SALTO – All’indomani della presentazione della biografia Kuningaskotka (Re Aquila), scritta a quattro mani dal giornalista Pekka Holopainen e dal protagonista Janne Ahonen, che ha creato clamore non solo in Finlandia, emergono ulteriori dettagli ed episodi sui quali vale la pena soffermarsi. Intanto l’idea del libro è nata dopo che il campione suomi aveva annunciato il suo ritiro al termine della stagione 2007/2008 e non pensava certo di tornare sui suoi passi per tentare l’ultimo assalto all’oro olimpico.
“Se avessi programmato prima il mio rientro forse avrei tralasciato qualche particolare” – ha spiegato Ahonen in occasione della conferenza stampa di ieri. Come a volersi togliere un peso dalla coscienza invece il 32enne di Lahti non si è risparmiato scomode verità pur di esorcizzare comportanmenti di cui non è fiero. Le lattine di birra comprate per festeggiare la fine della stagione 2005 con il compagno Risto Jussilainen, sono state svuotate con una notte d’anticipo proprio alla vigilia del famoso salto “caduto” di 240 metri nella gara dei record di Planica.
Come se non bastasse, i primi brindisi consumati in camera hanno scatenato un giro completo nei pub di Kranjska Gora, finito alle prime ore dell’alba. “Solo una volta rientrato in albergo quando ho acceso una sigaretta sul balcone ho capito di aver fatto un grande errore e mi sono vergognato di me stesso”. Per non avere ripercussioni dagli allenatori Ahonen però si è presentato lo stesso alla stanga di partenza, senza fare riscaldamento in modo da evitare di essere notato da occhi indiscreti.
“Quando sono caduto ho fatto di tutto per evitare di finire in ospedale perché sapevo cosa avrebbero trovato nel sangue se mi avessero sottoposta agli esami del sangue. Per quel episoodio mi sono sentito in colpa per molto tempo”. Eppure Ahonen, padre di due figli (il più grande, Mico, ha 8 anni), che già era stato riaccompagnato in albergo in manette nel 2000 a Muju, in Corea del sud, per guida in stato di ebbrezza, ci è cascato ancora negli anni successivi.
Il 27 gennaio del 2008 a Zakopane lui come tutto il quartetto finlandese iscritto al team event aveva alzato parecchio il gomito. Il capo allenatore Tommi Nikunen sapeva tutto ma avrebbe deciso comunque di far scendere la squadra dal trampolino. Per la serie due pesi due misure, visto che Harri Olli, vittima anche lui dello stesso brutto vizio è stato addirittura allontanato dalla nazionale in passato. Adesso per fortuna il 24enne do Rovaniemi, talento non ancora completamente espresso, si sta allenando con profitto come Ahonen che a suo dire non toccherebbe alcolici da diversi mesi.
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