OLIMPIADI - Sono arrivate le prime reazioni alla decisione del Comitato Olimpico Austriaco (Öoc) di revocare a 5 dei 13 tecnici la sospensione comminata in seguito allo scandalo doping scoppiato a Torino 2006, e l'atmosfera in casa Austria rimane tesa.
I tecnici fanno quadrato: Alfred Eder ritiene ingiusto che gli altri 8 colleghi, a suo dire innocenti, siano ancora sospesi. Walter Gapp ha espresso lo stesso concetto per di più rincarando la dose, criticando apertamente l'Öoc che "non si è nemmeno scusato per avere infangato i nostri nomi".
Più diplomatica l'Ösv, la federsci austriaca, che ha definito un "segnale positivo" la revoca di 5 delle 13 sospensioni, tuttavia ritiene "inaccettabile" quella che viene ritenuta una distinzione tra colpevoli ed innocenti, e si augura che il comitato olimpico faccia chiarezza una volta per tutte sulla posizione delle persone ancora sospese.
Vista la situazione è ancora in dubbio la presenza della forte squadra austriaca di biathlon ai giochi olimpici di Vancouver 2010, anche perchè il presidente della federsci Peter Schröcksnadel aveva posto come "condizione" per non ritirare la squadra il reintegro nel programma olimpico del capo allenatore Markus Gandler, al quale invece l'Öoc ha deciso di non revocare la sospensione.
La fine del braccio di ferro tra il comitato olimpico e la federsci austriaca (supportata dal ministero della difesa) è quindi ben lungi dal terminare. Si può affermare che questo "primo round" sia stato vinto dalla Ösv che però non sembra intenzionata ad accontentarsi di quella che appare una decisione di compromesso da parte del Coni di Vienna.
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