giovedì 25 febbraio 2010

Vancouver 2010 - quarti torneo hockey maschile: Canada di un altro pianeta per la Russia

Canada b. Russia 7-3 (4-1,3-2,0-0) Doveva essere la finale del torneo olimpico maschile, invece è solamente un quarto di finale. Al Canada Hockey Place va in scena una sfida senza ritorno tra Canada e Russia, le due scuole hockeistiche più importanti al mondo.

Il primo periodo canadese è semplicemente perfetto. Aggressivi sin dall’inizio i padroni di casa sbloccano il risultato già dopo due minuti. Gran penetrazione del difensore Dan Boyle che mette al centro un disco che l'accorrente Ryan Getzlaf, al posto giusto nel momento giusto, deve solo spingere in rete.

Il primo powerplay della partita è per i russi che non sono in grado di sfruttarlo. Roberto Luongo, che ha ormai definitivamente scalzato Martin Brodeur nelle gerarchie come portiere titolare, si fa trovare subito pronto a respingere i tiri verso la sua porta.

Dall'altra parte invece, il primo powerplay è sfruttato a pieno ed è ancora Boyle ad essere protagonista: stavolta è lui a segnare con un gran tiro di polso il 2-0. Pochi secondi dopo, un fantastico contropiede avviato da Mike Richards e continuato da Jonathan Toews, vede la perfetta chiusura della triangolazione con il gol del 3-0 firmato Rick Nash. L'entusiasmo della folla è alle stelle: la squadra di casa gioca in modo favoloso.

Finalmente la Russia da segni di vita con Dimitri Kalinin che infila il disco all'incrocio dei pali. Ma il doppio svantaggio dura poco perché Brendan Morrow beffa un incerto Evgeni Nabokov siglando il 4-1 su cui si chiude un primo periodo semplicemente perfetto per chi conduce.

Nel secondo periodo continua lo show e l'hockey stellare del Canada. Nabokov dimostra che non è proprio la sua serata. Sul tiro di Getzlaf è fuori posizione quando respinge e permette così un comodo secondo tiro a Corey Perry che fa 5-1.

Poco dopo Shea Weber con una gran botta dalla blu fulmina ancora il malcapitato goalie russo che sul 6-1 viene tolto dalla gabbia, forse troppo tardi, per far posto al suo vice, Ilya Bryzgalov.

Dimitri Afinogenov segna il secondo gol per i suoi ma è ancora una grande azione canadese fatta di tre passaggi tra Getzlaf, Eric Staal e Perry che la conclude, a portare le marcature sul 7-2. Un gol in powerplay di Sergei Gonchar fissa sul 7-3 il risultato sul quale si va al riposo prima del periodo conclusivo.

Nel terzo periodo i russi frustrati dall'esito della sfida, non ci provano più e non ci sono altre realizzazioni nei venti minuti finali che vanno via tra il tripudio della folla impazzita di gioia. Alla sirena conclusiva si scatena la grande festa nelle strade di Vancouver e in tutto il Canada.

E' questa, dopo la paura e i timori della vigilia, una giornata di gloria per loro e una delle vittorie più belle nella storia della nazionale della Foglia d'acero.

Una bruciante umiliazione invece per una Russia che abbandona l'Olimpiade così come i suoi campioni, annientati dallo strapotere degli avversari. Alex Ovechkin è stato il più deludente di tutti. Doveva trascinare la squadra ma in questa gara è stato semplicemente un fantasma. "Hockey is Canada’s game". Questa volta ci avete convinto.

di Pasquale Teoli

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