martedì 16 febbraio 2010

Prova della discesa donne che sa di farsa

ALPINO - Decisamente inusuale il format della prova per la discesa femminile che si è disputata ieri. Una prima "manche" è andata in scena praticamente in contemporanea con la discesa maschile valida per la medaglia d'oro olimpica, il problema è che il parterrre d'arrivo della pista femminile di Whistler coincide con quello della pista maschile e allora è stato deciso deciso di prendere il tempo finale della prova a un centinaio di metri di dislivello più su del traguardo finale per poi far disputare una seconda manche cortissima una volta finita la discesa maschile. Insomma, l'ennesima invenzione strampalata dei grandi capi dello sci alpino.

Morale della favola: nella prima prova, la più significativa, la più veloce è stata la statunitense Lindsey Vonn (foto) col tempo di 1'30"73, 39 centesimi meglio della connazionale Julia Mancuso e 40 dell'austriaca Elisabeth Görgl, mentre nella seconda col tempo di 17"79 (avete letto bene, 17 secondi e 79 centesimi!) ha battuto tutti Anja Pärson che nella prova mattutina era stata squalificata per aver saltato la settima porta. La fuoriclasse di Tarnaby ha preceduto di 9 e 20 centesimi le francesi Marion Rolland e Ingrid Jacquemod.

I risultati delle azzurre: Johanna Schnarf nella prima prova è stata l'unica ad arrivare al traguardo, settima, hanno saltato una porta Daniela Merighetti, Elena Fanchini e Lucia Recchia, mentre nella seconda la Merighetti è stata quinta, la Recchia nona, la Fanchini ventiduesima e la Schnarf ventottesima.

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