sabato 6 febbraio 2010

"Sono convinto che nel fondo ci siano dei dopati"

FONDO - Anders Södergren intervistato da un popolare quotidiano svedese ha dato una risposta secca quando gli è stato chiesto se a suo parere tutti i suoi avversari fossero puliti.

"Direi una bugia se dicessi che lo sci di fondo è uno sport pulito. Sicuramente è più pulito rispetto a qualche anno fa, ma non lo è del tutto. Negli anni '90 il doping era una pratica diffusa. L'ammissione di Myllylä personalmente non mi stupisce affatto. Fortunatamente oggi chi si dopa sente il fiato sul collo dei controlli, diventati più intensi rispetto al passato. Personalmente sono convinto che la maggior parte degli atleti in gara a Vancouver sia pulita, ma c'è sempre qualche furbo che prova a farla franca. Spesso vengono da Paesi con una tradizione in questo tipo di pratiche, ovvero dove non sono condannate come altrove."

Un riferimento alla Russia? "Sì, è una delle nazioni più sospette. Credo sia sotto gli occhi di tutti. Per la loro federazione il doping non è una cosa grave. La prova è rappresentata dagli atleti trovati positivi che continuano ad allenarsi con i gruppi nazionali e con gli altri atleti come se niente fosse. Mi auguro che a Vancouver tutti i dopati siano trovati positivi prima dell'inizio delle gare in maniera tale da non falsarle e soprattutto da evitare di dover riscrivere i podi a distanza di mesi o addirittura anni come avvenuto a Salt Lake City".

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