giovedì 25 febbraio 2010

Vancouver: la storia delle gare della 12^ giornata

Sci alpino, gigante femminile
Ore 18.30 (Seconda manche)
Si disputa oggi la seconda manche rinviata ieri per nebbia.

Sci di fondo, staffetta 4x5 km femminile
Ore 20.00
La staffetta del fondo femminile ha debuttato a Cortina nel 1956 e per cinque edizioni, fino a Sapporo 1972, il format è stato di 3x5 km. Come per gli uomini, nel 1988 le quattro frazioni, fino ad allora tutte a tecnica classica, sono state a tecnica libera, poi dal 1992 a oggi le prime due sono in classica e le ultime due in libera. La nazione dominatrice è la Russia, vincitrice per otto volte comprese le volte in cui era sotto l’Unione Sovietica o Comunità Stati Indipendenti: da ricordare l’exploit di Raisa Smetanina che nel ’92 a dodici giorni dal suo quarantesimo compleanno raggiunse quota dieci medaglie olimpiche, quattro ori, cinque argenti e un bronzo, conquistate in cinque edizioni dei Giochi. Nel 1994 Lyubov Yegorova raggiunse quota sei ori eguagliando Lidya Skoblikova. L’unica volta che la Russia non ha primeggiato nelle ultime sei edizioni è stato nel 2002, quando a Larisa Lazutina non venne permesso di partecipare per un livello di emoglobina troppo elevato. Quella fu anche l’unica edizione delle ultime cinque in cui l’Italia non è andata sul podio, le azzurre hanno vinto quattro bronzi nel 1992, 1994, 1998 e 2006.

Combinata nordica individuale trampolino grande
Ore 19.00 (Salto) - Ore 22.00 (Fondo) --- Eurosport (Ambesi)
Nuovo format per questa prova individuale dal trampolino grande: la gara di fondo abbinata a quella di salto non è più di 7,5 km. come nel 2002 e nel 2006 quando la prova era definita sprint ma di 10 km. A Salt Lake City il finlandese Samppa Lajunen fece l’en-plein vincendo la sua terza medaglia d’oro di quell’edizione dei Giochi, la seconda individuale. Nel 2006 l’austriaco Felix Gottwald, bronzo quattro anni prima, rimontò 54 secondi nella prova di fondo e andò a prendersi l’oro. Il miglior risultato azzurro è il sedicesimo posto di Giuseppe Michielli nel 2006.

Hockey su ghiaccio femminile
Ore 20.00 Per il bronzo: Finlandia - Svezia.
Ore 00.30 Finale: Canada - Stati Uniti
La versione femminile dell’hockey su ghiaccio ha debuttato alle Olimpiadi 78 anni dopo quella maschile, a Nagano nel 1998. Gli Stati Uniti hanno vinto la prima edizione battendo il Canada che si è rifatto nel 2002 a spese proprio degli Stati Uniti e nel 2006 contro la Svezia. Una sola la partecipazione delle azzurre, a Torino 2006, quando furono ottave.

Pattinaggio di figura, artistico femminile
A partire dalle ore 02.00. Eurosport (Ambesi)
E’ la prova con più presenze alle Olimpiadi insieme alle altre due dell’artistico, maschile e a coppie: due presenze ai Giochi estivi del 1908 e del 1920 e poi sempre presente a quelli invernali dal 1924 a oggi. Due personaggi su tutti hanno caratterizzato questa gara: la norvegese Sonja Henie e la tedesca orientale Katarina Witt. La Henie debuttò a Chamonix nel 1924 a neanche 12 anni, poi vinse l’oro nel 1928, 1932 e 1936, prima donna a trionfare nello stesso evento per tre volte consecutive alle Olimpiadi invernali, quindi intraprese la carriera di attrice: fu la prima grande diva della storia dello sport moderno. Dopo il trionfo del 1984 la Witt ricevette 35.000 lettere d’amore e la sua popolarità aumentò ulteriormente quando concesse il bis, unica dopo la Henie, a Calgary 1988. Passò al professionismo ma nel 1994, quando i Giochi divennero praticamente “open”, si ripresentò classificandosi settima. Quella di Lillehammer fu l’edizione della “soap opera” che vide protagoniste le statunitensi Nancy Kerrigan e Tonya Harding, rispettivamente terza e quarta ad Albertville due anni prima. Il 6 gennaio 1994, a poco meno di due mesi dai Giochi, fu colpita con una spranga al ginocchio destro da uno sconosciuto il cui mandante era Jeff Gillooly, ex marito della Harding. Gillooly disse di aver agito per conto della ex moglie ma questa circostanza non fu mai provata con certezza. La Kerrigan non poté partecipare ai campionati statunitensi che facevano da selezione per le Olimpiadi ma la federazione le concesse ugualmente di andare a Lillehammer al posto di Michelle Kwan. Nancy sfiorò l’oro, vinto dall’ucraina Oksana Baiul, vinse l’argento diventando la fidanzata d’America, mentre la Harding fu solamente ottava e dopo quella Olimpiade fu bandita dalla federghiaccio statunitense che le tolse anche il titolo nazionale, ebbe numerosi problemi con la giustizia e infine si diede al pugilato. Per l’Italia ci sono due settimi posti conquistati da Rita Trapanese nel 1972 e da Susan Driano nel 1976.

Freestyle, salti maschili
Ore 03.00
Quattro le edizioni di questa gara a partire da Lillehammer 1994, quando a sorpresa lo svizzero Sonny Schönbächler beffò sei nordamericani nella finale. Nel 1998 l’oro andò allo statunitense Eric Bergoust, nel 2002 Aleš Valenta con un secondo salto pazzesco divenne il primo medagliato, per giunta d’oro, della Repubblica Ceca alle Olimpiadi invernali. Nel 2006 infine vinse il cinese Han Xiaopeng, mai vincitore in precedenza di un evento internazionale. Il miglior azzurro è stato Freddy Romano, piazzatosi quattordicesimo a Nagano 1998.

TESTO a cura di Max Valle
FILMATI
forniti da www.archeologiadellosport.com


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