino" è l'unico aggettivo che si può associare al programma libero eseguito da Kim Yu Na questa notte a Vancouver. La coreana ha portato il pattinaggio di figura femminile in una nuova dimensione, sconosciuta finora.

La 19enne, sulle note del Concerto in Fa di George Gershwin, ha regalato una serie di perle tra cui le combinazioni triplo lutz - triplo toe loop; doppio axel - doppio toe loop - doppio rittberger e doppio axel - triplo toe loop. Trottole e spirali tutte di livello 4, così come la sequenza di passi finale. Nessun errore e nessuna sbavatura. Tutto questo è stato valutato con un fantascientifico 150.06 che associato al 78.30 del programma corto ha portato il punteggio di Kim a 228.36. Il record del mondo, già di sua proprietà di 207.71, è stato così polverizzato così come quello relativo al programma libero (133.70).

La medaglia d'argento è andata a Mao Asada la quale ha pattinato sulle note de "La campana di Mosca" di Sergei Rachmaninov. La giapponese ha commesso una sbavatura su un triplo flip, oltre ad aver eseguito un toe loop semplice anzichè triplo come previsto. Il suo programma è stato comunque ottimo e anche senza errori non le avrebbe permesso di avvicinare la Kim. Mao chiude così con 205.50. Il bronzo è stato vinto dalla canadese Joannie Rochette la quale ha chiuso con 202.64. Il neo più grande del programma della ragazza di casa è stata una combinazione doppio axel - doppio axel mancata.

Capitolo Carolina Kostner. La prestazione è disastrosa. Si inizia nel peggiore dei modi con un triplo flip anzichè la combinazione prevista triplo flip - doppio toe loop - doppio rittberger. Subito dopo arriva la caduta sul triplo lutz e al posto della prevista combinazione doppio axel - triplo toe loop viene eseguito axel semplice - doppio toe loop. Quando piove a volte grandina, e così arrivano altre due cadute. Il punteggio è 88.88 e fa sprofondare Carolina in 16esima posizione. Viene da chiedersi se sia valsa la pena, per lo sport italiano, effettuare pesanti investimenti economici su un'atleta il cui livello tecnico è evidentemente inadeguato per competere con le migliori del mondo, le quali volano ormai a quote sconosciute e irraggiungibili per l'altoatesina.

Per dare un'idea del livello stellare della competizione femminile si pensi che per la prima volta tre pattinatrici superano i 200 punti. Quattro anni fa a Torino Shizuka Arakawa vinse la medaglia d'oro con 191.34, punteggio che a Vancouver sarebbe valso il quarto posto con oltre 11 punti di distanza dal terzo posto. Si consideri inoltre come 181.44 sia un punteggio che a Torino è valso a Irina Slutskaya la medaglia di bronzo mentre oggi la giapponese Akiko Suzuki, realizzando lo stesso identico score, si è classificata all'ottavo posto.

Il successo di Kim Yu Na, oltre a regalare alla coreana il milione di dollari promessole da una banca è anche in un certo senso "di casa" in Canada. Infatti non va dimenticato come il coach della 19enne sia il canadese Brian Orser, che ha la soddisfazione di vincere in madrepatria un oro olimpico come allenatore dopo la drammatica sconfitta nel singolo maschile a Calgary'88, quando fu battuto per un solo decimo di punto dallo statunitense Brian Boitano. Domani notte è previsto il gala.

di Francesco Paone

2 commenti:

  1. Secondo me non vale la pena investire su un atleta da sempre sopravalutata e che ha quasi sempre fallito nelle occasioni importanti.

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  2. Io invece penso alla povera Mao Asada, ormai costretta a sperare che Kim si ritiri prima di lei per poter vincere qualcosa. Non so come fara' a riprendersi da una scoppola del genere...

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