BIATHLON - Il biathleta svedese Björn Ferry, conosciuto nell'ambiente per le sue sparate, questa volta ha lanciato un'autentica bomba atomica. Il 31enne, vincitore di 2 gare in Coppa del mondo, ha affermato che chi si dopa dovrebbe essere condannato a morte durante un'intervista con i media svedesi: "Per quanto mi riguarda dovrebbe esserci la pena di morte. O quantomeno ripetute martellate nei testicoli. E non sto scherzando. Fintanto che le pene non saranno veramente severe non si può sperare di debellare questa piaga solo con la morale."
Il presidente della federazione del biathlon svedese, Björn Eriksson, è intervenuto cercando di mettere una pezza alle dichiarazioni dell'atleta: "Capisco cosa vuole dire, cioè che le pene dovrebbero essere più severe di quelle attuali, tuttavia non si dovrebbe arrivare al punto di uccidere qualcuno".
Il presidente della federazione del biathlon svedese, Björn Eriksson, è intervenuto cercando di mettere una pezza alle dichiarazioni dell'atleta: "Capisco cosa vuole dire, cioè che le pene dovrebbero essere più severe di quelle attuali, tuttavia non si dovrebbe arrivare al punto di uccidere qualcuno".
Pena di morte no ma 2 anni di squalifica al dopato + sodspensione anche degli atleti della nazione per tot gare non mi sembra sbagliato
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